Byl jednou jeden král...: differenze tra le versioni

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Intanto si presentano a corte, in seguito al bando reale per trovare un successore, tre principi: Audace, Scaltro, e Bello.
Re Io I cerca di darsi da fare per provare che il sale non è altrettanto prezioso dell'oro e dei gioielli, e, con l'aiuto del ciambellano Eccetera ordina al cuoco di cucinare tutto senza sale – e l'esperimento non lo convince affatoaffatto, – e giunge a bandire il sale da tutto il regno (il che induce molti sudditi a lasciare il paese): solo una vedova, madre di diversi figli, si rifiuta di consegnare la riserva di sale di cui è in possesso ai magazzini statali, facendo presente che tale elemento è fondamentale per la vita degli umani e degli animali, anzi, dell'intera natura.
 
Re Io – a cui rimorde la coscienza per il trattamento inflitto alla figlia Maruška, che incontra più volte in sogno - finisce coll'offrire alla vedova una buona parte dei tesori aurei del regno in cambio di un certo quantitativo di sale, ma la donna rifiuta. Il tesoro viene in seguito trafugato dai tre principi, che lasciano il regno (anche perché minacciati dallo zampognaro e dal giardiniere). La venditrice di erbe aromatiche offre infine al re una coppa di sale che funziona come una cornucopia, e dalla quale quindi si può trarre un qualsivoglia quantitativo di sale, il che soddisfa il re ed i sudditi. Io quindi si riappacifica con Maruška, che, insieme alla venditrice di erbe, fa presente al padre che non è ancora giunto il momento di trasferire il potere regale, e che sarebbe anzi ora che il re si risposasse.
Ne segue dunque un matrimonio plurimo: il re Io sposa la vedova, ed entrambi governano il regno, Maruška sposa il pescatore, e le sue due sorelle si uniscono ai loro iniziali spasimanti.