Isole Cook: differenze tra le versioni

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Furono scoperte dagli spagnoli ([[Álvaro de Mendaña|Mendana]]) e poi spesso visitate dal Capitano [[James Cook]] nel suo [[secondo viaggio di James Cook|secondo]] e [[terzo viaggio di James Cook|terzo viaggio]] nei tragitti tra le isole [[Tonga]] e [[Tahiti]]. Il nome Isole Cook deriva da una cartina di navigazione russa dei primi anni del Novecento, in onore al famoso Comandante. Aitutaki fu visitata per la prima volta da [[William Bligh]] (alla guida del [[Ammutinamento del Bounty|Bounty]]). Rarotonga non fu mai visitata da Cook. La prima visita registrata in Rarotonga è dovuta a una nave commerciale in sosta per rifornimenti. Parte dell'equipaggio fu uccisa e la moglie del comandante fu mangiata.
 
Il Capitano Cook giunse due volte alle isole nel [[1773]] e nel [[1777]],<ref>''Cook: the extraordinary voyages of Captain James Cook'', 2003, Nicholas Thomas, pp. 310-311</ref> dando ada esse il nome ''Isole Hervey'' e rivendicandole per la corona [[Regno Unito|britannica]]. Divennero un [[protettorato]] britannico nel [[1888]] e passarono quindi alla [[Nuova Zelanda]] nel [[1901]]. Rimasero un protettorato neozelandese fino al [[1965]] e in seguito hanno assunto l'attuale forma di autogoverno. Sono de facto largamente indipendenti, ma ufficialmente sono ancora considerate sotto la [[sovranità]] della Nuova Zelanda.
 
L'11 giugno [[1980]] è stato firmato un trattato con gli [[Stati Uniti d'America]], con il quale si sono definiti i confini marittimi tra le isole Cook e le [[Samoa Americane]], con il quale gli statunitensi hanno inoltre rinunciato alle loro pretese sulle isole Penrhyn, Pukapuka, Manihiki, e Rakahanga, delle isole Cook settentrionali.