Horst Seehofer: differenze tra le versioni

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Il 14 marzo 2018 diviene [[Ministri dell'interno della Germania|Ministro dell'Interno]] nel [[Governo Merkel IV]], lasciando l'incarico come presidente della Baviera a [[Markus Söder]]. Ha assunto immediatamente una posizione molto rigida nei confronti dell'immigrazione, inasprendo le regole.<ref name="guai">{{Cita news|autore=|url=https://www.ilpost.it/2018/07/12/ministro-interno-germania-seehofer-suicidio-richiedente-asilo-kabul/|titolo=Ci sono nuovi guai per il ministro dell'Interno tedesco|pubblicazione=Il Post|data=12 luglio 2018|accesso=14 luglio 2018}}</ref> Il 4 luglio 2017 ha festeggiato per l'espulsione dal territorio tedesco verso l'[[Afganistan]] di 69 persone, ironizzando sulla circostanza che i 69 afghani avevano lasciato la Germania proprio nel suo 69esimo compleanno.<ref name="guai"/> Nei giorni successivi ha dovuto confermare che uno dei 69 rimpatriati, un ragazzo di 23 anni che aveva vissuto in Germania da quand'era quindicenne, si è [[suicidio|suicidato]] non appena arrivato in un centro d'accoglienza di Kabul.<ref name="guai"/> Nei giorni successivi si è aperto un caso politico, in quanto i politici appartenenti a quasi tutti gli schieramenti, fatta eccezione per i sostenitori di Seehofer e i membri del partito di destra [[Alternative für Deutschland]], ne hanno chiesto le dimissioni.<ref name="guai"/>
 
Il 2 luglio 2018 ottiene da Angela Merkel unaccorodun accordo che rivede radicalmente la politica migratoria della Germania, dopo lal'perturaapertura dei confini del 2015 che aveva permesso l'ingresso di circa un milione di profughi siriani nel paese. Seehofer ha il mandato di introdurre controlli e restrizioni lungo il confino con l'Austria, istituendocentriistituendo centri di transito temporanei, come quelli già esistenti negli aeroporti, dai quali i richiedenti asilo possanopossono essere respinti fino al confine, qualora il paese di provenienza sia concorde nel riaccoglierli.<ref name="theguardian.com_2luglio2018" />
 
Nel novembre 2018 comunica di lasciare la presidenza della CSU, pertanto dal 19 gennaio 2019 è stato sostituito da [[Markus Söder]].<ref> {{cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2018/11/12/germania-seehofer-lascia-presidenza-csu_bae75d34-1be8-43e1-aca0-31d42daaace2.html|titolo=Germania: Seehofer lascia la presidenza Csu|editore=ansa.it|data=12 novembre 2018|accesso=21 gennaio 2019}}</ref>