Giuffrè Editore: differenze tra le versioni
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|sede =[[Milano]]
|gruppo = Editions Lefebvre Sarrut
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|persone chiave = * Rudi Mesotten [[presidente]]
* Stefano Garisto [[direttore generale]]
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}}
La '''Giuffrè Editore''' (inizialmente '''Dott. A. Giuffrè Editore''') è una [[casa editrice]] fondata a [[Milano]] nel [[1931]] da [[Antonino Giuffrè (editore)|Antonino Giuffrè]] e giunta alla terza generazione<ref name=scheda>{{Cita news |autore = |url = http://www.lastampa.it/2012/10/01/italia/i-tuoi-diritti/giuffre-editore-la-scheda-fHRaLvDdlnaXPe5H28EI2O/pagina.html |titolo = Giuffrè editore – la scheda |accesso = 22 marzo 2016 |pubblicazione = [[La Stampa]] |data = 1º ottobre 2012 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160321082413/http://www.lastampa.it/2012/10/01/italia/i-tuoi-diritti/giuffre-editore-la-scheda-fHRaLvDdlnaXPe5H28EI2O/pagina.html |dataarchivio = 21 marzo 2016 |urlmorto = sì }}</ref><ref name=sim>{{Cita web|autore = Integrae Sim |url = http://integrae.it/cms/portfolio-posts/giuffre-editore |titolo = Giuffrè Editore. Servizi e contenuti editoriali eccellenti |accesso = 22 marzo 2016 |data = }}</ref><ref name=giuf>{{Cita web|autore = |url = http://www.treccani.it/enciclopedia/antonino-giuffre/ |titolo = Giuffrè, Antonino. |accesso = 22 marzo 2016 |editore = Treccani |data = }}</ref><ref name=tra>{{Cita libro|autore=N. Tranfaglia, A. Vittoria|titolo=Storia degli editori italiani|anno=2007|editore=Laterza|città=Bari|ISBN=978-88-420-8404-4}}</ref><ref name=treccani>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/giuffre/|titolo=Giuffrè|autore=|editore=Treccani|data=|accesso=22 marzo 2016}}</ref> prima di essere ceduta nel 2017 alla Editions Lefebvre Sarrut<ref name = ces>{{Cita news|nome=Isidoro Trovato|titolo=I libri universitari Giuffrè passano al concorrente francese Lefebvre Sarrut|pubblicazione=Corriere della sera del 2 novembre 2017}}</ref> e cambiare nel 2018 la ragione sociale in '''Giuffrè Francis Lefebvre'''.
Gli esordi precedettero la fondazione: già nel 1920 produceva manuali e dispense per le università milanesi, in particolare per l'[[università Bocconi]]<ref name=tra/><ref name=iole>{{Cita web|autore = [[Maria Iolanda Palazzolo]]|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/antonino-giuffre_(Dizionario_Biografico)/ |titolo = Giuffrè, Antonino. Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 56 (2001) |accesso = 22 marzo 2016 |editore = Treccani |data = }}</ref>, per poi espandere la propria attività all’intero territorio nazionale<ref name=felici>{{Cita web|autore = Felici Lucia |url = http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB0013FC |titolo = Dott. A. Giuffrè Editore spa |accesso = 22 marzo 2016 |editore =Lombardia Beni Culturali |data = }}</ref>, fino ad essere riconosciuta quale principale editore italiano nel settore giuridico universitario, professionale e scientifico<ref name=tra/><ref name=rosse>{{Cita web|autore = Renzo Rossetti e Renato Rossetti |url = http://impresa-stato.mi.camcom.it/im_41/medieimprese.htm |titolo = Medie imprese: quattro casi significativi |accesso = 22 marzo 2016 |editore = Camera di commercio Milano |data = }}</ref><ref name=quirinale>{{Cita web|autore = Presidenza della Repubblica - Quirinale |url = http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=672 |titolo = Dettaglio onorificenze |accesso = 22 marzo 2016 |data = }}</ref>. All'attività editoriale tradizionale la Giuffrè Editore ha affiancato la gestione di una banca dati giuridica in uso presso gli studi professionali, le università e gli enti<ref name=arezzo>{{Cita web|autore = Giuffrè Arezzo |url = http://www.giuffrearezzo.191.it/giuffre/lasocieta.htm |titolo = La società |accesso = 22 marzo 2016 |data = }}</ref>; realizza corsi di formazione in aula e on line<ref name=scheda/>; produce software per la trasmissione degli atti alle cancellerie e in genere software per la gestione dello studio legale<ref name=altium>{{Cita web|autore = Altium |url = http://www.altiumcapital.com/our-track-record/transaction/giuffre-editore-tipografia-mori/ |titolo = Giuffrè Editore and Tipografia Mori |accesso = 22 marzo 2016 |data = 28 giugno 2015 }}</ref>; pubblica portali on line di materia negli ambiti del diritto, del lavoro e del fisco<ref name=scheda/><ref name=book>{{Cita web|autore = Book republic |url = http://www.bookrepublic.it/books/publishers/giuffre-editore |titolo = Giuffrè Editore|accesso = 22 marzo 2016 |data = }}</ref>.
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{{vedi anche|Antonino Giuffrè (editore)}}
[[File:Antonino_Giuffrè.jpg|left|254x254px|Antonino Giuffrè, fondatore della casa editrice|thumb]]
[[File:Catalogo_storico_Giuffrè_editore.jpg|thumb|
[[Antonino Giuffrè (editore)|Antonino Giuffrè]] (1902 - 1964) nacque a [[Naso (Italia)|Naso]] in un'antica famiglia di piccola borghesia siciliana <ref name=iole/><ref name=felici/><ref>{{Cita libro|autore=Fauzia Farneti|titolo=Naso. Guida alla visita della città|anno=2009|editore=Alinea Editrice|città=|p=115|ISBN=978-88-6055-411-6}}</ref>.
Negli [[anni venti|anni ’20]], trasferitosi a [[Milano]], diede inizio ad un'attività editoriale con la stampa e la distribuzione delle dispense universitarie; presto le pubblicazioni artigianali di Antonino Giuffrè si diffusero anche all’università statale, che si apriva a Milano proprio nel [[1924]] e la cui facoltà di [[giurisprudenza]] era stata appena avviata. Fra coloro che gli affidarono i primi lavori editoriali, ci furono [[ingegneri]], [[economisti]] e [[giuristi]]; grazie alla collaborazione del fratello Gaetano, studente di [[ingegneria]], Giuffrè stampò le ''Lezioni di idraulica'' di Bay la ''Chimica industriale'' di M. G. Levi, la ''Lavorazione dei metalli'' di G. Orlandi. Nel [[1931]] la società editrice che porta il suo nome, venne iscritta alla [[Camera di Commercio]] di [[Milano]] e l’attività che fino ad allora era stata svolta in modo artigianale, assunse da quel momento la funzione formale di [[casa editrice]].
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=== La seconda generazione: gli anni delle grandi opere e della banca dati ===
[[File:Giuseppe_Giuffrè_gioventù.jpg|thumb
Nel [[1964]], alla morte del fondatore, la conduzione della casa editrice venne assunta dal primogenito Giuseppe che a quel tempo aveva 23 anni<ref name=sapere>{{Cita web|autore = Sapere.it |url = http://www.sapere.it/enciclopedia/Giuffr%C3%A9+o+Giuffr%C3%A8,+Antonino+(editore).html |titolo = Giuffré o Giuffrè, Antonino (editore) |accesso = 22 marzo 2016 |editore = De Agostini Editore |data = }}</ref><ref name=cav>{{Cita web|autore = Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro |url = http://www.cavalieridellavoro.it/cavaliere/?numero_di_brevetto=2339 |titolo = Giuseppe Giuffrè |accesso = 22 marzo 2016 |data = }}</ref>. Nel [[1965]] da via Solferino la sede fu spostata nella vicina via Statuto, nel pieno centro di [[Milano]]. Erano anni di grande trasformazione che, dal [[1968]], portarono ad una svolta nei costumi e nelle tradizioni degli italiani; i giovani studenti di quegli anni furono gli artefici del cambiamento e della rottura col passato. Il riflesso di tali mutamenti si avvertiva negli atenei: si assistette ad un incremento ampio ma disordinato della popolazione universitaria, alla trasformazione della didattica con la relativa crisi dei testi tradizionali, all'eccesso di produzione legislativa con la conseguente difficoltà di garantire completezza e coerenza delle fonti: ciò solo per citare i fenomeni più appariscenti. In tale situazione, il ruolo dell'editore si rafforzò svolgendo un importante compito di riordino e di aggiornamento e organizzazione delle fonti.
Giuffrè Editore colse le opportunità offerte dai cambiamenti della società e dallo sviluppo del Paese e negli anni a venire consolidò il ruolo di riferimento della cultura giuridica italiana e rafforzò l'assetto societario: nel [[1976]] la Dott. A. Giuffrè Editore divenne una [[società per azioni]]<ref name=rosse/><ref name=arezzo/>; nel [[1987]] aprì la libreria Giuffrè, in via Larga, nel cuore di [[Milano]] a due passi dal [[Palazzo di Giustizia (Milano)|Tribunale]]<ref name=felici/>; nel [[1988]] venne avviata una [[joint venture]] con l’[[Università Luigi Bocconi]] di [[Milano]] che porterà alla fondazione della casa editrice Egea - Edizioni Giuridiche Economiche Aziendali dell’[[Università Luigi Bocconi]] e Giuffrè Editore S.p.A.<ref name=quirinale/>; nello stesso anno si inaugurò la sede di proprietà a Milano in via Busto Arsizio 40; nel [[1994]] venne siglata un’alleanza (che durerà fino al [[2015]]) con Reed Elsevier, il più grande complesso [[multinazionale]] nel campo dell’[[editoria]] professionale, che per poco più di 20 anni ha detenuto il 40% della [[società (diritto)|società]]<ref name=sim/><ref name=altium/>. Sul fronte editoriale, negli anni ’80 si producevano più di 700 novità librarie all’anno<ref>{{Cita libro|autore=|titolo=Catalogo Generale Giuffrè|anno=1988|editore=Giuffrè Editore|città=Milano}}</ref>.
La direzione editoriale dal [[1985]] venne affidata a Gaetano Giuffrè, terzogenito di Antonino, che dopo un decennio in veste di direttore commerciale assunse il compito di tessere una fondamentale rete di contatti con gli autori continuando in tal modo la tradizione impostata dal fondatore. Giuffrè Editore è stato tra i primi in Italia a produrre edizioni “elettroniche”<ref name="rosse" /><ref name="sapere" /><ref name="cav" /><ref name="mori">{{Cita web|autore = Tipografia Mori & Co. |url = http://www.moritipografia.com/azienda.html |titolo = Azienda |accesso = 22 marzo 2016 |data = }}</ref>: qualche anno dopo l’esordio dei primi [[personal computer]] ([[Olivetti]] aveva da poco lanciato il modello M20 e [[IBM]] aveva fatto seguito con la commercializzazione in Italia del proprio [[PC]]), nel [[1987]] nacque Juris Data, la prima [[banca dati]] giuridica italiana che segnerà l’inizio del futuro sviluppo digitale della [[casa editrice]]. A coronamento del proprio impegno imprenditoriale, Giuseppe Giuffrè, in occasione della Festa della Repubblica, il 2 giugno [[1997]], venne nominato [[Cavaliere del Lavoro]] dal Presidente [[Oscar Luigi Scalfaro]]<ref name="quirinale" /><ref name="cav" />.
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Nel marzo 2018 cambio alla guida della casa editrice: Antonio Giuffré lascia l'incarico di direttore generale al manager torinese Giuseppe De Gregori, presidente diventa il general manager del gruppo francese Rudi Mesotten.<ref>{{Cita web|url=https://www.illibraio.it/giuffre-editore-749803/|titolo=Cambio alla guida di Giuffré Editore|data=25 marzo 2018|accesso=17 aprile 2018}}</ref>
Nel luglio 2018, a seguito della fusione per incorporazione di Memento Francis Lefebvre, Giuffrè Editore cambia la sua ragione sociale in Giuffrè Francis Lefebvre.
== Le edizioni digitali ==
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=== Riviste scientifiche online ===
[[File:Sede_Giuffrè.jpg|thumb
Giuffrè Editore annovera oggi nel proprio catalogo 32 riviste di carattere dottrinale e scientifico: la più antica è la Rivista di Diritto Internazionale, fondata nel [[1906]] e la più recente è Il Lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni, fondata nel [[1998]]. Il [[2014]] segna l'inizio della riconversione dalle riviste stampate, alle versioni digitali on line: la rivista [[Giustizia Civile]], fondata nel 1955, appare in formato digitale on line, giustiziacivile.com, inaugurando una formula che conserva le caratteristiche di scientificità e aggiunge funzionalità di consultazione che si relazionano alla banca dati DeJure<ref>{{Cita web|url=http://www.mediakey.tv/index.php?id=2510&tx_ttnews%5Btt_news%5D=41941&cHash=c019fe42388e941d2110198b673f3249|titolo=Giuffrè Editore presenta Giustiziacivile.com|autore=|editore=MediaKey|data=21 marzo 2014|accesso=22 marzo 2016}}</ref><ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.iusexplorer.it/Rivista/Giustizia_Civile |titolo = Giustizia Civile|accesso = 22 marzo 2016 |editore = Giuffrè Editore |data = }}</ref>. La direzione è affidata parimenti a Fabrizio Di Marzio e Giuseppe Conte.
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=== Le fonti del diritto italiano (1991) ===
[[File:Oscar_Luigi_Scalfaro_Giuseppe_Giuffrè.jpg|thumb|
La collana Le Fonti del diritto italiano nasce nel 1991 come cornice di un vasto disegno che si propone di comprendere l'intero sistema delle fonti. Come scriveva nel 1992 [[Pietro Rescigno]] nella prefazione alla prima edizione del Commentario dedicato al [[Codice civile italiano del 1942|Codice Civile]], la collana «rappresenta il risultato di una constatazione e di un programma: della rilevazione che mette in luce la persistente vitalità del codice, al di là della caduta e della revisione di intere materie o di notevoli parti dell'originaria stesura; della necessità di non trascurare il sistema che nel codice è racchiuso, anche quando si debba indagare e procedere lungo le vie frammentarie e disperse della legislazione speciale». Insita nella collana la consapevolezza, per un verso, della validità conservata da un corpo di norme che si va arricchendo con le decisioni dei [[giudice|giudici]] e le opinioni della dottrina, dall'altro, della necessità di una sua assidua rilettura. Il commentario, quindi, rappresenta lo strumento più idoneo e rapido per rendere l'immagine dell'[[ordinamento giuridico|ordinamento]] che si aggiorna nel continuo confrontarsi con i problemi che incontra nel suo cammino. L'opera si distingue per la selezione dei testi normativi, commentati con la dottrina e annotati con la [[giurisprudenza]] da massimi esperti delle materie trattate. La linea seguita dai curatori e i numerosi autori risponde al proposito di fornire un quadro dei casi e dei problemi al fine di favorire l'organico riesame ed un'elaborazione critica delle materie. Nel corso degli anni, la Collana si è andata arricchendo di numerosi titoli a commento delle principali materie del diritto, in ambito civile, penale ed amministrativo. Oltre al Codice civile a cura di [[Pietro Rescigno]], al Codice di procedura civile a cura di Nicola Picardi, al Codice penale a cura di Tullio Padovani e al Codice di procedura penale a cura di Giovanni Canzio e Giovanni Tranchina, per la normativa di settore basti citare, tra i tanti: Codice del lavoro a cura di Giovanni Amoroso, Enzo Di Cerbo e Arturo Maresca, Codice della famiglia a cura di Michele Sesta, Codice del consumo a cura di Vincenzo Cuffaro, Codice del fallimento a cura di Piero Pajardi, Codice della giustizia amministrativa a cura di Giuseppe Morbidelli, Codice dell'azione amministrativa a cura di [[Maria Alessandra Sandulli]].
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