Mezzano Superiore: differenze tra le versioni
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=== La nascita del paese e la signoria vescovile ===
[[File:wmcm 2.jpg|thumb|left|Mezzano Superiore e il palazzo del Vescovo, particolare di un disegno del XVII secolo]]
Per favorire il popolamento del nuovo territorio di sua proprietà, il Vescovo diede in [[enfiteusi]] i terreni di Mezzano alle famiglie di contadini che si fossero impegnate a coltivarli. L'enfiteusi è un contratto di lunga durata che prevede canoni ridotti in cambio del miglioramento delle terre date in concessione, nel medioevo era pertanto tipico dei terreni marginali appena conquistati alla coltura e di cui si volesse favorire il popolamento<ref name="Borsi">{{cita|Borsi}}.</ref>. Uno dei primi contratti di [[locazione]] di queste terre di cui si abbia notizia risale al 25 novembre del [[1297]], ad opera dell'allora vescovo [[Giovanni da Castell'Arquato]]<ref name="Lasagni">{{cita|Lasagni}}.</ref>. Le prime dimore furono edificate sui terreni più elevati dell'ex isola nei pressi dell'attuale strada provinciale. Come in altri centri lungo le rive del Po troviamo una caratteristica conformazione allungata; le abitazioni si snodano lungo una strada sinuosa che ricalca le antiche anse del fiume<ref name=Borsi />.Una grossa piena che nel 1437 interessò [[Casalmaggiore]] contribuì a saldare definitivamente alla sponda parmense l'isola di Mezzano Superiore ormai separata solo da un ramo interrato del fiume denominato Po vecchio<ref name="Calamità">{{cita|Calamità}}.</ref>.
Alla popolazione del luogo furono concessi anche diversi privilegi fiscali, a differenza degli stati vicini non vennero mai applicate imposte sui fuochi, sulla pesca, sui forni, sui macelli e nemmeno sul commercio di sale, tabacco e [[distillato|acquavite]]. La mancata applicazione di queste tasse permetteva ai Mezzani di costituire una specie di [[zona franca]]. A causa della vendita di merci esentate da dazio, gli abitanti del posto furono spesso accusati dal [[ducato di Parma e Piacenza|Ducato di Parma]] di esercitare il [[contrabbando]]. L'economia però fu sempre essenzialmente legata all'[[agricoltura]], la bassa pressione fiscale consentì ai mezzanesi di apportare migliorie ai propri appezzamenti e di acquistarne nello stato di Parma<ref name="DallOlioGazzetta">{{cita|Dall'Olio Gazzetta}}.</ref>.
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* {{cita libro|autore=Michela Rossi|titolo= Strade d'acqua : navigli, canali e manufatti idraulici nel parmense|anno=2004|editore=Mattioli 1885|città=Fidenza|cid=Rossi}}
* {{cita libro|autore= Carlo Mambriani|titolo= Il bosco di Torrile. Storia e futuro di una foresta perduta|anno=2009|editore= Diabasis|città=Reggio Emilia|cid= Mambriani}}
* {{cita pubblicazione |nome=Franco|cognome=Cazzola|curatore = Michael Matheus|titolo=Il Po|rivista=Le calamità ambientali nel tardo medioevo europeo - Atti del XII convegno del Centro di Studi
sulla civiltà del tardo Medioevo
|editore=Firenze University Press|città= Frienze|anno=2010|pp=220 | cid=calamità}}
* {{cita libro|autore= Stefano Melani|titolo=Mezzano Superiore. Breve cronaca di una chiesa, il terremoto, il Santo Patrono e i suoi parroci|anno=2019|editore= GEDI gruppo editoriale|città=Roma|cid= Melani}}
== Voci correlate ==
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