Amidei: differenze tra le versioni

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Storia: La definitiva sconfitta dei Ghibellini, è del 1268, con la battaglia di Tagliacozzo e la fine degli Svevi (Corradino). A questa segui' a Firenze, la sentenza del 1268, con una lunga lista di Casate Ghibelline bandite da Firenze (sentenza presente nel Libro del Chiodo-ASFi).
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È famiglia di primo cerchio, citata sia dal Villani sia da [[Ricordano Malispini]]. E inoltre famiglia consolare: [[Bongianni degli Amidei|Bongianni]] è ricordato come console nel [[1182]] nella Cronica dello pseudo Brunetto Latini e prima viene ricordato da Pietro Santini: Amideo<ref>È da questo Amideo che probabilmente trassero il cognome</ref> console nel [[1174]]; espresse nella pace una personalità come ''[[Amadio degli Amidei|Amadio]]'' che fu uno dei "[[Sette Santi]]" fondatori dell'Ordine dei servi di Maria e si distinse, famiglia ghibellina, negli scontri tra guelfi e ghibellini.
Nel 1260 dopo Montaperti compaiono nel Consiglio del comune con 4 consiglieri: dominus Giovanni, Lamberto di dominus Berizzino, Corsino, Bernardo di Odarrigo; con 6 nel 1261: Lamberto di dominus Berizzino, Giovanni del fu Odarrigo, dominus Bernardo, dominus Corsino, dominus Albizzo, dominus Giovanni di Odarrigo.
Con la definitiva sconfitta ghibellina del 12661268 si apre per gli Amidei la via dell'esilio:«De Populo Sancti Stephani ad pontem ...........omnes de domo Amideorum exceptis filiis Oderighi Rinaldi e Chele filio domini Ianuzzi».<ref>Libro del chiodo a cura di Fabrizio Ricciardelli</ref>
Il colpo di grazia alle famiglie ghibelline viene data dalla pace del [[Latino Malabranca Orsini|cardinale Latino]] che pur fondandosi sulla riconciliazione delle fazioni decreta il confino per 55 grandi ghibellini: tra questi tre degli Amidei.
Nonostante ciò due degli Amidei compariranno ancora nel Consiglio del 1285 per il Sesto di San Piero a Scheraggio.