Coreboot: differenze tra le versioni
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'''Coreboot''' (noto in precedenza
E' un progetto supportato dalla [[Free Software Foundation]]. <ref>{{Cita web|https://www.fsf.org/campaigns/translations/it/free-bios-ita|Campagna per il BIOS libero|13 febbraio 2010}}</ref> Esiste una variante completamente libera da [[blob binari]] chiamata ''Libreboot.''
== Storia ==
Il progetto LinuxBIOS è partito nel [[1999]] nel ''Advanced Computing Laboratory'' al [[Los Alamos National Laboratory]] (LANL). L'obiettivo principale era quello di creare un BIOS che si avviasse rapidamente e gestisse gli errori in modo intelligente. <ref>{{cite web|author=Anton Borisov|url=http://www.h-online.com/open/features/The-Open-Source-BIOS-is-Ten-An-interview-with-the-coreboot-developers-746525.html?view=print|title=The Open Source BIOS is Ten. An interview with the coreboot developers|website=[[The H]]|date=2009|archive-url=https://web.archive.org/web/20120916212555/http://www.h-online.com/open/features/The-Open-Source-BIOS-is-Ten-An-interview-with-the-coreboot-developers-746525.html?view=print|archive-date=16 September 2012|url-status=dead}}'</ref>Attualmente, coreboot, è distribuito sotto licenza [[GNU General Public License]] versione 2 (GPLv2).
Il progetto vede molti contributori tra cui [[Los Alamos National Laboratory|LANL]], [[Silicon Integrated Systems|SiS]], [[Advanced Micro Devices|AMD]], [[Coresystems]] e Linux Networx, Inc. Ci sono anche produttori di schede madri quali [[Micro-Star International|MSI]], [[Gigabyte Technology|Gigabyte]] e [[Tyan]], che contribuiscono al progetto che offrono coreboot insieme al loro BIOS standard o forniscono specifiche delle interfacce hardware per alcune delle loro schede madri.
Google sponsorizza in parte il progetto coreboot.[2] CME Group, un gruppo di scambi di futures, ha iniziato a sostenere il progetto coreboot nel 2009.[3]
. Google partly sponsors the coreboot project.
== Caratteristiche ==
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