Cerano d'Intelvi: differenze tra le versioni
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=== Architetture religiose ===
==== Chiesa di San Tommaso ====
La Parrocchiale di San Tommaso è di origine [[Romanico lombardo|romanica]] come il campanile chiamato Torre di Teodolinda con [[Lesena|lesene]] angolari e cordonature di [[Archetti pensili|archetti]] e [[Dentelli (architettura)|dentelli]] ai piani. Si vuole costruita sui ruderi di un castello [[Altomedievale|altomedioevale]] della [[Teodolinda|regina]], la cui corona gemmata appare nello stemma comunale. La [[navata]] conserva [[Affresco|affreschi]] e tele di epoca [[Barocco|barocca]], una ''Crocifissione'' ad olio attribuita a [[Vincenzo Civerchio]], stucchi dell'intelvese Diego Carloni e [[Paliotto|paliotti]] in [[scagliola]].
==== Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta ====
La chiesa dei Santi Quirico e Giulitta nella frazione di Veglio è un imponente edificio che s'innalza su una piccola altura fuori dal centro abitato. La chiesa ha linee barocche sia all'esterno che nella decorazion interna delle cappelle. La navata è ornata da un altare in stucchi della scuola di Diego Carloni e da una tela attribuita a [[Giulio Quaglio il Giovane|Giulio Quaglio]]. Nascosta dietro la prima cappella laterale a destra è possibile ammirare quel che resta della chiesa medievale della primitiva [[abside]] [[Romanico lombardo|romanica]] del XII secolo con lesene arricchite da [[semicolonne]], finestrelle a doppia [[strombatura]] e coronameno di archetti e dentelli<ref>{{Cita web|url=https://www.romanicomo.it/ceranointelvi.htm|titolo=RomaniCOMO|sito=www.romanicomo.it|accesso=21 marzo 2020}}</ref>. Sulle sue pareti si possono ammirare i più antichi affreschi della valle del XIV secolo raffiguranti scene della Passione di Cristo.
[[File:Valleintelvidacasasco II.jpg|sinistra|miniatura|Il lago di Como e, sulla destra, il Monte San Zeno con in vetta l'omonima chiesa]]▼
==== Chiesa di San Zeno ====
▲[[File:
La chiesa di San Zeno fu eretta nel XII secolo sulla cima del monte omonimo per sciogliere un voto fatto nel momento del pericolo, da un gruppo di [[maestri comacini]] che, tornando alla loro valle da [[Verona]] dove lavoravano alla [[Basilica di San Zeno]], furono sorpresi da una burrasca sul [[Lago di Como|lago]]<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.alpinicomo.it/la-consacrazione-della-chiesa-di-san-zeno-una-chiesa-per-il-iii-millennio/|titolo=LA CONSACRAZIONE DELLA CHIESA DI SAN ZENO Una “Chiesa per il III Millennio”|sito=Associazione Nazionale Alpini Como|data=5 agosto 2015|accesso=4 aprile 2020}}</ref>. Colpita da un fulmine a metà degli anni '50 del XX secolo che ne distrusse il campanile e parte del tetto, la chiesa è rimasta allo stato di rudere per molti anni. Grazie al lavoro di un comitato, il "Comitato pro San Zeno - Una chiesa per il III millennio", la chiesa è stata nuovamente ricostruita e restituita al culto nell'anno [[2000]]; da segnalare che sulla finestra della facciata principale della chiesa è stata collocata una nuova campana, detta la "campana dei giovani", benedetta in [[piazza San Pietro]] il giorno 27 maggio 1998 da [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]]<ref name=":0" />. Nel mese di luglio 2013 si sono iniziati i lavori per la ricostruzione dell'eremo adiacente alla chiesa, terminati l'anno successivo. Il 22 agosto 2015 la chiesa è stata riconsacrata con una solenne cerimonia presieduta dal vescovo di Como Diego Coletti<ref name=":0" />.
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