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Altre opere d'arte della zona del presbiterio, oltre al pulpito del 1706, sono le tele di ''San Giovanni Battista'' di [[Domenico Bocciardo]], alla parete destra; l<nowiki>'</nowiki>''Assunta, san Gerolamo, re e profeti'' di [[Jan Miel]] del 1657 nella parete sinistra; ''Vergine e santi francescani'' di [[Giovanni Domenico Cappellino]], del 1617; un crocifisso ligneo del XIV secolo e nella zona dell'altare maggiore, sopra al coro in legno di XVIII secolo, una statua di ''San Francesco d'Assisi'' in marmo bianco di Carrara del 1792.
 
Nella sacrestia il grande [[trittico]] in marmo di [[Domenico Gar]], del 1529, raffiguranti i ''Santi Bernardino, Francesco e Leonardo''; nella lunetta la statua della ''Madonna col Bambino tra i santi Sebastiano e Rocco'' del Maragliano; un pulpito in ardesia, dove la leggenda popolare vuole che abbia predicato il santo [[Bernardino da Siena|Bernardino]]<ref name="Touring"/>, e un lavabo del 1699.
 
Tra le molte opere <ref>{{cita libro|||Vedere Lerici:le opere d'arte|Mara Borzone|comune di Lerici}}</ref> spicca ''La Madonna di Maralunga''. Si tratta di un dipinto che in un primo tempo apparteneva al santuario di Maralunga poichè la storia racconta che il santuario sorgessa lì dove il dipinto fu trovato, trasportato dalle onde dopo una burrasca nel 1480. Successivamente la tela venne trasferita nella sua attuale sede, una prima volta, nel 1799 e poi in maniera definitiva nel 1810. Nel 1854 la tavola venne incorniciata con una stupenda incorniciatura marmorea e posta nella cappella della chiesa dedicata alla Vergine. Nella parte inferiore del dipinto, nascosta dalla cornice, è presente un'iscrizione che dovrebbe attestarne il ritrovamento; tuttavia non tutte le parole sono leggibili perciò non si sa se credere al fortunato ritrovamento che la tradizione racconta. Inoltre anche la comprensione del dipinto appare abbastanza complicata: si tratta di due immagini della Madonna con il Bambino, separate da una colonna che divide le due raffigurazioni. Si pensa che entrambe le immagini siano da ricondurre a qualche forma di culto locale; nell'immagine sulla sinistra il bambino ha in mano un foglio sul quale è inciso "MADRE MIA IO SON CONTENTO PURCHÈ LO PECCATOR SI PENTA" e la stessa frase si trova anche nella Madonan Bianca conservata nella Chiesa di San Pietro a [[Portovenere]]. Anche l'altra immagine potrebbe essere legato ad un culto locale in quanto una raffigurazione simile la si trova nella vicina parroccha di [[San Terenzo]].
<br> Nonostante tutto la Madonna di Maralunga è la patrona di Lerici e i Lericini hanno una grandissima devozione nei sui confronti.
 
<br>Un' altra opera di rilevante importanza è ''il Crocifisso'' che si trova a sinistra dell'altare maggiore di cui purtoppo lo scultore è ignoto. Si tratta di un grande crocifisso in legno che è stato dipinto più volte e proprio per questo alcuni aspetti cromatici non sono più ben leggibil, ma sicuramente si tratta di un lavoro fatto con molta cura tenendo conto che è databile intorno al 400. Il Cristo indossa un perizoma e ha costole molto evidenziate; ai suoi lati si trovano una statua della Verginee una statua di Maddalena in marmo, probabilmente proveniente da Carrara. Secondo la tardizione il Crocifisso fu trasportato nella chiesa di San Francesco dalla Chiesa di San Marta nell'antico borgo di Lerici, che purtroppo è stata distrutta e non rimangono tracce se non solo notizie orali.
 
<br> La chiesa è stata abbellita anche con la costruzione di un organo a canne, con 52 tasti e una pedaliera ceh comprende 27 pedali. Lo strumento e la cassa sono verniciati con fregi. Sopra l'organo si trova un quadro proveniente dalla chies di Maralunga che raffigura due commercianti che seguono un quadro, che rappresente la Madonna, portato in volo da due angeli.
 
<br> Altra opera presente nalla chiesa è dipinto intitolato ''Assunzione della Vergine'' composto nel 1657 da Jean Miel, pittore di grande fama. In posizione centrale troviamo la Madonna vestita di bianco circondata dagli angeli, in basso sono presenti cinque figure sedute intorno ad un tavolo. Tra queste si può riconoscere [[Re Davide]] a sinistra, [[Re Salomone]] a destra, [[Mosè]] che sta indicando le tavole della legge ad altri personaggi che sono di difficile identificazione.
 
<br> Come già citato in precedenza nella sagrestia è presente il trittico il marmo raffigurante ''I Santi Francesco, Bernardino e Leonardo, La Madonna e i Santi Rocco e Sebastiano'' ad opera di Domenico Gar. Le figure principali sono i primi tre Santi rappresentatai da sinistra verso destra, San Francesco con il crocifisso e il libro nelle mani, San Bernardino con il libro e San Leonardo con le manette e il libro, interessante sottolineare che tutti e tre i santi portano il saio francescano con la corda legata in vita con tre nodi che simboleggiano le tre virtù francescane: povertà, castità e obbedienza. Nella [[predella]] in basso alcuni devoti alla Confraternita di San Bernardino porgono a Gesù i loro doni, mentre nella parte superiore appare la Madonna con il bambino tra San Rocco a sinistra e San Sebastiano a destra.
 
<br> Un altro dipinto che spicca tra le pareti della chiesa è quello di [[Giovanni Domenico Cappellino]] ''L'immacolata Concezione con i santi Bonaventura, Francesco e Chiara''. La Madonna è posta al centro del dipinto con le mani sul petto, alla sua sinistra Dio, seduto su una nuvola sostenuta da angeli, la benedice, mentrea alla sua destra un angelo mostra uno specchio simbolo di verità e un altro un giglio simbolo di purezza. In basso sono rappresentati i tre santi, a destra San Francesco e [[San Bonaventura]] e a sinistra San Chiara.
 
<br> Oltre ai numerosi dipinti sono presenti anche alcune statue come i marmi ''dei Santi Elisabetta e Zaccaria'', ''la statua dell'Assunta'', ''la statua di San Francesco'' o ''L'Addolorata'' di cui non si conoscono gli'autori.
 
== Note ==