Utente:WalrusMichele/Harry Potter: differenze tra le versioni
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Un giorno Harry pronuncia inavvertitamente il nome di Voldemort, che è stato stregato in modo da rintracciare all'istante chiunque lo pronunci; i tre vengono quindi catturati e condotti a [[Villa Malfoy]]. Qui Hermione viene torturata e interrogata da [[Bellatrix Lestrange]] per scoprire come avessero fatto a trovare la spada di Grifondoro, che Bellatrix credeva essere nascosta nella sua camera di sicurezza alla [[Gringott]]. Con l'aiuto dell'elfo domestico [[Dobby]], i tre riescono a liberarsi e a trovare riparo a [[Villa Conchiglia]] insieme ai restanti prigionieri: il folletto [[Unci-Unci]], Dean Thomas, Luna e Olivander; durante la smaterializzazione Dobby viene però colpito dal pugnale di Bellatrix e muore poco dopo. Intanto Voldemort profana la tomba di Silente ed entra in possesso della Bacchetta di Sambuco. Credendo che un altro Horcrux sia custodito alla Gringott, Harry chiede aiuto a Unci-Unci per poter entrare nella banca. Con l'ausilio della Pozione Polisucco, che trasforma Hermione in Bellatrix, i quattro si infiltrano alla Gringott e recuperano l'Horcrux: la [[coppa di Tassorosso]]. Tuttavia Unci-Unci scappa con la spada di Grifondoro e Harry, Ron e Hermione evadono dai sotterranei della banca in groppa a un drago che faceva la guardia alle camere blindate. Voldemort apprende dell'incidente e capisce così che i tre stanno cercando i suoi Horcrux; attraverso una visione, Harry viene a sapere che gli ultimi Horcrux rimasti sono Nagini e un oggetto misterioso nascosto a Hogwarts.
Recatisi a Hogsmeade, i tre amici sfuggono ai Mangiamorte e riescono a penetrare a Hogwarts grazie al barista del pub Testa di Porco, che si rivela essere il fratello minore di Silente, [[Aberforth Silente|Aberforth]]. Voldemort, allarmato dalla presenza di Harry, si mobilita per assaltare Hogwarts, mentre i professori e gli studenti interessati a combattere espellono i soggetti fedeli al mago oscuro e si preparano a difendere la scuola
Voldemort concede una tregua momentanea e si ritira nella [[Foresta Proibita]]. Prima però, capendo di non aver piegato la Bacchetta di Sambuco alla sua volontà poiché il suo vecchio padrone, Silente, era di fatto stato ucciso da [[Severus Piton]], ordina a Nagini di uccidere quest'ultimo, pensando così di conquistare la piena fedeltà della bacchetta. In punto di morte Piton consegna a Harry i suoi ricordi da esaminare nel pensatoio. Il ragazzo apprende così che Piton aveva realmente svolto il doppio gioco contro Voldemort in quanto era da sempre innamorato di [[Lily Evans]], la madre di Harry. Anche l'assassinio di Silente era stato un ordine di Silente stesso; inoltre, era stato sempre Piton a inviare a Harry il Patronus a forma di cerva per fargli trovare la spada di Grifondoro. Harry scopre infine che, a seguito dell'attacco subito da piccolo, anche lui è inavvertitamente diventato un Horcrux, e che per rendere il mago oscuro nuovamente mortale, occorre che si faccia uccidere da Voldemort in persona. Decide così di sacrificarsi, chiedendo a Neville di uccidere Nagini. Mentre si reca nella Foresta Proibita, Harry comprende infine il messaggio inciso sul boccino d'oro e riesce ad aprirlo: dentro vi trova la Pietra della Resurrezione, grazie alla quale fa apparire gli spettri dei suoi genitori, di [[Sirius Black]] e di [[Remus Lupin]], che gli infondono coraggio. Quindi lascia cadere la pietra e si consegna a Voldemort, il quale gli scaglia contro la maledizione [[Incantesimi di Harry Potter#Avada Kedavra|Avada Kedavra]].
Harry si risveglia in un luogo simile alla [[Stazione di Londra King's Cross|stazione di King's Cross]], dove incontra [[Albus Silente]]. Questi spiega che Harry non è realmente morto poiché Voldemort aveva usato il sangue di Harry per ricreare il proprio corpo e quindi, inconsapevolmente, sta ospitando dentro di sé la protezione di Lily; Harry è dunque legato alla vita finché lui vive e la maledizione mortale che ha ricevuto ha annientato unicamente il frammento di anima di Voldemort che ospitava. Silente rivela al ragazzo che da giovane aveva cercato i Doni della Morte insieme a Grindelwald. Durante un litigio con Aberforth, che gli rimproverava di trascurare la sorella malata Ariana (era stata attaccata ancora bambina da tre ragazzi babbani, che l’avevano resa instabile), si era innescata una lotta tra Albus, Aberforth e Grindelwald, in cui Ariana era morta colpita da un incantesimo, cosa per la quale Aberforth gli addossò la colpa, al punto da rompergli il naso con un pugno al funerale di Ariana. Silente confessa di non aver mai saputo chi tra loro tre abbia scagliato l’incantesimo che uccise Ariana e di non essersi mai accorto, prima di allora, della crudeltà di Grindelwald. Dopo questa conversazione Harry, che potrebbe anche scegliere di andare avanti e quindi morire, ritorna invece alla realtà e si finge morto, aiutato inaspettatamente da Narcissa Malfoy, interessata solo a ritrovare Draco.
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