Azur e Asmar: differenze tra le versioni
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Presentato nella sezione ''[[Quinzaine des Réalisateurs]]'' del [[Festival di Cannes 2006]]<ref>{{cita news|url = https://www.theguardian.com/film/2006/may/25/cannes2006.cannesfilmfestival2|titolo = Where children Cannes play|autore = Xan Brooks|sito = The Guardian|lingua = en|data = 25 maggio 2006}}</ref> e nella sezione per ragazzi ''[[Alice nella città]]'' della [[Cinema. Festa internazionale di Roma 2006|Festa del Cinema di Roma 2006]],<ref>{{cita news|url = http://www.romacinemafest.it/archivionews/2006/10/17/azur-e-asmar-il-chiaro-e-lo-scuro/|titolo = Azur e Asmar: il chiaro e lo scuro|sito = Festa del Cinema di Roma|data = 17 ottobre 2006}}</ref> è uscito nelle sale italiane il 10 novembre 2006.
Il film è stato osteggiato nei paesi anglosassoni per le scene di
== Trama ==
In una [[Francia]] medievale che richiama il
Passano gli anni e Azur diventa un giovane uomo, decide di andare nel [[Medio Oriente]] per cercare la [[Fata]] dei [[Jinn]], la protagonista della fiaba che gli veniva raccontata dalla nutrice quando era bambino: la Fata è prigioniera in una gabbia di cristallo in attesa di un coraggioso cavaliere che riuscirà a superare grandi sfide e liberarla. Nel suo viaggio in mare, Azur subisce un
Subito dopo, Azur, ritrova e si ricongiunge con la sua nutrice (cessando con la sua finta cecità), ora diventata una ricca
I ragazzi cominciano la loro avventura come rivali, ma a seguito delle difficoltà e delle grandi sfide si aiutano e sostengono l'uno l'altro; la loro amicizia si rivela profonda più che mai. Insieme riescono infine a liberare la Fata dei Jinn. Il dilemma sta quindi nel decidere chi dei due sia il più meritevole, quello a cui spetta come ricompensa la mano della Fata: nessuno dei personaggi chiamati a giudizio riesce a stabilirlo. Finché sopraggiunge la Fata degli
== Produzione ==
I personaggi sono stati realizzati in [[Computer grafica 3D|3D]], mentre la maggior parte del film (compresi gli sfondi) conserva una grafica tipica del disegno a mano. I colori degli abiti sono uniformi per una precisa volontà del regista, al fine di rendere i personaggi come ritagli di carta; le eccezioni riguardano dettagli occasionali, ad esempio gli esotici
In un'intervista presente nel DVD, Michel Ocelot ha dichiarato che il personaggio di Rospu, che critica il proprio paese pur amandolo, è ispirato alla sua esperienza di adolescente quando tornò in Francia, ad [[Angers]], dopo aver trascorso diversi anni in [[Guinea]]. Il regista ha voluto trasporre il senso di spaesamento provato evitando di far doppiare e sottotitolare i dialoghi in arabo. L'elaborazione della storia ha richiesto un anno, prendendo spunto un po' ovunque. Un giorno ascoltò alla radio la notizia del ricongiungimento a [[Beirut]], dopo più di trent'anni, tra un uomo inglese e la sua nutrice: nonostante l'estrema difficoltà comunicativa, la nutrice lo accolse come un figlio; similmente accade tra Azur e Jenane. Inoltre, col tempo scoprì che in certi paesi musulmani gli occhi azzurri venivano considerati maledetti, fatto alla base delle prime disavventure di Azur. I nomi dei due protagonisti, Azur e Asmar, rispecchiano rispettivamente il colore dei loro occhi (azzurro in francese, marrone in arabo).
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