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=== Il richiamo all'Espressionismo e al realismo poetico francese ===
Il noir si presenta fin dalla sua nascita come un genere molto originale. All’epoca dominavano i western, i musical, mentre questo, anche intorno agli anni 60, ricorderà gli anni del bianco e nero, come spiegato da McDonnel e Mayer<ref name=MMcDEncyclopediaNoir>Geoff Mayer, Brian McDonnell, ''Encyclopedia of Film Noir'', Greenwood, 2007</ref>. In particolare prendeva molto dall’espressionismo e dal realismo poetico francese. Foster Hirsch, in ''The Dark Side of the Screen'', scrive: ‘nel film Noir, l'espressionismo era uno stile angolare, allucinatorio, violentemente emotivo, che cercava immagini di caos e disperazione, e che sembrava celebrare lo stile dell'artista instabile’<ref name=HirshDarkSideScreen>Foster Hirsh, The Dark Side of the Screen, Da Capo Press, 2008</ref>. L’espressionismo prevedeva tecniche associate al film noir come ‘una fotocamera particolarmente mobile, spesso utilizzata per trasmettere un'aria di soggettività; una pletora di colpi stranamente angolati; enfasi sull'illuminazione chiaroscurale con spigoli di luce; e un uso atmosferico di labirinti oscuri, fari dei veicoli e una patina di nebbia o foschia’<ref name=MMcDEncyclopediaNoir></ref>. Come indicano Mayer e McDonnel possiamo notarlo nelle inquadrature che mettevano in scena il pessimismo che circondano i personaggi: il loro narcisismo, duplicità, senso di intrappolamento<ref name=MMcDEncyclopediaNoir></ref>. Anche il montaggio, spesso non lineare, è un elemento molto usato per raggiungere questi significati nei film noir, come sottolineano Stewart e Biesen in ''Psychology in American Film Noir and Hitchcock's Gothic Thrillers''<ref
Sono tutti elementi fondamentali, che diventano parte integrante della narrazione e non solo un ornamento. Alcuni studiosi comunque criticano semplicistiche parentele tra noir e espressionismo.
=== Il legame con la Hollywood dell'epoca ===
C’è evidente contrasto tra il noir e la tradizione domestica di Hollywood dell’epoca: questa per esempio predilige un mix equilibrato di illuminazione e un focus superficiale, contro l’illuminazione sbilanciata con focus profondo del noir<ref name=MMcDEncyclopediaNoir></ref>. La visione pessimistica e la stilizzazione espressionista noir costituivano una notevole divergenza dal tradizionale ottimismo e dall’abbondanza di Hollywood come nota Grant in ''The Case of Film Noir'' [13]. Ma come osservano Mayer e McDonnel si possono trovare anche delle influenze. Sicuramente una certa continuità di stile visivo con l’horror degli anni '30 ed aspetti dello stile house. Inoltre godevano di grande stima nell ambiente opere hollywodiane come ''[[Quarto potere]]'', una “‘sorta di "libro di testo’ creativo per molti registi e direttori della fotografia grazie al suo uso innovativo di angoli insoliti, inquadrature idiosincratiche, illuminazione ad alto contrasto, brillante messa in scena, movimento della telecamera elaborato, durata prolungata delle riprese, effetti ottici ingegnosi e montaggio associativo”<ref
==Note==
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