Expedition 63: differenze tra le versioni

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|LaunchDate = 17 aprile 2020
|LaunchSite =
|LaunchVehicle = [[Sojuz MS-16]]<br>[[SpaceX Demo 2]]<br>[[Sojuz MS-17]]
|StationVisitLength =
|StationEVALength = 23 ore 37 minuti
|LandingDate = 21 ottobre 2020 (pianificato)
|LandingVehicle =
|Duration = 188 giorni
|Orbits =
|Distance =
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}}
 
'''Expedition 63''' è la 63ª e attuale missione di lunga durata verso la [[Stazione Spaziale Internazionale]], incominciata il 17 aprile 2020 con lo sgancio della [[Sojuz MS-15]]. È composta dai tre membri della [[Sojuz MS-16]] e, per un breve periodo di tempo, dall'equipaggio del veicolo commerciale americano [[SpaceX Demo 2]], il cuiprimo lancioequipaggio èad essere lanciato dal suolo americano dal pensionamento dello [[Programma Space Shuttle|Space Shuttle]] avvenuto ilnel 302011. maggioDurante 2020,i dopo188 esseregiorni statodi rimandatomissione l'equipaggio asi causaoccupò delle condizioniattività meteorologichedi avverse<ref>{{Citaaggancio o sgancio web|url=https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2020/05/27/e-il-giorno-di-crew-dragon-lancio-storico-_7dc90760-e10d-4687-9c91-10a31cdaf389.html sei veicoli cargo, della prosecuzione della attività scientifica, della manutenzione interna e [[Attività extraveicolari della Stazione Spaziale Internazionale|titolo=Rinviatoesterna]] ildella lancioISS, di Crewalcune Dragonsituazioni perd'emergenza maltempoe -dell'arrivo Scienzadi &due Tecnica|sito=ANSAequipaggi.it|data= L'Expedition 63 si concluderà il 21 ottobre 2020 con lo sgancio della Sojuz MS-05-27|lingua=it|accesso=2020-05-28}}</ref>16.
 
==Equipaggio==
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L'equipaggio dell'Expedition 63 fino a febbraio 2020 era composto dai cosmonauti russi [[Nikolaj Vladimirovič Tichonov|Tichonov]], [[Andrej Babkin|Babkin]] e dall'astronauta americano [[Christopher Cassidy|Cassidy]] ma a causa dell'infortunio di Tichonov, entrambi i cosmonauti sono stati sostituiti con [[Anatolij Ivanišin|Ivanišin]] e [[Ivan Vagner|Vagner]].<ref>{{cita web|url=https://spaceflightnow.com/2020/02/19/russian-space-agency-replaces-cosmonauts-on-next-space-station-crew/|titolo=Russian space agency replaces cosmonauts on next space station crew|data=19 febbraio 2020|autore=Stephen Clark|editore=SpaceflightNow|lingua=en}}</ref> Questi ultimi insieme a Cassidy sono partiti a bordo della [[Sojuz MS-16]] il 9 aprile 2020 per prendere parte all'Expedition 63.<ref>{{cita web|url=https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/04/09/new-crew-reaches-orbit-heads-toward-station/|titolo=New Crew Reaches Orbit, Heads Toward Station|data=9 aprile 2020|autore=Mark Garcia|editore=NASA|lingua=en}}</ref> Il 31 maggio 2020 si unirono a loro i due membri della missione di collaudo [[SpaceX Demo 2]], [[Douglas Hurley|Hurley]] e [[Robert Behnken|Behnken]], che rimasero sulla ISS per due mesi.<ref>{{cita web|url=https://www.nasa.gov/specials/dm2/|titolo=NASA, SpaceX to Launch First Astronauts to Space Station from U.S. Since 2011|editore=NASA|lingua=en}}</ref> A causa dei possibili ritardi al [[Commercial Crew Development|programma commerciale americano]], Cassidy avrebbe potuto essere l'unico astronauta dell'[[Segmento orbitale americano|USOS]] presente a bordo per un lungo periodo; per poter svolgere al meglio e in sicurezza le attività più rischiose, Ivanišin e Vagner vennero sottoposti durante i due anni di preparazione al volo rispettivamente all'addestramento all'[[attività extraveicolare]] (EVA) con la tuta spaziale [[Extravehicular Mobility Unit|EMU]] e come operatore robotico del [[Mobile Servicing System|Canadarm2]], sia per l'attracco dei veicoli cargo americani sia per assistenza durante le EVA. L'equipaggio della prima missione operativa degli equipaggi commerciali NASA, [[USCV-1]], composta da [[Michael Hopkins (astronauta)|Hopkins]], [[Victor Glover|Glover]], [[Soichi Noguchi|Noguchi]] e [[Shannon Walker|Walker]], sarebbe dovuta partire a fine settembre 2020 ma venne rimandata a fine ottobre, durante l'[[Expedition 64]].<ref>{{cita web|url=https://spaceflightnow.com/2020/08/14/nasa-sets-oct-23-as-target-launch-date-for-first-operational-crew-dragon-mission/|titolo=NASA sets Oct. 23 as target launch date for first operational Crew Dragon mission|autore=Stephen Clark|editore=SpaceFlightNow|data=14 agosto 2020|accesso=15 agosto 2020|lingua=en}}</ref> L'equipaggio della navicella [[Sojuz MS-17]], composto dai cosmonauti russi [[Sergej Nikolaevič Ryžikov|Ryžikov]] e [[Sergej Kud'-Sverčkov|Kud'-Sverčkov]], e dall'astronauta statunitense [[Kathleen Rubins|Rubins]] raggiungeràraggiunse la ISS pochi giorni prima della conclusione dell'Expedition 63, per sostituire l'equipaggio della Sojuz MS-16, pur non facendo parte ufficialmente dell'equipaggio dell'Expedition 63.
 
==Eventi missione ==
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=== EVA 1 (USOS 65) ===
Il 26 giugno gli astronauti NASA Cassidy (EV1, camera #18) e Behnken (EV2, #20), entrambi alla settima [[attività extraveicolare]] (EVA), svolsero la prima di una serie di EVA il cui scopo era quello di sostituire le batterie vecchie [[Batteria al nichel idrogeno|Ni-H<sub>2</sub>]] con le batterie [[Accumulatore agli ioni di litio|Li-Ion]] di uno dei due canali di alimentazione del [[Integrated Truss Structure|Segmento S6]]; l'aggiornamento del sistema elettrico della ISS iniziò nel gennaio 2017. Le batterie sono indispensabili per accumulare energia elettrica ricevuta dai pannelli solari durante il periodo dell'orbita irradiato dal sole e utilizzarla durante il periodo notturno, per far funzionare i sistemi vitali, le attrezzature di bordo e i carichi utili. Nonostante gli astronauti dovessero rimuovere solo tre batterie Ni-H<sub>2</sub>, installare due batterie Li-Ion e una piastra-adattatore, la grande esperienza dei due permise di svolgere alcune attività aggiuntive programmate per l'attività extraveicolare del 1º luglio. Tra queste attività ci sono la rimozione di ulteriori due batterie Li-Ion e l'installazione di un'altra piastra-adattatore. IV: [[Douglas Hurley]] e [[Ivan Vagner]]; Responsabile robotico: Douglas Hurley; IV Ground: [[Jasmin Moghbeli]].<ref>{{cita web|url=https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/06/26/cassidy-and-behnken-conclude-spacewalk-to-replace-batteries/|titolo=Cassidy and Behnken Conclude Spacewalk to Replace Batteries|autore=Norah Moran|editore=NASA|sito=blogs.nasa.gov/spacestation/|data=26 giugno 2020|accesso=5 luglio 2020|lingua=en}}</ref>
[[File:ISS -63 Behnken withChris pistolCassidy gripconducts toolspacewalk.jpg|thumb|BehnkenCassidy durante un'[[attività extraveicolare]] (EVA)]]
=== EVA 2 (USOS 66) ===
Cassidy (EV1, camera #18) e Behnken (EV2, #20) svolsero la seconda EVA della Expedition 63 il 1º luglio durante la quale terminarono il lavoro iniziato nell'EVA precedente, rimuovendo una batteria Ni-H<sub>2</sub> e installando una batteria Li-Ion e una piastra-adattatore. In totale durante le prime due EVA vennero rimosse sei batterie Ni-H<sub>2</sub>, installate tre batterie Li-Ion e due piastre-adattatore. Inoltre allentarono dei bulloni di altre batterie Ni-H<sub>2</sub> che verranno sostituite nelle prossime EVA programmate per fine luglio, sempre svolte da Cassidy e Benhken, e installarono dei cavi [[ethernet]] in preparazione dell'installazione di un nuovo sistema di comunicazione wireless dotato di una telecamera HD migliorata per aumentare la copertura delle riprese live dei caschi per le future attività extraveicolari. IV: [[Douglas Hurley]] e [[Ivan Vagner]]; Responsabile robotico: Douglas Hurley; IV Ground: [[Jasmin Moghbeli]].
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=== Sgancio e ammaraggio di SpaceX Demo-2 ===
Il 1º agosto 2020, dopo aver trascorso poco più di due mesi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, gli astronauti Douglas Hurley e Bob Behnken con il veicolo spaziale Endeavour si sganciarono dalla ISS. L'accensione di deorbit avvenne 18 ore e mezza dallo sgancio con la ISS; ciò permise alla navicella di rallentare abbastanza da entrare in atmosfera. La discesa durò circa 45 minuti, durante i quali la temperatura esterna del veicolo raggiunse i 1900 °C e l'equipaggio venne sottoposto a 4G. I quattro paracadute principali vennero aperti a un'altitudine di 1 chilometri e 800 metri, per portare la velocità della navicella da 191 km/h a 24 km/h circa poco prima dell'ammaraggio. Questo avvenne alle 18:48 UTC nel Golfo del Messico. A seguito dell'ammaraggio la navicella venne recuperata dall'imbarcazione di SpaceX GO Navigator che la issò a bordo e solo in seguito l'equipaggio venne fatto uscire dalla navicella.<ref>{{cita web|url=https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/08/02/splashdown-of-two-astronauts-aboard-the-space-crew-dragon/|titolo=Splashdown of Two Astronauts Aboard the Space Crew Dragon|editore=NASA|autore=Mark Garcia|sito=blogs.nasa.gov/spacestation/|data=2 agosto 2020|accesso=21 agosto 2020|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://spaceflightnow.com/2020/08/02/astronauts-back-on-earth-after-near-flawless-dragon-test-flight/|titolo=Relive the final descent of SpaceX’sSpaceX's Crew Dragon spacecraft|autore=Stephen Clark|editore=SpaceflightNow|data=2 agosto 2020|accesso=21 agosto 2020|lingua=en}}</ref>
 
=== Sgancio dell'HTV-9 ===
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=== Perdita d'aria ===
[[File:Chris Cassidy works with a ultrasonic leak detector on ISS.jpg|thumb|250px|Cassidy controlla le finestre del modulo giapponese Kibo alla fine di settembre.]]
La Stazione Spaziale Internazionale perde continuamente aria nel vuoto dello spazio, ciò è dovuto alla presenza di finestre, valvole e altre aperture non totalmente ermetiche. A settembre 2019 venne rilevata una perdita d'aria piccola ma costante all'interno della ISS, esuperiore lalla perdita rilevata abitualmente. L'intensa attività di arrivo e partenza dei veicoli e, le [[attività extraveicolare|attività extraveicolari]] resedegli piùultimi difficileanni e la comprensionecontinua dellaintegrazione naturadell'aria dellaa perdita.bordo Arese settembrepiù 2019 venne rilevata perdifficile la primacomprensione voltadella una perdita d'aria piccola ma costante all'internonatura della ISSperdita. Il 20 agosto 2020 questa perdita d'aria aumentò, passando da una perdita di 270g a 540g al giorno, rendendo probabile la presenza di un foro nello scafo della Stazione Spaziale Internazionale. Vista la presenza di soli tre membri dell'equipaggio le Agenzie spaziali decisero di isolare l'equipaggio nel [[Segmento orbitale russo|Segmento russo]], avendo ipotizzato che l'ubicazione del foro fosse nel [[Segmento orbitale americano|Segmento statunitense]] (USOS).<ref name="leak" /> Il giorno successivo l'equipaggio chiuse tutti i portelloni interni dell'USOS così da permettere ai [[Centro di controllo missione Christopher C. Kraft Jr.|controllori a terra]] di stabilire l'esatto modulo in cui era situata la perdita, misurando la pressione modulo per modulo per un periodo di due giorni. Questa non è la tipica procedura usata per individuare le perdite; nell'agosto 2018 ([[Expedition 56]]) venne rilevata un'altra perdita e per individuarla l'equipaggio chiuse uno per volta tutti i moduli, controllò la pressione e trovò la perdita nel modulo orbitale della [[Sojuz MS-09]]. Nel 2020 invece decisero di sigillare l'USOS e di far abitare i tre membri dell'equipaggio per tre giorni esclusivamente nei moduli russi [[Zvezda (ISS)|Zvezda]], [[Poisk]] e nei veicoli [[Sojuz MS-16]] e Progress MS-14 del Segmento russo.<ref>{{cita web|url=https://vk.com/wall-193482660_3655|titolo=Изоляция в квадрате.|autore=Ivan Vagner|data=22 agosto 2020|accesso=25 agosto 2020|lingua=ru}}</ref><ref name="leak">{{cita web|url=https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/08/20/crew-spending-weekend-in-stations-russian-segment/|titolo=Crew Spending Weekend in Station's Russian Segment|editore=NASA|autore=Mark Garcia|sito=blogs.nasa.gov/spacestation/|data=20 agosto 2020|accesso=21 agosto 2020|lingua=en}}</ref>
Comunque alla conclusione dei due giorni i Centri di controllo concordarono il prolungamento dell'isolamento di un giorno per dare più tempo ai [[Controllore di volo|controllori]] di individuare la perdita. Il 26 agosto l'equipaggio potè riaprire i portelloni e tornare alle attività normali, non essendo comunque il foro abbastanza grande da mettere a rischio la vita dei membri dell'equipaggio.<ref>{{cita web|url=https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/08/24/crew-spending-another-day-in-russian-segment/|titolo=Crew Spending Another Day in Russian Segment|editore=NASA|autore=Mark Garcia|sito=blogs.nasa.gov/spacestation/|data=24 agosto 2020|accesso=25 agosto 2020|lingua=en}}</ref> Dopo aver analizzato per un mese le letture di pressione dei vari moduli del Segmento americano, i controllori NASA non riuscirono a trovare nessun indizio che indicasse la presenta di una perdita nel segmento USOS. Inoltre, la perdita in quel mese era triplicata, arrivando a 1,4 kg di aria persa al giorno. Il 23 e 24 settembre Cassidy e Ivanišin usarono un rilevatore di perdite ad ultrasuoni vicino ai sigilli delle finestre di tutta la Stazione Spaziale Internazionale sperando di individuare la perdita, senza però ottenere i risultati voluti.<ref>{{Cita tweet |utente=@Astro_SEAL |numero=1309254645420716033 |titolo=Both Moscow and Houston Mission Control Centers have been tracking a tiny air leak for several months. A few weeks ago our crew isolated in the Russian segment of @Space_Station and closed as many hatches as possible in order to identify the ___location of the leak. |lingua=en |data=24 settembre 2020}}</ref> I Centri di controllo missione a quel punto concordarono un altro periodo di isolamento nel Segmento russo nel fine settimana tra il 25 e il 27 settembre, pur continuando a controllare la pressione nei moduli in cui alloggiavano ([[Zarja]], Zvezda, Poisk, Sojuz MS-16 e Progress-14).<ref>{{Cita web|url=http://en.roscosmos.ru/21682/|titolo=ISS crew to isolate in the Russian segment of the station for the weekend to search for air leak|editore=Roscosmos|data=24 settembre 2020|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://ria.ru/20200928/utechka-1577860313.html|titolo=Утечка воздуха на МКС ускорилась в пять раз|data=28 settembre 2020|accesso=21 ottobre 2020|editore=Ria Novosti|lingua=ru}}</ref>
[[File:Zvezda_Diagram.jpg|thumb|280px|left|Il modulos Zvezda. Da sinistra in alto: il compartimento di trasferimento (zona circolare), il compartimento di lavoro e il compartimento intermedio (una parte della zona di colore marrone).]]
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=== Lancio e attracco della Cygnus NG-14 ===
Il 3 ottobre venne lanciato il veicolo spaziale di rifornimento [[Cygnus NG-14]] "''SS Kalpana Chawla''" dal [[Mid-Atlantic Regional Spaceport]].<ref>{{cita web|url=https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/10/03/new-space-toilet-advanced-science-shipped-for-monday-arrival/|titolo=New Space Toilet, Advanced Science Shipped for Monday Arrival|editore=NASA|autore=Mark Garcia|sito=blogs.nasa.gov/spacestation/|data=3 ottobre 2020|accesso=11 ottobre 2020|lingua=en}}</ref> La navicella venne soprannominata così in onore all'astronauta NASA [[Kalpana Chawla]] deceduta insieme all'equipaggio della missione [[Space Shuttle|Shuttle]] [[STS-107]] nel [[Disastro dello Space Shuttle Columbia|febbraio 2003]] durante il rientro sulla Terra. Dopo due giorni di viaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale, la Cygnus venne catturata dagli astronauti Cassidy e Vagner con il braccio robotico e agganciata al modulo [[Unity (modulo)|Unity]] due ore e mezza dopo.<ref name="NG-14">{{cita web|url=https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/10/05/cygnus-resupply-ship-attached-to-station-unity-module/|titolo=Cygnus Resupply Ship Attached to Station Unity Module|editore=NASA|autore=Norah Moran|sito=blogs.nasa.gov/spacestation/|data=5 ottobre 2020|accesso=11 ottobre 2020|lingua=en}}</ref> Nel carico di Cygnus, oltre alle provviste per l'equipaggio, erano presenti anche un nuovo tipo di toilette (UWMS) che verrà usata in futuro nel veicolo spaziale [[Orion (veicolo spaziale)|Orion]] per le missioni oltre l’orbital'orbita terrestre<ref>{{cita web|url=https://www.theverge.com/2020/10/1/21495881/nasa-microgravity-toilet-universal-waste-management-system-iss|titolo=NASA is about to launch an upgraded microgravity toilet to the International Space Station|autore=Loren Grush|editore=The Verge|data=1º ottobre 2020|accesso=11 ottobre 2020|lingua=en}}</ref> e degli esperimenti, di questi i più importanti sono Ammonia Electrooxidation, Plant Habitat-02 e Onco-Selectors.<ref>{{cita web|url=https://www.nasa.gov/mission_pages/station/research/news/ng14-research-highlights|titolo=Cygnus Carries Toilet, Cancer Research, VR Camera to Space Station on 14th Mission|data=22 settembre 2020|editore=NASA|lingua=en}}</ref> La navicella rimarrà agganciata alla Stazione Spaziale Internazionale fino a metà dicembre 2020.
[[File:Expedition 64 crew greeting.jpg|thumb|250px|Gli equipaggi della [[Sojuz MS-16]] e della [[Sojuz MS-17]] poco dopo l'arrivo di questi ultimi sulla ISS.]]
=== Lancio e attracco della Sojuz MS-16 ===
Avvicinando alla conclusione dell'Expedition 63, l'equipaggio della [[Sojuz MS-17]] ([[Sergej Nikolaevič Ryžikov|Sergej Ryžikov]], [[Sergej Kud'-Sverčkov|Sergej Kud'-Sverčkov]] e [[Kathleen Rubins]]) venne lanciato dal [[Cosmodromo di Bajkonur]] il 14 ottobre 2020 per sostituire i tre membri della [[Sojuz MS-16]]. Il veicolo spaziale attraccò al modulo russo [[Rassvet]] della Stazione Spaziale Internazionale appena tre ore e tre minuti dopo il lancio; fu la prima volta che un veicolo spaziale con equipaggio raggiungeva la ISS in meno di 6 ore, all'epoca il tempo medio era di circa sei ore.<ref>{{cita web|url=https://www.roscosmos.ru/29405/|titolo=Экипаж «Союза МС-17» на борту МКС|data=14 ottobre 2020|editore=Roscosmos|lingua=ru}}</ref><ref>{{cita web|url=https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/10/14/expedition-64-crew-docks-to-station-to-begin-six-month-mission/|titolo=Expedition 64 Crew Docks to Station to Begin Six-Month Mission|editore=NASA|autore=Mark Garcia|data=14 ottobre 2020|lingua=en}}</ref>
I due equipaggi conviveranno sull'avamposto orbitale per una settimana, trascorsa la quale l'equipaggio della Sojuz MS-16 farà ritorno sulla Terra.<ref name="cambiocomando">{{cita web|url=https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/10/20/veteran-space-residents-swap-command-today/|titolo=Veteran Space Residents Swap Command Today|editore=NASA|autore=Mark Garcia|data=20 ottobre 2020|lingua=en}}</ref>