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* vendita dei propri prodotti di aziende dedite soprattutto all’agricoltura sociale e all’inserimento al lavoro di persone svantaggiate
* diversificazione dell’attività agricola con l’inserimento di iniziative didattiche, ristorazione e ricezione turistica.<ref name="FONTE 3" />
 
==I dati sulla vendita diretta in Italia ==
[Dal secondo rapporto dell’Osservatorio nazionale sulla vendita diretta riferito al 2007, che la Coldiretti ha creato insieme ad Agri 2000, emerge che le aziende che praticano la vendita diretta rappresentano il 6,1% del totale delle aziende agricole iscritte alle Camere di Commercio. Prendendo in considerazione la quota di aziende con vendita diretta rispetto al totale delle aziende agricole di ciascuna regione, le prime 5 regioni risultano la Toscana (20,3%), l’Abruzzo (20,3%), la Liguria (15,7%), la Lombardia (13,8%) e il Trentino Alto Adige (13,5%). La vendita diretta è diffusa soprattutto nelle aziende del comparto vitivinicolo (37,2% del totale), ma una quota importante è rappresentata anche dalle aziende che offrono prodotti ortofrutticoli (27,7%) e dalle aziende del comparto olivicolo (19,5%), ma sono in crescita anche prodotti come i formaggi ed il miele. Il luogo nel quale più frequentemente viene organizzata la vendita è rappresentato dagli stessi locali dell’azienda, con il 63,4% del totale; seguito dai mercati e dalle fiere locali (24%), mentre le aziende che si stanno organizzando con l’allestimento di negozi aziendali rappresentano il 14%.
Infine, il valore delle vendite in Italia nel 2007 è stimato in 2,5 miliardi di euro, il 4,1% in più rispetto all’anno precedente. Vino (47%) e ortofrutta (28%) rappresentano congiuntamente il 75% del valore complessivo del canale.
] (FONTE 2)<ref name="FONTE 2" />
[Le aziende sono localizzate prevalentemente nelle aree collinari e distano in media 25 km dai principali mercati di sbocco delle produzioni e ciò comporta effetti positivi, soprattutto in termini di riduzione delle esternalità negative legate ai trasporti quali l’emissione di anidride carbonica, l’inquinamento atmosferico, il traffico e l’inquinamento acustico (Defra, 2005).] (FONTE 7)<ref name="FONTE 7">{{Cita|FONTE 7}}. </ref>
 
==Riferimenti normativi==