Vecchi Welfen: differenze tra le versioni

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Secondo una tradizione di famiglia, l'ascendenza dei Welfen può essere fatta risalire al principe degli [[Sciri]] [[Edicone]] († 469), un confidente del re [[Attila]], e al figlio [[Odoacre]], re d'Italia dal 476. Tuttavia, uno dei primi antenati potrebbe essere stato il nobile franco [[Ruthard]] († prima del 790), conte nell'[[Argengau]] e amministratore del re carolingio [[Pipino il Breve]] in [[Alemannia|Alamannia]].
 
L'origine del nome ''Welf'' (anche [[Guelfi e ghibellini|Guelfo]] in italiano) non è stato definitivamente stabilito. Una leggenda tardo medievale, documentata per la prima volta nel 1475, si riferiva a un (non storico) duca Balthazar di Svevia, il cui matrimonio era non aveva generato figli; questo scelse come suo erede e successore Bundus, il figlio neonato di uno dei suoi cacciatori. Quando Bundus divenne maggiorenne e fu fidanzato con una duchessa di [[Ducato di Gheldria|Gheldria]], sua madre lo informò segretamente delle circostanze della sua nascita. Il giovane scioccato rinunciò sia alla mano della duchessa che al dominio sulla Svevia. Ritiratosi, trascorse il resto della sua vita nel monastero di [[Abbazia di Weingarten|monastero di Altdorf]]. Solo sul letto di morte rivelò la verità sulla sua discendenza e divenne noto da allora come ''herzog Wolf'' (duca Wolf). Un'altra versione popolare si riferisce agli undici (elfi), figli del conte Isenbart di Altdorf, la cui madre voleva che fossero annegati; anni dopo si trovarono di fronte alcuni di questi che erano sfuggiti alla morte.
 
== Ramo borgognone ==