Due imbroglioni e... mezzo! (miniserie televisiva): differenze tra le versioni

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=== Specialità della casa: Spigola al bidone ===
Gina e Lello, costretti dagli eventi ad occuparsi del piccolo Nino, cercano di imbrogliare due clienti del ristorante di Marco e Brigitte, ma scelgono la vittima sbagliata, mettendosi nei guai con dei delinquenti. Nino, che ha persino rischiato di finire in una casa-famiglia, faLello perderetenta lorodi itruffare soldifingendosi guadagnatiun dallaassessore truffadel acomune una ricca signora innamoratasi di Lellolui. Nel frattempo, il commissario Di Mauro è sulle loro tracce. Entrambe le truffe riescono ma purtroppo a causa Di Mauro che in maniera ossessiva cerca di arrestare i due imbroglioni Nino è forzato dagli eventi per salvarli a restituire i soldi alla signora della villa lasciando impossibilitato il commissario a lasciar perdere momentaneamente i due. Alla fine di tutto Gina e Lello insieme a Nino riescono a conservare a malapena i soldi della truffa fatta ai criminali festeggiando la discreta vittoria in una tavola calda.
 
=== Alla ricerca della classe perduta ===
Gina e Lello accompagnano Nino in una gita a un museo romano. Gina incontra una sua ex fiamma, Max, che coinvolge lei e Lello nel furto di un'opera d'arte. Nel frattempo Nino fa amicizia con il figlio della direttrice del museo. Il furto salta, ma Max ha l'infelice idea di rapire il figlio della direttrice pur di ottenere il dipinto. Gina e Lello vengono inseguito arrestati da Di Mauro che durante una perquisizione nella stanza del loro Hotel trova il quadro falso che dovevano sostituire alla festa convinto che sia quello vero. Il figlio della direttrice viene inseguito ritrovato grazie a uno speciale dispositivo che Nino aveva ricevuto dal bambino e quando la donna viene a sapere dell'arresto ingiusto di Gina e Lello presentatasi al commissariato rivela la sua complicità nel furto e la falsità del dipinto che era stato trovato in camera dei due imbroglioni riuscendo a farli scagionare dall'accusa del furto del quadro venendo arrestata per la sua forzata complicità nel furto tuttavia Santoro rivela che se venisse recuperato il quadro la donna essendo stata forzata a rubare il quadro per salvare il figlio verrebbe rilasciata. Gina, Lello e Nino arrabbiati con Max aver per messo la direttrice nei guai e con il rischio che il bambino finisca in casa famiglia decidono di fargliela pagare. Stanato il rifugio di Max riescono non solo a recuperare il quadro e sostituirlo con il falso che avevano ma anche a impossessarsi dei soldi che Max aveva ricevuto per il quadro rubato. Quando l'acquirente di Max scopre la falsità del quadro crede che Max abbia cercato di imbrogliarlo e quindi quando Max non vuole restituirgli i soldi che a sua insaputa gli sono stati sottratti dai due imbroglioni fugge inseguito dall'acquirente che lo insegue infuriato sparandogli vanamente. Il quadro viene fatto ritrovare dagli imbroglioni che riescono a scagionare la direttrice e riunirla col figlio mentre Max giunto in aeroporto per fuggire a Rio De Janeiro in Brasile scopre solo in quel momento di essere stato fregato da Gina e Lello che nel frattempo festeggiano la loro vittoria non solo per aver avuto la loro vendetta su Max ma anche di essersi impossessati dei soldi di Max progettando di usarli per andarsene nei Caraibi.
Gina e Lello accompagnano Nino in una gita a un museo romano. Gina incontra una sua ex fiamma, Max, che coinvolge lei e Lello nel furto di un'opera d'arte. Nel frattempo Nino fa amicizia con il figlio della direttrice del museo. Il furto salta, ma Max ha l'infelice idea di rapire il figlio della direttrice pur di ottenere il dipinto.
 
=== Il riscatto degli imbroglioni ===