Storia del caffè: differenze tra le versioni

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Il primo accordo internazionale venne firmato nel 1962, due anni dopo l'indipendenza della Costa d'Avorio; rimase in vigore per un periodo di 5 anni. Diversi altri accordi seguirono nel 1968, nel 1976, nel 1983, nel 1994 e nel 2001 con l'intenzione di contingentare le quote d'esportazione, col prezzo riveduto annualmente e variabile per ogni tipo di caffè oltre ad un fondo di diversificazione a cui l'accordo affidò il delicato compito del finanziamento per la riconversione delle colture in caso di sovrapproduzione molto elevata.
 
L'accordo risultò essere il risultato di un consenso tra gli attori coinvolti nella produzione, nell'esportazione e nella [[lavorazione del caffè]]; poterono così essere riforniti i consumatori di sufficienti e regolari approvigionamentiapprovvigionamenti e i produttori avere un profitto ragionevole<ref name="regu" />. Il trattato riuscì ad ottenere dei buoni risultati in larga parte grazie al Brasile il quale adottò politiche di stoccaggio e ad un tacito consenso realizzatosi con i paesi importatori e consumatori<ref name="pouch" />.
[[File:International coffee organisation.svg|thumb|center|upright=3.2|Membri dell'[[International Coffee Organization]] istituito a Londra nel 1963; in verde gli esportatori, in marrone scuro gli importatori.]]
[[File:LocationRwanda-Urundi.PNG|thumb|Il vecchio territorio coloniale belga di Ruanda-Urundi.]]