Addio zio Tom: differenze tra le versioni
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A differenza della costruzione documentaristica sull'attualità presente in ''[[Africa addio]]'', Jacopetti e Prosperi rivelano subito che lo spettatore si trova davanti a una rappresentazione di ''fiction'': ''Addio zio Tom'' è un "documentario nella Storia", che si addentra nell'[[Stati Uniti d'America|America]] [[schiavismo|schiavista]] dell'[[XIX secolo|800]], fotografata dai due autori in soggettiva, intervistatori moderni e dotati di elicottero, proiettati nel passato e alle prese con personaggi bizzarri e spiazzanti, tutti coinvolti nel traffico di uomini e donne africane.
La storia della schiavitù negli Stati Uniti: l'arrivo sui galeoni, le misure sanitarie d'accoglienza, la vendita, l'utilizzo per i lavori più pesanti, la riduzione a oggetti di passatempo sessuale nelle case private e nei bordelli, l'appoggio delle gerarchie cattoliche allo schiavismo, le battute di caccia per uccidere i fuggiaschi, l'impiego come stalloni e fattrici per creare altri schiavi.
Ricostruzione storica sotto forma di inchiesta giornalistica, con grandi mezzi produttivi, una moltitudine di comparse haitiane (offerte dal dittatore Doc Chevalier) e altrettanta crudezza realistica, utile per far capire allo spettatore l'orrore che ha davvero subìto il popolo africano. Alle immagini di ricostruzione storica si alternano immagini che rappresentano l'attualità (inizi degli anni settanta) dell'America e del popolo afroamericano. ==Produzione==
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