Tell Halaf: differenze tra le versioni
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=== Il museo Tell Halaf di Berlino ===
I tentativi di Oppenheim di fare esibire i reperti al Pergamon Museum di Berlino fallirono, poiché il museo si rifiutò di accettare le sue richieste finanziarie. Oppenheim aprì quindi il "Museo di Tell Halaf " in un complesso industriale a Berlino-Charlottenburg nel luglio del 1930.
[[File:Tell Halaf Skorpionvogelmann.jpg|alt=Le statua dal Palazzo Occidentale di Tell Halaf, esplose in dozzine di pezzi a causa dello shock termico nel 1943, sono state reincollate
Nel 1939 Oppenheim tornò di nuovo in Siria per condurre degli scavi a Tell Halaf. Le autorità francesi gli negarono però il permesso di scavare e dovette ripartire dalla Siria. Oppenheim tentò senza successo di vendere alcuni dei suoi ritrovamenti a New York e negoziò nuovamente con il governo tedesco per l'acquisto dei ritrovamenti di Tell Halaf. Durante queste negoziazioni il museo fu colpito da una bomba al fosforo degli Inglesi, nel novembre 1943, bruciando completamente: tutti i reperti in legno e in calcare furono distrutti, e i reperti in basalto furono esposti a uno shock termico nel tentativo di spegnere il fuoco, finendo per esserne gravemente danneggiati. Molte statue e rilievi esplosero in dozzine di pezzi. Sebbene il Vorderasiatisches Museum di Berlino raccolse i resti, passarono mesi prima che tutti i pezzi venissero raccolti e furono quindi ulteriormente danneggiati dalle gelate e dal calore estivo.
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