Pierre Bullet: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Fu probabilmente discepolo di [[François Blondel]], con cui collaborò. Iniziò la sua carriera dando alcuni disegni per la [[Porta di Saint Denis|porta di Saint Denis]] ([[1671]]).<ref name="le muse">{{cita libro | capitolo=Bullet, Pierre | titolo=le muse | editore=De Agostini | città=Novara | anno=1964 | volume=II |p=483}}</ref>
Costruì la [[porte Saint-Martin (porta)|porte Saint-Martin]] (1674), nell'ambito dei lavori di rinnovamento urbanistici allora in atto a Parigi e la [[chiesa di San Tommaso d'Aquino (Parigi)|chiesa di San Tommaso d'Aquino]]; fu architetto della città di [[Parigi]].
Tra il [[1680]] e il [[1690]] realizzò numerosi hôtels particuliers, mentre agli inizi del [[XVIII secolo]] costruì le originali residenze del finanziere Crosat e del nipote di quest'ultimo, situate in due angoli della [[Place Vendôme]].<ref name="le muse" />
Tra le altre opere si può menzionare il noviziato dei [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]], sempre a Parigi.<ref name="le muse" />
Nominato accademico nel [[1685]], Bullet, che rappresenta la fase architettonica di transizione del [[Classicismo (arte)|classicismo]] francese seicentesco al più accentuato decorativismo del XVIII secolo, scrisse nel [[1691]] il trattato ''L'architecture pratique''.<ref name="le muse" />
== Opere ==
* {{Cita libro|editore=Antoine Chrestien (veuve), Charles Guillery, André Pralard|lingua=fr|cognome=Bullet|nome=Pierre|titolo=Traité de l'usage du pantometre|città=A Paris|accesso=5 giugno 2015|data=1675|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=67493&search_terms=DTL4|urlmorto=sì}}
== Note ==
<references />
== Altri progetti ==
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