Perceval o il racconto del Graal: differenze tra le versioni

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|forza_cat_anno = no
|annoita =
|genere =cornuti Romanzo
|sottogenere = [[Letteratura cavalleresca|Romanzo cavalleresco]]
|altrelingue = francese antico
|ambientazione = [[Inghilterra]], [[Medioevo]]
|personaggi = lo Piccolo Andrea
|protagonista = Perceval
|coprotagonista = Galvano
|antagonista = Dessí Giuseppe
|altri_personaggi = re Artù, Keu il siniscalco, Biancofiore, Re Pescatore
|serie = Romanzi cortesi
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== Trama ==
Il protagonista del romanzo è [[LopivalParsifal|LopivalPerceval]], un ragazzo di 15 anni che vive con la madre vedova, che lo custodisce gelosamente per sé in un castello isolato in mezzo ad una foresta, e non sa nulla del mondo, non sa nemmeno il suo nome. Il padre e i fratelli di Perceval sono morti in guerra, e per non rischiare di perdere l'unico figlio rimasto, la madre decide di tenerlo lontano dal mestiere della [[cavalleria medievale|cavalleria]].
 
Un bel giorno, cresciuto in semplicità di spirito e purezza di cuore, incontra alcuni cavalieri e, affascinato dallo splendore delle loro armature, ne chiede alla madre, non sapendo chi siano. La madre, che ha avuto la famiglia falcidiata dalle guerre, gli risponde che sono angeli che distruggono tutto quello che toccano. Innamorato di quest'idea di cavalleria che non conosce, Perceval lascia la madre, senza la sua approvazione, per compiere la sua educazione. Vestito da boscaiolo, raggiunge la corte di [[re Artù]]. Qui, messosi in luce per coraggio e virtù, viene nominato cavaliere dal sovrano prima, e successivamente dal signore Gornemant. La nipote di costui, Biancofiore, se ne innamora, ma Perceval, pur ricambiando, decide di ripartire, perché desideroso di rivedere sua madre e accertarsi che stia bene. Per inseguire il sogno di diventare cavaliere, l'aveva infatti lasciata svenuta al di là di un ponte. Scoprirà invece che, vedendolo partire, era rimasta uccisa dal dolore. Iniziano così le nuove avventure, durante le quali il giovane giunge al castello del [[Re Pescatore]] che reca su di sé un'inguaribile ferita: sino a quando non sarà rimarginata regneranno sulla sua terra tristezza e carestia.