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Oltre alla chiesa di [[Biagio di Sebaste|S.Biagio]], è presente il Palazzo [[settecento|settecentesco]] Parussatti<ref>[http://books.google.it/books?id=GogJAQAAIAAJ&q=Mediis+Socchieve&dq=Mediis+Socchieve&hl=it&sa=X&ei=lt9pUfn5J6KV7Ab5oIH4Ag&ved=0CEUQ6AEwAzgU Enciclopedia monografica del Friuli-Venezia Giulia, pt.1-2. Il paese (2 v.) 1971]</ref>.
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===La chiesa di San Biagio===
[[File:Chiesa di San Biagio a Mediis.jpg|left|thumb|Vista frontale della chiesa di San Biagio a Mediis]] Sorge nell'abitato (quota m. 480) ed è stata recentemente restaurata. È una costruzione del sec. XVI<ref>[http://books.google.it/books?id=81wMmKnKBbcC&pg=PA374&dq=Mediis+san+biagio&hl=it&sa=X&ei=z-FpUbyWLK2w7Ab3mIDwAw&ved=0CEAQ6AEwAg#v=onepage&q=Mediis%20san%20biagio&f=false Touring Editore, 1982]</ref> con qualche modifica posteriore. È a pianta rettangolare, con presbiterio a pianta quadrata e una sagrestia a destra del medesimo. Per molti aspetti è simile a San Martino di Socchieve. L'elegante portico che la precede è del sec. XVIII, con copertura a tre spioventi, sostenuto da pilastri che poggiano su un muretto. A sinistra dei gradini di accesso ci sono due elementi in pietra, l'inferiore del quale porta la data del 1502. La facciata è completata dal campaniletto a bifora, di tipo barocco, di pietre lavorate. All'interno, l'aula è separata dal coro da un arco in pietra, e un arco la divide anche da una cappellina ch'è sulla destra.
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{{Vedi anche|Chiesa di San Biagio (Socchieve)}}
===Il palazzo Parussatti===
Il palazzo risale al [[1749]] e fu edificato per Osvaldo Parussatti, ammiraglio della [[Repubblica di Venezia]]. L'edificio è costituito da un corpo unico che si sviluppa su pianta rettangolare e presenta lateralmente un corpo di fabbrica più basso che ospitava originariamente un focolare. All’interno è presente un ritratto in livrea dell’antico proprietario ed è caratterizzato dalla presenza di un muro che precede l'ingresso e nel quale si apre un portale che immette in un piccolo giardino. L'ingresso è al centro della facciata ed è costituito da una porta con forma di arco a tutto sesto in pietra grigia.
Nel 2009 è stato acquisito al patrimonio comunale dall’ultimo erede dei Parussatti.
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