Community manager: differenze tra le versioni

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Il community manager opera su vari fronti e agisce con gli strumenti specifici del web 2.0. A seconda delle differenti strategie di azione e piattaforme sulle quali si trova a dover operare può avere sia permessi di creazione e installazione di forum, siti web o blog, sia necessità di interagire e muoversi in piattaforme gestite da terzi dove i marchi dell'azienda per la quale opera sono oggetto di critiche e valutazioni che il community manager deve monitorare. Nella fattispecie molto importanti sono le interazioni dei social network dove le aziende hanno spesso Fan Pages dedicate e relative community che si muovono all'interno di esse.
Facebook, YouTube, Instagram e altri importanti aggregatori di utenti e contenuti sono utili e fondamentali per un'efficace gestione della comunità virtuale sotto diversi punti di vista.
La gestione dei [[''feedback]]'' e la valutazione dei livelli di ''brand advocacy'' (l'atto spontaneo di un consumatore che raccomanda un brand, legato al concetto di marketing di [[Passaparola (marketing)|passaparola]]) richiedono che il community manager sia in grado di stilare report adeguati e approfonditi in merito alle interazioni che avvengono su siti, blogs, forum e social network. Detrattori e promotori spontanei di un marchio possono determinare in maniera importante il successo o meno di una campagna promozionale effettuate sul web, e in questa area critica il community manager deve saper operare nel migliore dei modi.
 
== Quali competenze ==
Il community manager è una figura nuova che si sta affermando nelle nuove frontiere del marketing. Diventa parte attiva in tutte le campagne di [[Passaparola (marketing)|buzz marketing]] dove il passaparola (''word of mouth'') è ritenuto oramai fondamentale e imprescindibile in una campagna promozionale che si rispetti. Deve quindi essere in grado di comprendere e supportare le esigenze dei partecipanti alla community; creare, incrementare e moderare la comunicazione tra loro; definire le regole di comportamento; introdurre argomenti per stimolare le discussioni; rilanciare, motivare i [[lurker]]s (coloro che leggono, ma non intervengono) e gestire gli iperattivi; dimostrare ottime capacità di [[problem solving]] di fronte ai problemi nuovi e agli imprevisti che possono presentarsi; gestire informazioni, relazioni, conflitti e non per ultimo gli stessi strumenti di interazione.
In questo senso deve possedere delle competenze comunicative, per comprendere appieno i messaggi inviati dai vari utenti, fornendo dei [[''feedback]]'' appropriati e condividere la conoscenza e al tempo stesso favorire i processi di co-costruzione di questa; sensibilità, leadership, curiosità; competenze organizzative che gli permettano di gestire i contenuti, organizzare eventi e analizzare i dati statistici derivanti da sondaggi per valutare l'andamento all'interno del sito; una spiccata predisposizione ai rapporti interpersonali, utile per la gestione della relazione con gli utenti presenti.
Un community manager è a tutti gli effetti il volto e la voce del brand nelle community. È necessario quindi che conosca perfettamente e a fondo le caratteristiche del prodotto e il mondo che ne deriva, oltre che il mondo che ruota internamente ed esternamente all'azienda per la quale opera.
Il community manager si è formato in più campi e le sue competenze devono variare il più possibile. [[Giornalismo]], [[Pubbliche relazioni|PR]], [[comunicazione]], gestione degli strumenti di progettazione del [[web 2.0]]; esperienze avute in qualsiasi ambito permettono a questo profilo professionale una capacità di variare le sue prospettive di giudizio e di azione in maniera elevata.