Anticomunismo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →Collegamenti esterni: - stito no autorevole |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 54:
{{P|se le rivolte sono antisovietiche non è questa al voce in cui devono stare |argomento|febbraio 2007|[[Utente:Francomemoria|Francomemoria]]|sezione===Rivolte anticomuniste e antisovietiche==
Secondo gli anticomunisti i regimi comunisti, che ritengono regimi totalitari, non uguali ma molto simili tra loro si sono organizzati diversamente nelle varie nazioni ma hanno caratteristiche comuni derivanti da quella che considerano la stessa ideologia totalitaria che ha prodotto identiche conseguenze. Inoltre gli anticomunisti considerano ideologicamente definita la [[dittatura del proletariato]], che nel [[marxismo]] indica il periodo della trasformazione rivoluzionaria susseguente alla conquista del potere da parte della classe operaia, caratterizzata dalla prospettiva dell'instaurazione di un sistema di produzione associata e collettiva per una società senza classi a livello mondiale. Gli anticomunisti osservano che tale concezione, variamente ripresa e sviluppata dai teorici marxisti, ha avuto differenti applicazioni pratiche dopo il [[1917]] ovunque i comunisti hanno preso il potere dopo la guerra o rivoluzione dando luogo tuttavia allo stabilizzarsi in rigidi sistemi di governo e a degenerazioni autoritarie a scapito della proclamata transitorietà. Tali sistemi repressivi di governo provocarono le rivolte anticomuniste che si verificarono in [[Europa centrale]] nel cosiddetto [[Impero sovietico]], [[Albania]] e [[Cina]]. In ordine cronologico ricordiamo tali rivolte.
*[[1953]], in [[Cecoslovacchia]] a [[
*In [[Germania Est]] il [[16 giugno]] i lavoratori in massa [[Moti operai del 1953 in Germania Est|reclamarono la partenza dei soldati sovietici e libere elezioni]]. L'armata rossa intervenne reprimendo le rivolte a [[Berlino Est]] e in altre città in pochi giorni: i rivoltosi uccisi furono centinaia.
*[[1956]], in [[Polonia]] a [[
*In [[Ungheria]] il [[23 ottobre]] operai e studenti diedero il via a una [[Rivoluzione ungherese del 1956|rivolta generale]] chiedendo il ritiro delle truppe sovietiche e radicali riforme. Il [[2 novembre]] il capo del governo [[Imre Nagy]] proclamò la neutralità del Paese e chiese l'intervento dell'[[ONU]] ma il [[4 novembre]] intervenne l'armata rossa che represse la rivolta dopo una resistenza degli insorti ungheresi che continuarono a combattere sino l'anno successivo: gli storici fanno una stima dei morti ungheresi che è tra le 20.000 e 25.000 persone. Con l'avvento della democrazia in Ungheria la data del 23 ottobre è diventata festa nazionale. Si osservi tuttavia che l'interpretazione di questo movimento come totalmente anticomunista è messo seriamente in discussione da diversi storici poiché i capi politici della rivolta erano e rimasero comunisti.
*[[1968]], in Cecoslovacchia operai e studenti manifestarono chiedendo importanti riforme quindi vi fu la cosiddetta [[primavera di Praga]] ma poi intervenne l'armata rossa: 72 furono i rivoltosi uccisi. Nel [[1969]], per incitare il popolo cecoslovacco contro il regime, [[Jan Palach]] e altri giovani a intervallo di pochi giorni uno dall'altro si suicidarono dandosi fuoco nel centro di Praga.
| |||