Nocebo: differenze tra le versioni
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'''Nocebo''' è un termine, contrario di [[placebo]], utilizzato per etichettare le reazioni negative o indesiderate che un soggetto manifesta a seguito della somministrazione di un falso [[farmaco]] completamente inerte, ma da esso percepito nocivo.<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it//vocabolario/effetto-nocebo_(Neologismi)|titolo=effetto nocebo in Vocabolario - Treccani|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2020-08-03}}</ref>
Le reazioni negative non sono quindi generate [[chimica]]mente, ma sono interamente dovute al [[pessimismo]] e alle aspettative negative riguardo agli effetti del falso farmaco. Il timore che un sintomo possa sorgere ne favorisce proprio la comparsa. Il risultato di tale auto-condizionamento è denominato "effetto nocebo". L'esistenza dell'effetto ''nocebo'' pone anche un problema riguardo ai modi in cui il medico adempie agli [[consenso informato|obblighi di informazione]] nei confronti del [[paziente]].
Il concetto di nocebo oggi viene esteso anche agli effetti negativi derivati da autosuggestione a seguito di qualsiasi evento percepito erroneamente come dannoso, come nel ricevimento di un referto medico sbagliato che diagnostica una [[malattia]] inesistente, di cui si incomincia a manifestarne i [[sintomi]] ([[patomimia]]).
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