Musica secolare ebraica: differenze tra le versioni
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D'altra parte, l'origine del [[canto gregoriano]], che fu la prima manifestazione della musica classica europea, fu la [[musica corale]] ebraica del [[tempio di Gerusalemme|tempio]] e della sinagoga, secondo un gran numero di liturgisti analitici<ref>Kevin J. Symonds, [https://web.archive.org/web/20051219034432/http://www.kevinsymonds.com/hebgreg.html On The Hebraic Roots of the Gregorian Chant]. Self-published 2005. Accessed 12 February 2006.</ref> e storici della musica.<ref>Stanley Sadie, Chant, ''The Grove Concise Dictionary of Music'' (London:Macmillan). [http://www.ced.appstate.edu/intercollege/3850/studwork/medieval/guide/exa/chant.htm The relevant passage] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20050827223553/http://www.ced.appstate.edu/intercollege/3850/studwork/medieval/guide/exa/chant.htm |data=27 agosto 2005 }} is reproduced on the [[Internet Archive]], archived March 26, 2005 from the site of Reich College of Education, Appalachian State University, North Carolina.</ref>
Dopo che gli ebrei furono ammessi nella società convenzionale in [[Inghilterra]] (gradualmente dopo il loro ritorno nel [[XVII secolo]]), Francia, Austria-Ungheria, Impero tedesco e Russia (in quest'ordine), il contributo ebraico alla scena musicale europea aumentò costantemente, ma sotto forma di musica europea tradizionale, non specificamente di musica ebraica. Notevoli esempi di compositori ebrei romantici (per paese) sono [[Charles-Valentin Alkan]], [[Paul Dukas]] e [[Fromental Halévy]] dalla Francia, [[Josef Dessauer]], [[Heinrich Wilhelm Ernst]], [[Karl Goldmark]] e [[Gustav Mahler]] dalla Boemia (la maggior parte degli ebrei austriaci in quel periodo erano nativi non di quella che è oggi l'Austria, ma piuttosto delle province esterne dell'Impero), [[Felix Mendelssohn]] e [[Giacomo Meyerbeer]] dalla Germania, e [[Anton Grigorevič Rubinštejn|Anton]] e [[Nikolaj Grigor'evič Rubinštejn|Nikolai Rubinstein]] dalla Russia. I cantanti includevano [[John Braham]] e [[Giuditta Pasta]]. C'erano molti virtuosi ebrei del violino e del pianoforte, tra cui [[József Joachim]], [[Ferdinand David]], [[Carl Tausig]], [[Henri Herz]], [[Lipót Auer|Leopold Auer]], [[Jascha Heifetz]], e [[Ignaz Moscheles]]. Nel corso del [[XX secolo]] il numero di compositori ebrei e di strumentisti di rilievo aumentò, così come la loro distribuzione geografica. I compositori ebrei erano molto concentrati a [[Vienna]] e in altre città dell'Austria e della Germania pre-naziste. Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, dopo che gli ebrei si erano trasferiti dalle province austro-ungariche a Vienna, "comprendevano un terzo degli studenti dei conservatori della città e più della metà del suo pubblico musicale, i ragazzi ebrei acquisivano cultura musicale in percentuali superiori a tre volte quelle della popolazione non ebrea.<ref>Libo and Skakun, [http://www.cjh.org/about/Forward/view_Forward.cfm?Forwardid=27 ''op. cit.''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20050926061921/http://www.cjh.org/about/Forward/view_Forward.cfm?Forwardid=27 |
Ci sono alcuni generi e forme di musica classica che sono stati associati a compositori ebrei, in particolare durante il periodo romantico della [[Grand opéra]] francese. I compositori più prolifici di questo genere comprendevano [[Giacomo Meyerbeer]], [[Fromental Halévy]] e in seguito [[Jacques Offenbach]]; ''[[La Juive]]'' di Halévy era basata sul libretto di [[Eugène Scribe|Scribe]], molto liberamente collegato all'esperienza ebraica. Sebbene poco conosciuto oggi, questo "lavoro di un compositore ebreo in cui l'antisemitismo è una forza motivante" ha avuto un'influenza estremamente potente sui compositori tardo romantici, da [[Gustav Mahler|Mahler]] (che prese la storia dell'antisemitismo e dell'assimilazione personalmente, chiamandola anche "una delle più grandi opere mai scritte")<ref>Quoted in [http://archive.operainfo.org/broadcast/operaTeaching.cgi?id=84&language=1&material_id=349 Using ''La Juive'' to Teach Humanities] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070927023833/http://archive.operainfo.org/broadcast/operaTeaching.cgi?id=84&language=1&material_id=349 |data=27 settembre 2007 }} on the site of the Metropolitan Opera International Radio Broadcast Information Center. Accessed 12 February 2006.</ref> all'antisemita [[Richard Wagner|Wagner]].<ref>Alex Ross, "The Ray of Death", ''[[The New Yorker]]'', November 24, 2003. [http://www.therestisnoise.com/2004/04/la_juive_1.html Reproduced online] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160316134428/http://www.therestisnoise.com/2004/04/la_juive_1.html |
Mentre le opere orchestrali e operistiche di compositori ebrei sarebbero generalmente considerate laiche, molti compositori ebrei (oltre che non ebrei) hanno incorporato nella loro musica temi e motivi ebraici. A volte questo viene fatto copertamente, come la musica della band klezmer che molti critici e osservatori credono si trovi nel terzo movimento della [[Sinfonia n. 1 (Mahler)|Sinfonia n. 1 di Mahler]] (anche se apparentemente imita il suono di una banda locale della Moravia) e questo tipo di riferimento ebraico era il più comune durante il diciannovesimo secolo quando mostrare apertamente la propria ebraicità probabilmente avrebbe ostacolato le possibilità per un ebreo di assimilarsi. Durante il XX secolo, tuttavia, molti compositori ebrei hanno scritto musica con riferimenti e temi ebraici diretti, ad es. [[David Amram]] (''Symphony – "Songs of the Soul"''), [[Leonard Bernstein]] (''Kaddish Symphony'', ''Chichester Psalms''), [[Ernest Bloch]] (''Schelomo''), [[Arnold Schönberg]] ([[#Caso di studio nella cultura ebraica secolare: l'identità ebraica nell'Europa centrale del XIX secolo|vedi sotto]]), [[Mario Castelnuovo-Tedesco]] (''Concerto per violino n. 2'') [[Kurt Weill]] ( ''The Eternal Road'') e Hugo Weisgall (''Psalm of the Instant Dove''). Tuttavia, anche durante il XX secolo alcuni compositori ebrei citavano spesso musica ebraica in contesti non ebraici; per esempio, [[George Gershwin|Gershwin]] usava melodie liturgiche e canzoni ebraiche per alcuni numeri in ''[[Porgy and Bess]]'' e molti credono anche che il [[clarinetto]] d'apertura [[glissando]] nella sua ''[[Rapsodia in blu]]'' sia un riferimento al klezmer. Infine, molti compositori non ebrei (per lo più, ma non tutti, russi) hanno composto musica classica con chiari temi e ispirazione ebraici, come [[Max Bruch]] (''Kol Nidre''), [[Sergej Sergeevič Prokof'ev|Sergei Prokofiev]] (''Ouverture su temi ebraici''), [[Maurice Ravel]] (''Chanson hébraïque'' in [[Lingua yiddish|Yiddish]], ''Deux mélodies hébraïques'' - tra cui "Kaddisch" in [[Lingua aramaica|aramaico]] e "Fregt di velt di alte kashe" in yiddish),<ref>Ruben Frankenstein, Ravel's Chants hébraïques, ''Mendele: Yiddish literature and language'', [http://shakti.trincoll.edu/~mendele/vol04/vol04.131 Vol. 4.131], October 8, 1994. Accessed 12 February 2006.</ref> [[Dmitrij Šostakovič|Dmitri Shostakovich]] (''Trio per pianoforte n. 2'', ''From Jewish Folk Poetry'' e la ''Sinfonia n. 13 "Babi Yar"'')<ref>James Loeffler, [http://www.nextbook.org/features/feature_shostakovich.html Hidden Sympathies] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070416210642/http://www.nextbook.org/features/feature_shostakovich.html |data=16 aprile 2007 }}, nextbook.org. Accessed 12 February 2006</ref> e [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Igor Stravinsky]] (''Abraham and Isaac'', ha usato il [[testo masoretico]] di un passo della Genesi, ed era dedicato agli ebrei e allo Stato di Israele). Molte opere operistiche di compositori non ebrei mostrano una connessione diretta e simpatia per il popolo ebraico e la sua storia, come ''[[Samson et Dalila]]'' di [[Camille Saint-Saëns|Saint-Saëns]] e il ''[[Nabucco]]'' di [[Giuseppe Verdi|Verdi]].
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