Codice ipaziano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: i simboli corretti degli ordinali sono º e ª
Riga 23:
La cronaca fu riscoperta nella moderna capitale ucraina nel 1617: una copia fu trascritta nel 1621 dai monaci del [[monastero delle Grotte di Kiev]], mentre l'originale andò di nuovo perso fino a quando lo storico russo [[Nikolaj Michajlovič Karamzin|Nikolaj Karamzin]] lo trovò per la seconda volta nel XVIII secolo, presso la biblioteca del [[monastero Ipat'ev]] a [[Kostroma (città)|Kostroma]].<ref name="pashko173"/>
 
Il codice è il secondo più antico manoscritto delle cronache degli anni passati, dopo il codice Laurenziano.<ref name="pashko173"/> Stilata intorno al 1420,<ref name="cup"/> contiene molte delle numerose informazioni tratte dalle cronache galiziane del XII e XIII secolo andate perdute. Il testo potrebbe essere stato compilato alla fine del 13°º secolo.<ref>{{en}}Martin Dimnik, ''The Dynasty of Chernigov 1054-1146'', Toronto (Ont.), Pontifical Institute of Mediaeval Studies, 1994, ISBN 0-88844-116-9, p. 485.</ref>
 
Dal 1810, la cronaca è conservata presso la [[Biblioteca nazionale russa]] di [[San Pietroburgo]].<ref name="pashko173"/><ref name="origins"/> L'opera è scritta in [[lingua slava ecclesiastica antica|slavo ecclesiastico antico]] con molti [[lingue slave orientali|slavismi delle lingue orientali]].<ref name="bifrost"/>