Nicholas Ray: differenze tra le versioni

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Temi congeniali a Ray furono, fin dall'inizio, la condizione dell'isolamento a cui soggiace l'individuo che rifiuta le convenzioni dell'ambiente sociale e le inquietudini e le ribellioni della gioventù americana, temi che Ray affrontò nei suoi migliori film come ''[[I bassifondi di San Francisco]]'' (1949) e ''[[Gioventù bruciata]]'' (1955).
 
In seguito, indulgendo al suo spiccato senso dello spettacolo, Ray realizzò film di interesse puramente commerciale come ''[[Ombre bianche]]'' (1960), ''[[Il re dei re (film 1961)|Il re dei re]]'' (1961) e ''[[55 giorni a Pechino]]'' (1963). Uno stile asciutto, in equilibrio tra realismo e simbolismo, con un'attenzione forte per l'architettura dell'inquadratura. Si cimentò anche come [[Sceneggiatura|sceneggiatore]] e in altri ruoli tecnici del [[cinema]]. Morì a causa di un tumore polmonare : si trovava già da anni in precarie condizioni fisiche, tra le quali si ricorda la perdita di uno dei due occhi, come si vede dalle sue apparizioni nei suoi ultimi due film.
 
== Filmografia ==