Programma lunare sovietico: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 28:
Il 16 maggio 1962, Korolëv approvò la bozza del progetto dei sistemi spaziali e missilistici basati sull'N1, accennando anche a missioni con equipaggio sulla Luna e su Marte.<ref>{{Cita|Čertok|p. 51}}.</ref> Nel luglio dello stesso anno, anche la commissione di esperti esaminò la bozza di progetto e approvò la creazione dell'N1 in grado di lanciare un carico utile di 75 tonnellate in un'orbita satellitare circolare con un'altitudine di 300 chilometri, ma i compiti principali definiti stabili per il lanciatore riguardavano ancora la difesa.<ref>{{Cita|Čertok|p. 53}}.</ref>
 
Il 24 settembre 1962 fu emessa una nuova risoluzione del Comitato centrale del PCUS e del Consiglio dei ministri sull'N1, programmando il lavoro sul lanciatore e facendo riferimento all'inizio del test di volo nel 1965, nonostante lo scetticismo dei tecnici e delle autorità militari.<ref name=":12">{{Cita|Čertok|p. 54}}.</ref> Il nuovo decreto ordinava il completamento dei test dei motori autonomi del terzo stadio nel 1964 e di quelli del secondo e del primo stadio nel 1965, prevedevnoprevedendo il completamento delle prove dei motori come parti installate dei moduli nel primo trimestre del 1965.<ref name=":12" /> Il completamento della costruzione del sito di lancio, la sua messa in servizio e l'inizio dei test di volo dovevano avvenire nel 1965.<ref name=":12" /> Tuttavia, le date fissate erano ritenute irrealistiche dai tecnici.<ref>{{Cita|Čertok|pp. 54-55}}.</ref>
 
=== Proposte ===
Riga 43:
I militari delle [[Forze missilistiche strategiche dell'URSS]], responsabili dei finanziamenti del programma spaziale sovietico, erano riluttanti a sostenere il programma lunare, ritenuto ininfluente e privo di un'utilità concreta per i loro interessi, e preferivano concentrare le risorse sullo sviluppo di [[missili balistici intercontinentali]] (ICBM).<ref name=":0" />
 
Decine di funzionari governativi avevano bisogno di realizzare la produzione e la scala tecnica dell'intero programma lunare, determinare l'intero volume di costruzione del capitale ed effettuare calcoli preliminari dei costi totali richiesti.<ref name=":14">{{Cita|Čertok|p. 58}}.</ref> L'[[Economia dell'Unione Sovietica|economia sovietica]] di quegli anni non permetteva calcoli particolarmente accurati. Tuttavia, gli esperti economisti del [[Gosplan]], con cui Korolëv si consultava abitualmente, avvertirono che le cifre reali dei costi necessari non sarebbero state fornite attraverso il Ministero delle Finanze e il Gosplan.<ref name=":14" /> Senza considerare i costi dello scudo missilistico nucleare, era necessario trovare fondi per nuove proposte per i missili pesanti di Čelomej e Jangel'.<ref name=":14" />
 
I calcoli che furono sottoposti al Comitato Centrale del PCUS e al Consiglio dei ministri dell'Unione Sovietica erano sottostimati.<ref name=":14" /> Funzionari del Comitato di Stato per la tecnologia di difesa, ildel Consiglio dei ministri e ildel Gosplan affermarono che i documenti non avrebbero dovuto intimidire il Politburo conchiedendo molti miliardi di [[Rublo sovietico|rubli]] e che non avrebbero dovuto esserci costi aggiuntivi nella stima del progetto.<ref name=":14" /> Čelomej e Jangel' iniziarono a dimostrare che i loro progetti erano molto più economici.<ref name=":14" />
 
Al fine di comprendere le contraddizioni progettuali di Korolëv, Čelomej e Jangel', [[Dmitrij Ustinov]] incaricò il NII-88 di effettuare una valutazione comparativa oggettiva delle possibilità di padroneggiaregestire lamissioni Lunalunari con le varianti dei vettori N1 ([[N1 (lanciatore)|11A52]]), [[Proton (lanciatore)|UR-500]] (8K82) e [[R-56]] (8K68). Secondo i calcoli didel tenente e ingegnere spaziale [[Jurij Aleksandrovič Mozžorin|Jurij Mozžorin]] e dei suoi dipendenti, per garantire incondizionatamente la priorità sugli Stati Uniti, un complesso missilistico di 200 tonnellate avrebbe dovuto essere assemblato in orbita vicino alla Terra con l'aiuto di tre N1. Ciò avrebbe richiesto tre missili N1 o venti missili UR-500.<ref name=":14" /> In questo caso sarebbe stato assicurato l'atterraggio sulla Luna di una nave del peso di 21 tonnellate e il ritorno sulla Terra di unaun'altra nave del peso di 5 tonnellate.<ref Tuttiname=":14" /> Alla fine, tutti i calcoli economici eranosi rivelarono a favore dell'N1. Pertanto,e nel 1964 l'N1il lanciatore di Korolëv divenne il principale vettore candidato per l'attuazione del programma lunare sovietico.<ref name=":0" />
 
Intanto, nellaNella primavera del 1964, il KGB riferì dei rapidi progressi da parte della NASA nella realizzazione del vettore [[Saturn V]] che avrebbe dovuto essere utilizzato per il [[programma Apollo]].<ref name=":4" /><ref name=":1">{{Cita news|lingua=en|autore=Giovanni F. Bignami|url=https://www.nytimes.com/2009/07/18/opinion/18iht-edbignami.html|titolo=Once in a Blue Moon|pubblicazione=The New York Times|data=2009-07-17|accesso=2020-09-23}}</ref> Il 24 marzo 1964, Korolëv incontrò Chruščëv per cercare trovare finanziamenti e sostegnisostegno al proprio piano di esplorazione lunare.<ref name=":4" /><ref name=":0" />
 
Intanto, nuove proposte e dissidi tra gli ingegneri portarono a forti ritardi: il 19 giugno 1964 il governo posticipò i testi di volo al 1966, nonostante fosse stato necessario un posticipo di tre anni.<ref name=":15">{{Cita|Čertok|p. 59}}.</ref> Lo stesso decreto ordinò la formazione di consiglio presieduto da Keldyš per l'esame tecnico e scientifico delle questioni controverse relative al programma N1.<ref name=":15" />
 
Il 24 giugno 1964, in una riunione della sua squadra d'ingeneri, Korolëv parlò della possibilità di un nuovo decreto che avrebbe affidato finalmente il compito della spedizione sulla Luna al programma N1, e in vista di ciò illustrò un piano provvisorio.<ref name=":15" />
 
=== Avvio e attuazione ===
Il 3 agosto 1964 il governo emanò un decreto segreto con il quale veniva approvato il programma lunare con equipaggio dell'Unione Sovietica, definendo l'allunaggio come la più importante sfida della cosmonautica dell'URSS.<ref name=":3" /><ref name=":16">{{Cita|Čertok|p. 61}}.</ref> Fu quindi avviato un lavoro su vasta scala riguardante due programmi paralleli con equipaggio: sorvolo della Luna (L1) entro il 1967, in occasione del 50º anniversario della [[rivoluzione d'ottobre]], e allunaggio (L3) entro il 1968 con l'inizio dei test di volo nel 1966.<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2019/07/14/luna-unione-sovietica/|titolo=I sovietici e la Luna|autore=Giacomo Delinavelli|sito=Il Post|data=2019-07-14|accesso=2020-09-22}}</ref> Il decreto conteneva un elenco completo di tutti i partecipanti allo sviluppo dei sistemi per le missioni L1 e L3 e prescriveva un lavoro multilaterale. Fu prevista anche la progettazione di una base lunare denominata [[Zvezda (base lunare)|Zvezda]] ({{Russo|Звезда}}).<ref name=":4" /> Chruščëv affidò inoltre a Čelomej il programma parallelo LK-1 per l'invio di due cosmonauti in orbita intorno alla Luna.
 
Dopo aver ricevuto il testo del decreto, Korolëv convocò subito una riunione tecnica per il 13 agosto 1964, durante la quale avrebbe discusso sui piani concepiti fino a quel momento e sulle risorse necessarie. L'incontro vide la partecipazione di tutti i principali progettisti, i capi delle amministrazioni centrali dei comitati statali, i presidenti dei consigli economici interessati, i dipendenti del complesso militare-industriale, membri del Comitato centrale, del comando dell'[[Aeronautica Militare Sovietica|Aeronautica Militare]] e delle forze missilistiche, del Ministero della Difesa, i rappresentanti dell'Accademia delle Scienze, i capi dell'[[NII-4]], [[NII-88]] e del campo di addestramento dei cosmonauti.<ref>{{Cita|Čertok|p. 63}}.</ref>
Chruščëv affidò inoltre a Čelomej il programma parallelo LK-1 per l'invio di due cosmonauti in orbita intorno alla Luna.
 
Con le dimissioni di Nikita Chruščëv nell'ottobre 1964, Korolëv cercò di convincere le autorità affinché togliessero a Čelomej il progetto LK-1 e nell'ottobre 1965 il governo giunse ad un compromesso: l'LK-1 fu cancellato, il sorvolo sarebbe avvenuto con una navicella L1 progettata da Korolëv (modificando la Sojuz) e lanciata tramite il vettore [[Proton (lanciatore)|Proton]] di Čelomej mentre l'allunaggio sarebbe avvenuto con il lancio della navicella L3 tramite il razzo N1, riprogettato per poter trasportare un carico di 95 tonnellate.<ref name=":0" /> Il governo confermò il 1967 come data per la missione L1.<ref name=":0" />
Riga 179 ⟶ 183:
Furono presi in considerazione vari progetti per l'atterraggio sulla Luna: diversi lanci e assemblaggio di un veicolo spaziale lunare modulare in [[orbita terrestre bassa]], volo diretto verso la Luna (senza sganciamento in [[orbita selenocentrica]]), e altri. Per un volo "diretto", l'OKB-52 di Čelomej propose di sviluppare il proprio veicolo spaziale LK-700 basandosi sul suo vettore [[UR-700]], ma tale progetto fu rifiutato perché tecnicamente più complesso e più dispendioso. Considerando i maggiori sviluppi e i minori rischi tecnici per l'implementazione nel programma di atterraggio lunare, fu scelto il progetto N1-L3 dell'OKB-1 di Korolëv (lancio singolo dalla Terra e divisione dei moduli spaziali vicino alla Luna) e fu portato alla fase dei lanci e dei voli di prova senza pilota.
 
Con un decreto del 1964 furono nominati i principali progettisti e dipartimenti responsabili non solo del vettore N1, ma anche dell'intero complesso N1-L3:<ref name=":16" />
* OKB-1 (Sergej Korolëv) — il principale ufficio per lo sviluppo del sistema nel suo complesso e dei blocchi G e D, motori per il blocco D, dei moduli orbitali e dei lander lunari;<ref name=":16" />
* OKB-276 ([[Nikolaj Dmitrievič Kuznecov|Nikolaj Kuznecov]]) — sviluppo del blocco motore G;<ref name=":16" />
* OKB-586 ([[Michail Kuz'mič Jangel'|Michail Jangel']]) — sviluppo del blocco razzi e motori E della navicella lunare;<ref name=":16" />
* OKB-2 ([[Aleksej Michajlovič Isaev|Aleksej Isaev]]) — sviluppo del sistema di propulsione (serbatoi, sistemi pneumoidraulici e motori) del blocco I della navicella lunare;<ref name=":16" />
* NII-944 ([[Viktor Ivanovič Kuznecov|Viktor Kuznecov]]) — sviluppo di un sistema di controllo per il complesso lunare;<ref name=":16" />
* NIIAP ([[Nikolaj Alekseevič Piljugin|Nikolaj Piljugin]]) — sviluppo di un sistema di controllo delle manovre per l'atterraggio e nell'orbita;<ref name=":16" />
* NII-885 ([[Michail Sergeevič Rjazanskij|Michail Rjazanskij]]) — sistema di misurazione radio;<ref name=":16" />
* Specmaš ([[Vladimir Pavlovič Barmin|Vladimir Barmin]]) — complesso delle apparecchiature di terra del sistema L3;<ref name=":16" />
* OKB MĖI ([[Aleksej Fëdorovič Bogomolov|Aleksej Bogomolov]]) — sviluppo di un sistema di misurazioni reciproche per i rendezvous dei veicoli spaziali in orbita lunare.<ref name=":16" />
Il progetto N1-L3 riprendeva sostanzialmente il progettoprogramma americano Apollo. Prevedeva anche un singolo lancio in [[orbita terrestre media]], e poi nella traiettoria di volo verso la Luna, un blocco di due moduli spaziali di cui uno avrebbe dovuto rimanere in orbita circumlunare e l'altro avrebbe compiuto l'allunaggio. Inoltre, il [[lander]] doveva decollare dalla Luna e unirsi alla nave orbitale, dopodiché la nave orbitale sarebbe passata a una traiettoria di volo verso la Terra. Anche il layout del sistema in fase di varo era simile a quello americano: la nave lunare era nell'adattatore sotto la nave principale, come il [[Modulo Lunare Apollo]].
 
Secondo il progetto N1-L3, le parti principali del razzo e del sistema spaziale per l'atterraggio sulla Luna erano la sonda orbitale lunare Sojuz 7K-LOK, il lander LK ed il lanciatore N1.<ref>{{Cita web|url=http://kuasar.narod.ru/history/ussr-moon-program/n1-l3.htm|titolo=Советские лунные программы - Н1-Л3 - Высадка на Луну (1964-1970 г.)|sito=Проект Освоения Космоса|lingua=ru|accesso=2020-09-25}}</ref>
Riga 202 ⟶ 206:
Il primo stadio aveva trenta motori, il secondo otto e il terzo quattro. Inizialmente, gli stadi superiori D ed E prevedevano l'utilizzo delle miscele [[cherosene]]-[[ossigeno liquido]] e [[idrazina]]-[[Tetrossido di diazoto|tetrossido di azoto]], rispettivamente, e verso il 1967 venne proposta la miscela [[idrogeno]]-ossigeno.<ref name=":4" />
 
Durante la progettazione delle sue navi modulari - (orbitali e di atterraggio -), gli ingegneri avevano restrizioni molto rigide sulla capacità di carico del vettore. Rispetto all'Apollo, i moduli erano più leggeri e di dimensioni minori mentre la tecnologia era relativamente inferiore. L'equipaggio era composto da due cosmonauti, di cui uno avrebbe messo piede sulla Luna. In ogni viaggio si potevano portare solo pochi chilogrammi di [[suolo lunare]]. Le attrezzature fotografiche e cinematografiche e gli strumenti scientifici erano estremamente modesti. Il veicolo da trasporto lunare non poteva essere consegnato insieme al lander lunare.
 
A causa delle restrizioni sulla capacità di carico, alcune soluzioni tecniche ridussero la probabilità di successo della spedizione. Il cosmonauta doveva andare dal modulo orbitale a quello lunare e tornare indietro attraverso lo spazio aperto, poiché le navi lunari e orbitali erano dotate di una stazione di attracco semplificata priva di un passaggio interno. Il tempo per la selezione del sito d'atterraggio e la manovra manuale era limitato a 15-20 secondi, mentre il lander americano aveva a disposizione 2 minuti. Il modulo di atterraggio lunare aveva un'autonomia molto breve: solo 12-16 ore (contro le 48 di quello americano), il che limitava a uno, massimo due, il numero di tentativi di attracco con il modulo orbitale lunare.