Fra Diavolo: differenze tra le versioni

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=== Da colonnello a ricercato numero uno (1806) ===
Nel [[1806]] Napoleone riportò una vittoria decisiva sulla [[Quarta coalizione]]<ref>La [[Terza coalizione]] ([[1805]]) non ebbe un influsso sulle vicende del Regno di Napoli.</ref>. Una delle sue prime decisioni fu quella di dichiarare guerra al Regno di Napoli. Il Consiglio di guerra di Ferdinando IV decise di richiamare all'azione i capimassa. Il colonnello Pezza si volse subito all'azione: lasciò Napoli e tornò nelle province a reclutare uomini abili alle armi tra la popolazione. Ma, ma mentre si preparava alla guerra, gli giunse la notizia che il re aveva abbandonato Napoli per riparare, come fatto nel 1799, a Palermo. Pochi giorni dopo ricevette un'ordinanza con la quale veniva ordinato ai comandanti militari di non aggredire l'armata napoleonica. «In conseguenza, S. M. comanda che il colonnello Pezza (Fra Diavolo) e gli altri incaricati di battaglioni volanti non facciano alcun movimento, né resistenza contro la detta armata». [[Giuseppe Bonaparte]] fu incoronato re di Napoli per volere di Napoleone stesso.
 
Fra Diavolo fu uno dei due soli comandanti militari che disobbedirono all'ordine: il secondo fu il generale principe [[Luigi d'Assia-Philippsthal]], comandante della fortezza di Gaeta. Fra Diavolo, che aveva sempre desiderato che la fortezza fosse la base delle sue operazioni, vi si recò senza indugio. Pochi giorni dopo, i francesi giunsero davanti alla fortezza e la cinsero d'assedio. Tentato con denaro dai francesi, rifiutò di tradire il suo re. Nelle settimane seguenti, Fra Diavolo si lanciò in spericolate operazioni di disturbo delle postazioni francesi. Poi li sfidò in campo aperto con pochi uomini. Rischiò di essere preso, insieme al fratello Nicola, a [[Sant'Oliva]], ma riuscì a riparare fortunosamente a [[Maranola]], poi a [[Scauri]] s'imbarcò per Gaeta.