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== Impatto e accoglienza ==
=== Influenza===
Nonostante il suo approccio [[tongue-in-cheek|umoristico]], diverse [[guide di stile]] e opere simili hanno citato ''The New Hacker's Dictionary'' come riferimento e hanno anche consigliato di seguire alcune delle sue migliori pratiche "hacker". L'[[Oxford English Dictionary]] ha usato il ''NHD'' come fonte di [[Neologismo|neologismi]] informatici.<ref name="JFR" /> Il [[Chicago Manual of Style]], la più importante accademia ed editrice di libri di stile americana, a cominciare dalla 15 ° edizione (2003) ne fece riferimento<ref>{{Cita libro|titolo=The Chicago Manual of Style |anno=2002 |url=https://archive.org/details/finalcutpro3form00bren |edizione=15th |capitolo=Closing Quotation Marks in Relation to Other Punctuation: 6.8. Period and commas |p=[https://archive.org/details/finalcutpro3form00bren/page/242 242] |data=August 2003 |editore=U. of Chicago Pr |isbn=978-0-321-11583-6 |citazione=For related matters in computer writing, see Eric S. Raymond, "Hacker Writing Style," in ''The New Hacker's Dictionary'' (bibliog. 5).}}</ref> (stessa cosa per la 16 ° edizione).<ref>{{Cita libro|titolo=The Chicago Manual of Style |edizione=16th |capitolo=Computer Terms: 7.75. Distinguishing words to be typed and other elements |data=August 2010 |posizione=pp. 371–372 (7.75) |editore=U. of Chicago Pr |isbn=978-0-226-10420-1 |url= http://www.chicagomanualofstyle.org/16/bib5.html |accesso=22 settembre 2015}} Same quotation as in the 15th ed.</ref> Il ''[[National Geographic Society|National Geographic]] Style Manual'' elenca ''NHD'' tra i soli 8 dizionari specializzati, di 22 fonti totali, sui quali si basa. Tale manuale è l'[[house style]] delle pubblicazioni di ''NGS'' ed è stato disponibile online per la navigazione pubblica dal 1995.<ref>{{Cita web|titolo=Sources|data=2014|curatore-nome1=David|curatore-cognome1=Brindley|curatore-cognome2=Style Committee|sito=National Geographic Style Manual|editore=[[National Geographic Society]]|città=Washington, DC|url=http://stylemanual.natgeo.com/4-sources|accesso=September 22, 2015 <!--If ever needed: |archive-url= https://web.archive.org/web/20150922053043/http://stylemanual.ngs.org/4-sources |archive-date=September 22, 2015-->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150922053043/http://stylemanual.ngs.org/4-sources|dataarchivio=settembre 22, 2015|urlmorto=sì}} As of, it was last updated in 2014</ref> Il ''NGSM'' non specifica cosa ha tratto in particolare dal ''NHD'' o da qualsiasi altra fonte.
Oltre a queste guide e l'''Encyclopedia of New Media'', il Jargon File, soprattutto in forma stampata, viene spesso citato sia da libri e altre opere sulla storia degli hacker, della sottocultura [[cyberpunk]], del gergo informatico, dello stile online, sia in opere diverse come la 20 ° edizione di ''Bibliography of Literary Theory'', ''Criticism and Philology'' di José Ángel García Landa (2015); ''Wired Style: Principles of English Usage in the Digital Age'' di Constance Hale e Jessie Scanlon in ''[[Wired]]'' magazine (1999); ''Transhumanism: The History of a Dangerous Idea di David Livingstone'' (2015); ''Mark Dery's Flame Wars: The Discourse of Cyberculture'' (1994) and ''Escape Velocity: Cyberculture at the End of the Century'' (2007); ''Beyond Cyberpunk! A Do-it-yourself Guide to the Future'' di [[Gareth Branwyn]] e Peter Sugarman (1991); e molti altri.
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===Reazioni e recensioni===
{{Citazione|[W]here else will you find ... a definition like 'A cuspy but bogus raving story about N random broken people'?|[[Steve Jackson (1953)|Steve Jackson]]|source=''[[bOING bOING]]'', Vol. 1, No. 10 (1991).}}
''[[PC Magazine]]'' nel 1984 ha dichiarato che ''The Hacker's Dictionary'' era superiore alla maggior parte degli altri libri riguardanti computer-humor e ha fatto notare la sua autenticità di "hard-core programmers' conversations", in particolare nel gergo del MIT e di Stanford.<ref>{{Cita news|titolo=Hacker Spoken Here |cognome=Langdell |nome=James |pubblicazione=PC Magazine |data=3 aprile 1984 |p=39 |url= https://books.google.com/books?id=e-gI2W-3JwkC&lpg=PA385&pg=PA39#v=onepage&q&f=true |accesso=24 ottobre 2013}}</ref> Le recensioni citate dalla casa editrice includono: [[William Safire]] del ''[[The New York Times|New York Times]]'' che parla del Raymond-1991 ''NHD'' come un "lessico arzillo" e lo consiglia come un regalo nerd per le vacanze<ref>{{Cita news|titolo=On Language |anno=1980 |url=https://archive.org/details/onlanguage00safi |nome=William |cognome=Safire |wkautore=William Safire |data=8 dicembre 1991 |pubblicazione=[[The New York Times]]}}</ref> (questo riapparve nel suo "On Language" a metà ottobre 1992); [[Hugh Kenner]] in ''[[Byte (periodico)|Byte]]'' dice che è stato così coinvolgente da consigliarne almeno una lettura.<ref>{{Cita news|titolo=Print Queue|nome=Hugh|cognome=Kenner|data=January 1992|pubblicazione=[[Byte (periodico)|Byte]]|editore=UBM}}</ref> ''[[Mondo 2000]]'' lo descrive come "divertente elastico con un linguaggio scorrevole", così come "non solo una guida utile di molti termini tecnici non ufficiali e del gergo informatico, ma anche una etnografia, di fatto, dei primi anni della cultura hacker."<ref>{{Cita web|titolo=Reviews: ''The New Hacker's Dictionary'', Third Edition|sito=MITPress.MIT.edu|data=2015|editore=Massachusetts Institute of Technology Press|città=Cambridge, MA|url=https://mitpress.mit.edu/books/new-hackers-dictionary|accesso=22 settembre 2015}}</ref> Le recensioni positive sono state pubblicate anche in accademia e nelle pubblicazioni dell’industria informatica, tra cui ''[[IEEE Spectrum]]'', ''[[New Scientist]]'', ''[[PC Magazine]]'', ''[[PC World]]'', ''[[Science]]'' e (più volte) ''Wired''.
L'[[autore di giochi]] statunitense [[Steve Jackson (1953)|Steve Jackson]], scrivendo per la rivista ''[[Boing Boing|bOING bOING]]'', ha descritto il saggio di ''NHD'' "A Portrait of J. Random Hacker" come "una descrizione accurata e meravigliosa delle persone che compongono la cultura hacker ".
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