Ferdinando I d'Asburgo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: punto fermo alla fine delle note che contengono solo T:Cita e modifiche minori |
Nessun oggetto della modifica Etichette: Annullato Modifica visuale |
||
Riga 101:
=== Ferdinando e la Pace di Augusta del 1555 ===
[[File:FerdinandIemperor.JPG|alt=|miniatura|408x408px|Ritratto in Armatura di Ferdinando d'Asburgo]]
Dopo decenni di conflitti religiosi e politici senza sosta tra gli stati tedeschi, Carlo V ordinò l'apertura della [[Dieta di Augusta]] nella quale tutti gli Stati dell'Impero erano chiamati a partecipare, a discutere dei loro problemi ed a trovare una soluzione. Carlo V stesso non vi prese parte per non influenzare le parti e vi delegò invece suo fratello Ferdinando, col diritto di agire liberamente in suo nome.<ref name="Holborn, p. 241">Holborn, p. 241.</ref> Alla conferenza, Ferdinando riuscì a far convergere tutti i rappresentanti sull'accordo di tre importanti principi:
Riga 114:
=== L'abdicazione di Carlo V e l'ascesa di Ferdinando al trono imperiale ===
[[File:Kaisersaal Frankfurt am Main, Nr. 39 - Ferdinand I.,
Nel [[1556]], con grande solennità ed appoggiandosi alla spalla di uno dei suoi favoriti (il ventiquattrenne [[Guglielmo il Taciturno|Guglielmo, conte di Orange e Nassau]]),<ref>Lisa Jardine, ''The Awful End of William the Silent: The First Assassination of a Head of State with A Handgun'', London, HarperCollins, 2005, ISBN 0-00-719257-6, Chapter 1; Richard Bruce Wernham, ''The New Cambridge Modern History: The Counter Reformation and Price Revolution 1559–1610'', (vol. 3), 1979, pp. 338–345.</ref> Carlo V rinunciò al proprio incarico come imperatore ed al governo delle sue terre. L'[[Impero spagnolo]], che includeva Spagna, Paesi Bassi, Napoli, Milano e i possedimenti spagnoli nelle Americhe, venne concesso a suo figlio [[Filippo II di Spagna|Filippo]]. Suo fratello Ferdinando, invece, col quale già aveva negoziato un trattato di successione nel [[1522]], ottenne il possesso delle terre austriache ed il diritto di succedere a Carlo V come [[imperatore del Sacro Romano Impero]].<ref>Holborn, pp. 249–250; Wernham, pp. 338–345.</ref>
|