Francesco Moranino: differenze tra le versioni

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Nel 1953, sotto il [[governo Pella]], Moranino fu incriminato per i fatti avvenuti durante la Resistenza, ritenuti non compresi tra i [[Amnistia Togliatti|reati amnistiati]] dal ministro [[Palmiro Togliatti|Togliatti]] nel [[1946]].
 
Il 27 gennaio [[1955]], durante il [[governo Scelba]], la [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]], con una maggioranza di centrodestra, votò l'autorizzazione a procedere nei confronti di Moranino su richiesta della [[Procura della Repubblica|Procura]] di Torino. Quella di Moranino fu la prima autorizzazione all'arresto di un parlamentare concessa dalla nascita della Repubblica e fino al luglio 1976 rimase anche l'unica<ref>[http://tg24.sky.it/tg24/politica/2009/11/25/cosentino_autorizzazione_a_procedere_no_camera.html Onorevole intoccabile: Camera concede l'arresto solo 4 volte], articolo di [[Sky TG 24TG24|SKY TG24]], del 25 novembre 2009</ref>. Nel corso della seduta il deputato [[Partito Socialista Italiano|socialista]] [[Guido Bernardi (politico 1895)|Guido Bernardi]], relatore di minoranza, cercò di accreditare la tesi per cui tutti gli omicidi furono ordinati ed eseguiti per errore, riportando tutta una serie di indizi in tal senso. Tale tesi non fu però accolta dalla maggioranza<ref>[http://legislature.camera.it/_dati/leg02/lavori/stenografici/sed0255/sed0255.pdf Camera dei deputati 27 gennaio 1955]</ref>. Iniziò quindi il processo in aula per l'accusa di [[omicidio]] plurimo aggravato e continuato e occultamento di cadavere. A seguito di ciò Moranino fuggì - per la seconda volta - in [[Cecoslovacchia]]. Il 22 aprile [[1956]], il processo, svoltosi in contumacia a [[Firenze]], si concluse con la condanna all'[[ergastolo]] per Moranino.
 
Si legge nella sentenza: «Perfino la scelta degli esecutori dell'eccidio venne fatta tra i più delinquenti e sanguinari della formazione. Avvenuta la fucilazione, essi si buttarono sulle vittime depredandole di quanto avevano indosso. Nel percorso di ritorno si fermarono a banchettare in un'osteria e per l'impresa compiuta ricevettero in premio del denaro.».