Circuito di Collemaggio: differenze tra le versioni

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Il circuito di Collemaggio venne sviluppato negli [[anni 1910|anni Dieci]] del [[XX secolo]] sotto l'egida di [[Emilio Pensuti]], amico di [[Gabriele d'Annunzio]] e insegnante di [[Francesco Baracca]].<ref name="Tradizione dei motori aquilani">{{cita web|autore=Enrico Cavalli|url=https://www.ilcapoluogo.it/2017/09/09/la-grande-tradizione-dei-motori-aquilani/|titolo=La grande tradizione dei motori aquilani|data=9 settembre 2017|accesso=6 ottobre 2020}}</ref> Negli anni seguenti, tuttavia, la sezione aquilana del Real Automobil Club d’Italia gli preferì il circuito periferico di [[Preturo]] oppure il più lungo tracciato della [[Coppa Gran Sasso]], nata nel [[1926]] in contrapposizione alla [[Coppa Acerbo]] di [[Pescara]].<ref name="Tradizione dei motori aquilani"/>
 
Collemaggio venne riscoperto poi nel secondo dopoguerra e, grazie all'interessamento del sottosegretario [[Lorenzo Natali]], utilizzato stabilmente a partire dal [[1950]] anche per le gare di [[Formula Junior]].<ref name="Tradizione dei motori aquilani"/> Vi corsero numerosi piloti poi approdati alla [[Formula 1]], quali [[Luigi Musso]], [[Jochen Rindt]], [[Jo Siffert]] e [[Berardo Taraschi]].<ref name="Rievocazione">{{cita news|autore=|url=https://www.ilcapoluogo.it/2017/09/09/la-grande-tradizione-dei-motori-aquilani/|titolo=Auto d’epoca, si è svolta la quinta rievocazione del “Circuito di Collemaggio”|pubblicazione=[[Il Centro]]|data=6 settembre 2015|accesso=6 ottobre 2020}}</ref> La realizzazione del manifesto della corsa, utilizzato, con alcune modifiche, in tutte le edizioni del Gran Premio, fu affidata al pittore romano [[Carlo Ludovico Bompiani]].
 
A partire dalla metà degli [[anni 1960|anni Sessanta]], in seguito ai numerosi incidenti accorsi, i circuiti cittadini vennero aboliti; dal [[2004]], tuttavia, è stato utilizzato saltuariamente per rievocazioni storiche connesse alle celebrazioni della [[Perdonanza Celestiniana]], che si svolge proprio nella [[basilica di Santa Maria di Collemaggio]] in agosto.<ref name="Rievocazione"/>
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Il circuito si snoda all'[[L'Aquila|Aquila]] tra la parte meridionale del [[centro storico dell'Aquila|centro storico]] e la [[basilica di Santa Maria di Collemaggio]], sul colle attiguo a quello della città. La partenza è situata proprio sul sagrato della basilica ed il percorso si sviluppa in senso antiorario per una lunghezza complessiva di {{formatnum:3600}} metri ed un dislivello di oltre 80.<ref name="Collemaggio"/>
 
Dal piazzale di Collemaggio, ad un'altitudine di circa 685 metri [[s.l.m.]], si percorre tutto il viale di Collemaggio costeggiando i [[villa comunale dell'Aquila|giardini della Villa comunale]]; si svolta a sinistra e si percorre in discesa viale Francesco Crispi, attraversando Porta Napoli ed uscendo così dalla città. Si scende rapidamente e si percorre a gran velocità la curva Taraschi, seguita da una piccola variante. Scesi a valle, il circuito ricalca per un breve tratto quello della [[Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese ed Appulo-Sannitico|strada statale 17]]; alla quota di circa 600 metri [[s.l.m.]] si sterza a sinistra alla famosa curva Baccante, dove è ancora posto un ceppo rievocativo del circuito e si percorre in salita via Girolamo da Vicenza che fiancheggia l'[[orto botanico dell'Università dell'Aquila]]. Girando sempre a sinistra alla curva Falli si sale sul Collemaggio e, dopo una variante, si arriva alla basilica che si costeggia lungo la facciata laterale prima di immettersi nel piazzale di partenza.<ref name="Collemaggio"/>
 
== Albo d'oro ==