Expedition 63: differenze tra le versioni

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Perdita d'aria: Ulteriore periodo di isolamento nel RS
Aggiorno situazione sulla perdita in Zvezda
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=== Perdita d'aria ===
[[File:Chris Cassidy works with a ultrasonic leak detector on ISS.jpg|thumb|250px|Cassidy controlla le finestre del modulo giapponese Kibo alla fine di settembre.]]
Il 20 agosto venne rilevata una piccola perdita d'aria nel [[Segmento orbitale americano|Segmento statunitense]] (USOS) della Stazione Spaziale Internazionale. Il giorno successivo l'equipaggio chiuse tutti i portelloni interni dell'USOS così da permettere ai [[Centro di controllo missione Christopher C. Kraft Jr.|controllori a terra]] di stabilire l'esatto modulo in cui essa era situata, misurando la pressione modulo per modulo per un periodo di due giorni. Questa non è la tipica procedura usata per individuare le perdite; nell'agosto 2018 ([[Expedition 56]]) venne rilevata un'altra perdita e per individuarla l'equipaggio chiuse uno per volta tutti i moduli, controllò la pressione e trovò la perdita nel modulo orbitale della [[Sojuz MS-09]]. In questo caso invece le agenzie spaziali decisero di sigillare il segmento statunitense e di far abitare i tre membri dell'equipaggio per tre giorni esclusivamente nei moduli [[Zvezda (ISS)|Zvezda]], [[Poisk]] e nel veicolo cargo Progress MS-14 del [[Segmento orbitale russo|Segmento russo]].<ref>{{cita web|url=https://vk.com/wall-193482660_3655|titolo=Изоляция в квадрате.|autore=Ivan Vagner|data=22 agosto 2020|accesso=25 agosto 2020|lingua=ru}}</ref> A causa della presenza di finestre, valvole e altre aperture, la Stazione Spaziale Internazionale perde continuamente aria nel vuoto dello spazio; da settembre 2019 questa perdita costante però è aumentata rendendo probabile la presenza di una perdita incontrollata causata da un foro. Nonostante ciò, l'intensa attività di arrivo e partenza dei veicoli e le [[attività extraveicolare|attività extraveicolari]] ha reso la rilevazione più difficile e più lunga. Per la sola presenza di tre membri dell'equipaggio e il ristretto numero di veicoli agganciati, la NASA ha deciso che era il momento miglior per agire.<ref>{{cita web|url=https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/08/20/crew-spending-weekend-in-stations-russian-segment/|titolo=Crew Spending Weekend in Station's Russian Segment|editore=NASA|autore=Mark Garcia|sito=blogs.nasa.gov/spacestation/|data=20 agosto 2020|accesso=21 agosto 2020|lingua=en}}</ref> Comunque alla conclusione dei due giorni i Centri di controllo concordarono il prolungamento dell'isolamento di un giorno per dare più tempo ai [[Controllore di volo|controllori]] di individuare la perdita.<ref>{{cita web|url=https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/08/24/crew-spending-another-day-in-russian-segment/|titolo=Crew Spending Another Day in Russian Segment|editore=NASA|autore=Mark Garcia|sito=blogs.nasa.gov/spacestation/|data=24 agosto 2020|accesso=25 agosto 2020|lingua=en}}</ref> Dopo aver analizzato per un mese le letture di pressione dei vari moduli del Segmento americano, i controllori non trovarono nessun indizio che indicasse la presenta di una perdita nel segmento USOS. Il 23 e 24 settembre Cassidy e Ivanišin usarono un rilevatore di perdite ad ultrasuoni vicino ai sigilli delle finestre di tutta la Stazione Spaziale Internazionale sperando di poter individuare la perdita, senza però ottenere i risultati voluti.<ref>{{Cita tweet |utente=@Astro_SEAL |numero=1309254645420716033 |titolo=Both Moscow and Houston Mission Control Centers have been tracking a tiny air leak for several months. A few weeks ago our crew isolated in the Russian segment of @Space_Station and closed as many hatches as possible in order to identify the ___location of the leak. |lingua=en |data=24 settembre 2020}}</ref> I Centri di controllo missione a quel punto decisero di avviare un altro periodo di isolamento nel segmento russo nel fine settimana tra il 25 e il 27 settembre.<ref>{{Cita web|url=http://en.roscosmos.ru/21682/|titolo=ISS crew to isolate in the Russian segment of the station for the weekend to search for air leak|editore=Roscosmos|data=24 settembre 2020|lingua=en}}</ref>
A settembre 2019 venne rilevata per la prima volta una perdita d'aria piccola ma costante all'interno della Stazione Spaziale Internazionale. La ISS perde continuamente aria nel vuoto dello spazio, ciò è dovuto alla presenza di finestre, valvole e altre aperture non totalmente ermetiche, e l'intensa attività di arrivo e partenza dei veicoli e le [[attività extraveicolare|attività extraveicolari]] rese più difficile la comprensione della natura della perdita. Il 20 agosto 2020 questa perdita d'aria aumentò, passando da una perdita di 270g a 540g al giorno, rendendo probabile la presenza di un foro nello scafo della Stazione Spaziale Internazionale. Vista la presenza di soli tre membri dell'equipaggio le Agenzie spaziali decisero di isolare l'equipaggio nel [[Segmento orbitale russo|Segmento russo]], avendo ipotizzato che l'ubicazione del foro fosse nel [[Segmento orbitale americano|Segmento statunitense]] (USOS). Il giorno successivo l'equipaggio chiuse tutti i portelloni interni dell'USOS così da permettere ai [[Centro di controllo missione Christopher C. Kraft Jr.|controllori a terra]] di stabilire l'esatto modulo in cui era situata la perdita, misurando la pressione modulo per modulo per un periodo di due giorni. Questa non è la tipica procedura usata per individuare le perdite; nell'agosto 2018 ([[Expedition 56]]) venne rilevata un'altra perdita e per individuarla l'equipaggio chiuse uno per volta tutti i moduli, controllò la pressione e trovò la perdita nel modulo orbitale della [[Sojuz MS-09]]. Nel 2020 invece decisero di sigillare l'USOS e di far abitare i tre membri dell'equipaggio per tre giorni esclusivamente nei moduli russi [[Zvezda (ISS)|Zvezda]], [[Poisk]] e nei veicoli [[Sojuz MS-16]] e Progress MS-14 del Segmento russo.<ref>{{cita web|url=https://vk.com/wall-193482660_3655|titolo=Изоляция в квадрате.|autore=Ivan Vagner|data=22 agosto 2020|accesso=25 agosto 2020|lingua=ru}}</ref><ref>{{cita web|url=https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/08/20/crew-spending-weekend-in-stations-russian-segment/|titolo=Crew Spending Weekend in Station's Russian Segment|editore=NASA|autore=Mark Garcia|sito=blogs.nasa.gov/spacestation/|data=20 agosto 2020|accesso=21 agosto 2020|lingua=en}}</ref>
Comunque alla conclusione dei due giorni i Centri di controllo concordarono il prolungamento dell'isolamento di un giorno per dare più tempo ai [[Controllore di volo|controllori]] di individuare la perdita. Il 26 agosto l'equipaggio potè riaprire i portelloni e tornare alle attività normali, non essendo comunque il foro abbastanza grande da mettere a rischio la vita dei membri dell'equipaggio.<ref>{{cita web|url=https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/08/24/crew-spending-another-day-in-russian-segment/|titolo=Crew Spending Another Day in Russian Segment|editore=NASA|autore=Mark Garcia|sito=blogs.nasa.gov/spacestation/|data=24 agosto 2020|accesso=25 agosto 2020|lingua=en}}</ref> Dopo aver analizzato per un mese le letture di pressione dei vari moduli del Segmento americano, i controllori NASA non riuscirono a trovare nessun indizio che indicasse la presenta di una perdita nel segmento USOS. Inoltre, la perdita in quel mese era triplicata, arrivando a 1,4 kg di aria persa al giorno. Il 23 e 24 settembre Cassidy e Ivanišin usarono un rilevatore di perdite ad ultrasuoni vicino ai sigilli delle finestre di tutta la Stazione Spaziale Internazionale sperando di individuare la perdita, senza però ottenere i risultati voluti.<ref>{{Cita tweet |utente=@Astro_SEAL |numero=1309254645420716033 |titolo=Both Moscow and Houston Mission Control Centers have been tracking a tiny air leak for several months. A few weeks ago our crew isolated in the Russian segment of @Space_Station and closed as many hatches as possible in order to identify the ___location of the leak. |lingua=en |data=24 settembre 2020}}</ref> I Centri di controllo missione a quel punto concordarono un altro periodo di isolamento nel Segmento russo nel fine settimana tra il 25 e il 27 settembre, pur continuando a controllare la pressione nei moduli in cui alloggiavano ([[Zarja]], Zvezda, Poisk, Sojuz MS-16 e Progress-14).<ref>{{Cita web|url=http://en.roscosmos.ru/21682/|titolo=ISS crew to isolate in the Russian segment of the station for the weekend to search for air leak|editore=Roscosmos|data=24 settembre 2020|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20200928/utechka-1577860313.html|titolo=Утечка воздуха на МКС ускорилась в пять раз|data=28 settembre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref>
[[File:Zvezda_Diagram.jpg|thumb|280px|left|Il modulos Zvezda. Da sinistra in alto: il compartimento di trasferimento (zona circolare), il compartimento di lavoro e il compartimento intermedio (una parte della zona di colore marrone).]]
Nella notte del 29 settembre l'equipaggio venne svegliato dai Centri di controllo a causa di un aumento improvviso del tasso della perdita. Questo aumento improvviso permise ai rilevatori di individuare con più precisione la perdita: si trovava nel modulo Zvezda.<ref>{{cita web|url=https://www.astronautinews.it/2020/09/identificata-la-zona-della-perdita-daria-della-iss/|titolo=Identificata la zona della perdita d'aria della ISS|autore=Giuseppe Corleo|editore=AstronautiNews|data=30 settembre 2020|accesso=20 ottobre 2020}}</ref><ref>{{cita tweet|url=https://twitter.com/roscosmos/status/1310957541610917889|titolo=After a thorough analysis and search of the air leak at the International Space Station, the leak was located in the Zvezda Service Module containing scientific equipment. The leak is localized in the working compartment of the service module.|numero=1310957541610917889|utente=@Roscosmos|data=29 settembre 2020|lingua=en}}</ref>
<ref>{{cita tweet|url=https://twitter.com/roscosmos/status/1311404362690957314|titolo=.@Space_Station crew has narrowed down the air leak search zone to the Zvezda Service Module transfer chamber. Leak pinpoint operations are carried out using the ultrasonic detector.|utente=@Roscosmos|data=30 settembre 2020|lingua=en}}</ref>
Il modulo Zvezda è uno dei moduli più importanti della Stazione Spaziale Internazionale; fu il terzo modulo della ISS ad essere lanciato e al suo interno sono situate molte attrezzature per il controllo della ISS. È costituito da tre vani indipendenti: il compartimento di trasferimento, il compartimento di lavoro e il compartimento intermedio, ed era in quest'ultimo che venne individuato il foro.<ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20200930/mks-1577985172.html|titolo=Космонавты пожаловались на плохой сон в модуле, где нашли утечку воздуха|data=30 settembre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref> Le letture rilevavano una perdita tra 3 e 8 mm Hg al giorno, equivalente ad un foro di diametro tra i 0,6 e gli 0,8 mm. Il foro era talmente piccolo che [[Vladimir Alekseevič Solovëv|Vladimir Solovëv]], un ex cosmonauta e direttore di volo, ammise che sarebbe stato davvero dificile trovarlo e che non incoraggiava l'equipaggio a perdere ulteriore tempo nella ricerca del foro.<ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20201001/mks-1578056499.html|titolo=Экипаж МКС проверяет сварные швы в протекающем российском модуле|data=1º ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref>
La presenza di un foro nel Segmento russo non faceva stare tranquilli i cosmonauti russi che decisero di continuare la ricerca. Nei giorni successivi il compartimento intermedio venne svuotato per poter accedere alla parte posteriore dei pannelli sulle pareti e vennero controllati tutti i punti più probabili, come il boccaporto tra Zvezda e la Progress MS-14. Il 2 ottobre il [[Centro di controllo missione di Roscosmos|Centro di controllo missione]] decise di isolare il compartimento intermedio e utilizzare due videocamere GoPro per cercare di individuare la perdita; una GoPro avrebbe tenuto sotto controllo le misurazioni del [[manometro]] mentre l'altra avrebbe registrato il comportamento di alcune strisce di carta libere posizionate apposittamente nel modulo, ma ciò non portò a nessun risultato.<ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20201002/mks-1578097213.html|titolo=Российский модуль МКС заполнят конфетти, чтобы найти место утечки воздуха|data=2 ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref>
Un altro tentativo fatto dai cosmonauti fu quello di posizionare dei sacchetti di plastica chiusi con del nastro sopra le valvole e guarizioni presenti nel modulo; se fosse stata presente una perdita in quel punto il sacchetto si sarebbe sgonfiato a causa della perdita d'aria.<ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20201003/mks-1578136394.html|titolo=Камера GoPro сняла "протекающий" отсек российского модуля "Звезда" на МКС|data=3 ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref><ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20201007/kosmonavty-1578665023.html|titolo=Экипаж МКС завесит российский модуль пакетами, чтобы найти утечку воздуха|data=7 ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref> Purtroppo non fu così facile richiudere ermeticamente i sacchetti con del nastro adesivo, rendendo vano il tentativo. Nei giorni successivi continuarono la ricerca con attrezzature e teniche diverse,<ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20201005/mks-1578203208.html|titolo=Экипаж МКС предложил поискать утечку воздуха с помощью стетоскопа|data=5 ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref><ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20201006/utechka-1578508022.html|titolo=Экипаж МКС использует инфракрасную камеру для поиска утечки воздуха|data=6 ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref><ref>{{cita web|url=https://radiosputnik.ria.ru/20201008/mks-1578806512.html|titolo=Космонавты пытаются скотчем заклеить место утечки воздуха на МКС|data=8 ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref><ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20201009/mks-1578981100.html|titolo=Утечку воздуха на МКС не удалось устранить при помощи скотча|data=9 ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref><ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20201008/utechka-1578920603.html|titolo=Американский прибор не нашел место утечки воздуха на МКС|data=18 ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref> arrivando inoltre a sigillare i punti più a rischio con del sigillante<ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20201010/mks-1579213039.html|titolo=Все сварочные швы на МКС заклеют скотчем|data=10 ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref>, riducendo a due le zone più probabili: la zona delle tubazioni del sistema di controllo termico e il sistema di comunicazione a banda larga.<ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20201007/utechka-1578538624.html|titolo=В НАСА сообщили о двух возможных местах утечки воздуха на МКС|data=7 ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref><ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20201012/mks-1579374079.html|titolo=Заклейка швов скотчем не устранила утечку воздуха на МКС|data=12 ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref> Il 14 ottobre l'equipaggio della [[Sojuz MS-17]] attraccò sulla ISS portando con sè del nuovo sigillante.<ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20201013/utechka-1579571899.html|titolo=Новый экипаж доставит на МКС оборудование для поиска места утечки воздуха|data=13 ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref> Quella sera Ivanišin e Vagner di propria iniziativa lasciarono una bustina di tè libera di muoversi nel compartimento intermedio prima di chiudere il portello e la videro dirigersi verso il sistema di comunicazione a banda larga.<ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20201019/treschina-1580493363.html|titolo=Место утечки воздуха на МКС обнаружили при помощи чайного пакетика|data=15 ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref> A quel punto il Centro di controllo missione disse loro di sigillare quella zona con del nastro adesivo e di posizionare lì intorno dei sacchetti di plastica. Un paio d'ore dopo videro che uno dei sacchetti si era sgonfiato, rendendo altamente probabile la presenza del foro in quel punto; inoltre la perdita d'aria era passata da 8 a 4 mm Hg al giorno. Individuato il foro, il 16 ottobre [[Sergej Nikolaevič Ryžikov|Sergej Ryžikov]] lo sigillò temporaneamente con del nastro [[Kapton]]<ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20201019/utechka-1580448960.html|titolo=Источник рассказал о размере трещины в российском модуле МКС|data=19 ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref>, ma nonostante ciò il 20 ottobre venne rilevata ancora una perdita di 5 mm Hg al giorno.<ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20201020/utechka-1580606872.html|titolo=Воздух продолжает уходить из российского модуля МКС|data=20 ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref> Nei giorni successivi venne riferito che il foro aveva le sembianze di una crepa di circa 2-4 cm di lunghezza.<ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20201020/treschina-1580657358.html|titolo="Роскосмос" назвал размер трещины на МКС|data=20 ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref> Per svolgere ulteriori analisi, il nastro di Kapton che sigillava il foro venne rimosso e la zona pulita con uno straccio inumidito con l'alcool; entrambi torneranno sulla Terra a bordo della Sojuz MS-16 il 21 ottobre per essere analizzati.<ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20201020/mks-1580653040.html|titolo=Экипаж МКС доставит на Землю образцы из трещины российского модуля|data=20 ottobre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref> Sul foro vennero posizionati numerosi ulteriori strati di nastro, in attesa della procedura definitiva di sigillatura che Roscosmos sta realizzando.
 
=== Seconda correzione non pianificata dell'orbita ===
La sera del 22 settembre i [[Centro di controllo missione Christopher C. Kraft Jr.|Centri di controllo missione della NASA]] e [[Centro di controllo missione di Roscosmos|di Roscosmos]] ricevettero la segnalazione di una possibile collisione della Stazione Spaziale Internazionale con un detrito spaziale alle 22:21 UTC. Nel frattempo che i Centri di controllo pianificavano una manovra correttiva dell'orbita, l'equipaggio a bordo avviò per ogni evenienza le procedure di abbandono della ISS, tra cui la chiusura di tutti i portelloni dei moduli e preparare la [[Sojuz MS-16|Sojuz]] per il ritorno sulla Terra. Un'ora prima della collisione vennero attivati i propulsori della Progress MS-14 per 150 secondi che allontanarono la Stazione Spaziale Internazionale dal punto di collisione con il detrito. Questa fu la seconda volta che una manovra correttiva non pianificata dell'orbita venne eseguita durante l'Expedition 63. Solo nei primi nove mesi del 2020 ci furono tre manovre correttive d'emergenza della Stazione Spaziale Internazionale mentre nelle ultime due settimane addirittura tre segnalazioni di possibili collisioni.<ref>{{Cita tweet |utente=@JimBridenstine |numero=1308540671725318144 |titolo=The @Space_Station has maneuvered 3 times in 2020 to avoid debris. In the last 2 weeks, there have been 3 high concern potential conjunctions. |lingua=en |autore=Jim Bridenstine |data=22 settembre 2020}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.astronautinews.it/2020/09/manovra-urgente-per-la-iss-evitata-la-collisione-con-un-detrito-spaziale/|titolo=Manovra urgente per la ISS: evitata la collisione con un detrito spaziale|autore=Marco Zambianchi|editore=AstronautiNews|data=23 settembre 2020}}</ref>