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== Storia ==
La storia di Meda è strettamente legata al Monastero di San Vittore e alla sua fondazione.
La leggenda vuole che i futuri [[Santi Aimo e Vermondo|santi Aimo e Vermondo de’Corii]], conti Corio di Turbigo, fossero stati assaliti da due cinghiali durante una battuta di caccia e, per salvarsi, si fossero arrampicati due allori, invocando l’aiuto di [[Dio]], della [[Madonna]] e di [[San Vittore]] promettendo, se fossero sopravvissuti, di erigere in quei boschi un [[monastero di clausura|monastero]] di [[Monache Benedettine]].
Il monastero venne costruito, attorno al [[780]], nelle vicinanze di una chiesetta, anch’essa dedicata a [[San Vittore]], risalente al III secolo e probabilmente derivata da unoun deialtare per i [[CompiataliaCompitalia]] romani, anticamente dedicato alle divinità familiari e successivamente passato al culto cristiano.
Le prime citazioni di Meda nei documenti risalgono all’[[851]] e al [[1036]], quando in un atto notarile si fa menzione anche di una chiesa dedicata alla [[Madonna]] (successivamente si chiamerà di [[S.Santa Maria|Maria (madre di Gesù)]] e [[S.San Sebastiano (santo)]]), eretta dai medesi per sottrarsi al controllo della [[Badessa]] del convento di San Vittore.
Le controversie tra i medesi e il Monastero (che necessitarono dell’intervento arcivescovile, papale ed imperiale) iniziarono nel [[1138]] a seguito di un conflitto di competenze sulla nomina del cappellano di S.Maria tra la Badessa Martina e il Prevosto di [[Seveso]] e continuarono fino al [[10 dicembre]] [[1252]], quando la Badessa Maria da Besozzo rinunciò, davanti ai capi-famiglia di Meda, a rappresentanti del Comune di Milano e dell’Arcivescovo, alla sua sovranità politica, amministrativa ed economica sul territorio di Meda.
Con il passare degli anni, il territorio di Meda venne governato prima dai [[Visconti]] e dagli [[Sforza]] di [[Milano]], poi nel [[1500|XVI secolo]] fu oggetto di scontri tra [[Francia]] e [[Spagna]], che ne ottenne il potere a seguito della [[Pace di Cateau-Cambrésis]] del [[1559]]; agli inizi del [[1700|XVIII secolo]] il territorio passò in mano agli austriaci e alla fine dal secolo all’[[NapoleonoNapoleone|esercito napoleonico]], con la soppressione del Monastero datata [[27 marzo]] [[1798]]. Meda tornò successivamente in mano agli [[Asburgo]] e, in seguito alla [[Seconda guerra d’indipendenzadi indipendenza]], entrò a far parte del neonato [[Regno d’Italiad'Italia]].
 
Sul suolo medese, al confine con il comune di [[Seveso]] sorgeva l'[[ICMESA]], tristemente divenuta famosa nel 1976 per il rilascio di diossina che si propagò in molti comuni della Brianza. Il fatto è noto come "Caso Seveso".
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==Arte e Cultura==
 
Si segnala la [[Villa Antona Traversi]], risultato della trasformazione operata dall'architetto [[Leopoldo Pollack]] del precedente complesso che formava il Monastero di San Vittore, fondato sul finire del [[700|VIII secolo|700]] soppresso nel [[1798]]. Resta intatta la chiesa di [[San Vittore]] [[(secolo XVI)]], che contiene un ciclo di affreschi di scuola luinesca.
 
La chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente è stata progettata dall'architetto [[Paolo Mezzanotte]] più noto per la realizzazione di Palazzo Mezzanotte a Milano (Piazza Affari)