Orthocoronavirinae: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|il virus responsabile della [[pandemia di COVID-19 del 2019-
{{Tassobox
|nome= Orthocoronavirinae
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I coronavirus sono responsabili di diverse [[Patologia|patologie]] nei [[mammiferi]] e negli [[uccelli]]: dal verificarsi di [[diarrea]] nei [[bovinae|bovini]] e nei [[Suino|suini]] e a malattie respiratorie delle [[Apparato respiratorio|vie superiori]] nei [[Pollo|polli]]. Nell'[[uomo]], provocano [[Infezione|infezioni]] delle vie respiratorie, spesso di lieve entità come il [[raffreddore comune]], ma in rari casi potenzialmente letali come [[Polmonite|polmoniti]] e [[Bronchite|bronchiti]].
I coronavirus sono stati responsabili delle gravi [[Epidemia|epidemie]] di [[SARS]] del novembre 2002, di quella della [[MERS]] del 2012 e della nuova [[pandemia di COVID-19 del 2019-
== Struttura ==
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== Coronavirus di interesse umano ==
[[File:SARS-CoV-2 without background.png|miniatura|Questa illustrazione, creata dai ''[[Centers for Disease Control and Prevention]]'' (CDC) [[Stati Uniti|statunitense]], rivela la morfologia ultrastrutturale mostrata dal "[[SARS-CoV-2]]". Si notino i chiodini che costellano la superficie esterna del virus e che gli conferiscono l'aspetto di una corona che circonda il [[virione]], vista al [[microscopio elettronico]]. Questo virus è stato identificato come la causa di una [[Pandemia di COVID-19 del 2019-
I coronavirus sono stati scoperti negli [[Anni 1960|anni sessanta]] dalle [[cavità nasali]] dei pazienti con [[raffreddore comune]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jeffrey S.|cognome=Kahn|data=2005-11|titolo=History and recent advances in coronavirus discovery|rivista=The Pediatric Infectious Disease Journal|volume=24|numero=11 Suppl|pp=S223–227, discussion S226|accesso=2020-03-14|doi=10.1097/01.inf.0000188166.17324.60|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/16378050/|nome2=Kenneth|cognome2=McIntosh}}</ref> Questi [[Virus (biologia)|virus]] furono successivamente chiamati ''[[Coronavirus umano 229E]] (HCoV-229E)'' e ''[[Coronavirus umano OC43]] (HCoV-OC43)''.<ref>{{Cita news|autore=Geller C, Varbanov M, Duval RE|titolo=Coronavirus umani: approfondimenti sulla resistenza ambientale e la loro influenza sullo sviluppo di nuove strategie antisettiche|pubblicazione=Viruses}}</ref> Sono stati identificati altri due membri di questa [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] (''[[Coronavirus umano NL63]], HCoV-NL63,'' nel 2004; ''[[Coronavirus umano HKU1]], HCoV-HKU1,'' nel 2005) e sono stati coinvolti in [[Infezioni respiratorie ricorrenti|infezioni del tratto respiratorio]] più gravi.
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