Rodolfo Fierro: differenze tra le versioni
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=== "El carnicero" ===
La fama sinistra che lo accompagnava fece nascere molti aneddoti riguardanti la sua brutale spietatezza, tanto da essere soprannominato da amici e nemici ''El carnicero'' (il carnefice)<ref name="Rubenstein04">{{cite book|title=Greed, Rage, and Love Gone Wrong: Murder in Minnesota |first=Bruce |last=Rubenstein |pages=157 |year=2004 |publisher=University of Minnesota Press |isbn=0-8166-4338-5}}</ref><ref name="Krauze97">{{cite book|title=Mexico: Biography of Power : a History of Modern Mexico, 1810-1996 |url=https://archive.org/details/mexico00enri |url-access=registration |first=Enrique |last=Krauze |authorlink=Enrique Krauze|author2=Hank Heifetz |year=1997 |publisher=HarperCollins |isbn=0-06-092917-0}}</ref>: questo nomignolo gli venne affibbiato in seguito all'esecuzione di 300 ''Colorados'' fatti prigionieri da lui effettuata in un recinto di cavalli. Con 3 pistole che un amico gli caricava continuamente, faceva entrare nel recinto 10 prigionieri alla volta uccidendoli mentre quelli correvano disperati.
[[John Reed]], giornalista statunitense corrispondente del ''Metropolitan'' al seguito di Villa, raccontava che in due settimane trascorse a Chihuahua dopo la sua conquista da parte della División del Norte, Fierro aveva ucciso 15 persone a sangue freddo. Il generale statunitense, [[Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti|capo di stato maggiore dell'esercito]], [[Hugh L. Scott]], raccontava che in una casa di [[Hidalgo del Parral]], Fierro aveva ucciso a sangue freddo 34 persone per puro divertimento. Queste storie erano esagerate e condite di fantasia volta a diffamare la reputazione di Fierro, ma non si discostavano molto dalla realtà.
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* Nel dicembre 1914, durante l'occupazione di Città del Messico da parte degli uomini della Convenzione, preleva con la forza dal ristorante dove abitualmente mangia l'ufficiale David Berlanga, rappresentante del governatore di Aguascalientes, lo porta nel cimitero più grande della capitale e lo crivella di pallottole, perché aveva insultato ripetutamente i combattenti villisti;
* La notte del 18 febbraio [[1915]], fucila senza sosta i prigionieri carranzisti catturati in seguito alla grande vittoria di [[Sayula]], e nonostante l'ordine di risparmiarli lui continua di persona ad ammazzarli, poi ammazza anche un suo soldato che si era lamentato di quell'inutile strage, rischiando di essere ucciso da un amico di quest'ultimo;
* Il 4 settembre 1915 dopo la resa dei conti con [[Tomás Urbina]] che stava tradendo la División del Norte, e la riappacificazione di questi con Villa, convince gli altri fedelissimi che non bisogna lasciare vivere un rinnegato e quindi cattura e uccide ad Arroyo de las Catarinas Urbina e il suo assistente Justo Nevarez.
=== La morte ===
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