Adolphe Crémieux: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
[[Ebreo]] di nascita, dal 1834 e fino alla sua morte fu vicepresidente del ''Consistoire Central des Israélites de France'', l'agenzia amministrativa per tutti gli [[ebrei francesi]]. Più volte membro del governo nazionale, si impegnò per le libertà e i diritti civili dell'[[Algeria]], al tempo sotto dominazione francese.
Nel 1840, insieme all'ebreo [[Gran Bretagna|britannico]] [[Moses Montefiore]], si recò presso il [[chedivè]] d'[[Egitto]] [[Mehmet Ali]] per convincerlo a riaprire le indagini sul cosiddetto [[affare di Damasco]], che aveva visto condannare senza reali prove dieci ebrei per l'omicidio del religioso di origine italiana Tommaso da Calangianus. Il chedivè inizialmente concesse la grazia ai condannati e poi a seguito delle rimostranze dei due, senza però riaprire il processo, li assolse da ogni accusa.<ref>{{cita|Manzini|p.140}}.</ref> Fu altresì fondatore della [[Alleanza israelitica universale]] nel 1860. Come Ministro della Giustizia in data 24 ottobre/7 novembre 1870 emanò il [[Decreto Crémieux]], che accordò la nazionalità francese ai trentasettemila ebrei algerini.
== L'adesione alla massoneria ==
Crémieux fu iniziato in [[
Nel 1860 lascia il Grande Oriente per il Supremo Consiglio di Francia del [[
In questa qualità, nel 1875, Crémieux riunisce a [[Losanna]] in [[Svizzera]] un'assemblea dei Supremi Consigli massonici, per armonizzare il rito scozzese antico ed accettato con le «legittime esigenze della civiltà moderna». Atto fondatore della
==Note==
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