Prefetto d'Egitto: differenze tra le versioni

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La prefettura d'Egitto era inizialmente considerata la massima carica riservata per un cavaliere, l'apice del fastigium equestre. Già dall'età Giulio-Claudia, però, il prefetto d'Egitto cedette il passo al [[prefetto del pretorio]], il quale, data la vicinanza alla persona dell'imperatore, divenne la prefettura di maggior prestigio. La prefettura rimase la carica concernente il governo d'Egitto (benché ormai con incarichi prettamente civili) anche dopo la riforma di [[Diocleziano]], sino al [[V secolo]].
 
== Bibliografia ==
 
A. Stein: Die Präfekten von Ägypten in der römischen Kaiserzeit. Francke, Bern 1950.
 
G. Bastianini, Lista dei prefetti d'Egitto dal 30a al 299p, “Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik“, "ZPE" 17 (1975), pp. 263-328.
 
G. Bastianini, Lista dei prefetti d'Egitto dal 30a al 299p, "Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik“, 38 (1980), pp. 75-89.
 
 
G. Geraci, Genesi della provincia romana d'Egitto, Bologna, 1982.
 
G. Geraci, Praefectus Alexandreae et Aegypti: alcune riflessioni, «Simblos» 1 (1995), pp. 159-175.
 
[[categoria:Istituzioni e cariche romane]]