Saros: differenze tra le versioni

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== Origini ==
 
La scoperta del ciclo dei saros è dovuta ai [[Caldei]] circa 2.500 anni fa, come testimoniano le loro tavolette d'argilla.<ref>Tavolette 1414, 1415, 1416, 1417, 1419 in: T.G. Pinches, J.N. Strassmaier, ''Late Babylonian Astronomical and Related Texts'', A.J. Sachs (ed.), Brown University Press 1955</ref><ref>A.J. Sachs & H. Hunger (1987..1996): ''Astronomical Diaries and Related Texts from Babylonia'', Vol.I..III. Österreichischen Akademie der Wissenschaften. ''ibid.'' H. Hunger (2001) Vol. V: ''Lunar and Planetary Texts''</ref><ref>P.J. Huber & S de Meis (2004): ''Babylonian Eclipse Observations from 750 BC to 1 BC'', par. 1.1. IsIAO/Mimesis, Milano</ref>
 
Essi si accorsero che la [[Luna]], il [[Sole]] e la [[Terra]] si ritrovano nella medesima condizione ciclicamente e perciò una volta avvenuta un'eclissi solare (parziale o totale) la successiva, nel medesimo luogo, si sarebbe verificata dopo 6 585 giorni. Questo numero veniva tramandato in segreto ed era considerato "[[Magia|magico]]". Oggi sappiamo che per ripetersi quasi esattamente nei medesimi luoghi, fra ogni eclisse devono passare 3 saros pari a 54 anni. Dalla lettura di quegli stessi ritrovamenti si poté inoltre stabilire che il saros non si protrae illimitatamente ma si conclude dopo un certo periodo di anni.