Cerrè Marabino: differenze tra le versioni

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'''Cerrè Marabino''' è una frazione del comune di [[Toano]] in [[provincia di Reggio Emilia]]. I suoi abitanti sono chiamati "cereliani".
 
Il paese è collocato tra i 600 e i 750 metri s.l.m ed è situato su di un crinale delimitato a nord-est dal fiume [[Secchia]] e a sud-ovest dal fiume [[Secchiello (torrente)|Secchiello]]. Fanno parte del paese di Cerrè e della parrocchia le borgate di Casa Alberi, Roncaciso, Vignola, Armignone.
 
==Storia==
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Le truppe capitoline tagliarono castagneti interi e vigneti, deportarono in esilio nel Sannio e sull'Irpinia un buon gruppo di abitanti come attesta lo storico dell'epoca [[Tito Livio]], ricordando la strage della legione con il Console avvenuta nei pressi dell'attuale Monte San Vitale (altura ad est dal Castello di Carpineti) detto a quei tempi Verabolo, fortilizio Ligure assieme a Bismantova e al Verabolino (Cerrè Marabino).
 
La popolazione lungo il ''Gabelus'' (così chiamavano il fiume [[Secchia]] i romani) fu latinizzata sotto l'impero, e lo confermano due piccole necropoli scoperte di recente: una nei pressi di Riva di Cavola, e l'altra nei pressi di Fora, dove il [[Secchiello (torrente)|Secchiello]] confluisce nel Secchia.
 
Dopo l'avvento romano e le invasioni barbariche, ci fu un periodo di dominio bizantino che furono padroni della vallata, nel periodo dell'imperatore [[Leone III Isaurico|Leone l'Isaurico]], quando furono cacciati dalla popolazione locale oppressa dal fiscalismo e dall'iconoclastia; fu così che il territorio si assoggettò ai [[Longobardi]] nell'[[VIII secolo]].