Giorgio Demetrio Gallaro: differenze tra le versioni

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=== Critiche sulla latinizzazione ===
Mons. Giorgio Demetrio Gallaro è stato aspramente criticato dalla [[comunità]] degli [[albanesi di Sicilia]], osservante il rito bizantino, perché apparentemente non si è distinto nel sostenere le tradizioni orientali locali. Mons. Gallaro ha esplicitamente invitato il clero dell'eparchia di Piana degli Albanesi all'uso dell'italiano, piuttosto che dell'albanese e del greco antico, ignorandone quindi l'aspetto storico, etnico e religioso<ref name=letterafedeli/>. Incurante delle prescrizioni liturgiche, ha celebrato nelle chiese latine dell'eparchia indossando [[Paramento liturgico|paramenti]] latini, provocando indignazione e incredulità; ha accorciato le solenni liturgie bizantine della [[Settimana santa]], alle quali la popolazione è molto affezionata.
La nomina di un eparca non italo-albanese, cresciuto nel [[rito latino]] e solo successivamente accostatosi al rito greco-bizantino, aveva già destato nel 2015, grandipresso dubbi,gli malcontentialbanesi edi Sicilia, un'accoglienza fredda pressoe gli albanesigrandi di Siciliadubbi<ref>{{Cita web|url=https://livesicilia.it/2015/03/31/piana-il-caso-del-nuovo-vescovo/|titolo=Piana degli Albanesi, il "caso" del nuovo vescovo|data=31 maggio 2015|accesso=14 gennaio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2015/04/02/news/nuovo-eparca-in-sicilia-viene-dalla-fine-del-mondo-1.35268516|titolo=Nuovo Eparca in Sicilia. Viene dalla fine del mondo. Ma Piana degli Albanesi accoglie con un po' di freddezza la nomina di Giorgio Demetrio Gallaro|data=2 aprile 2015|accesso=14 gennaio 2021}}</ref>, confermati dalle ufficiature di Professione e Giuramento e di Ordinazione dell’eparca Giorgio Demetrio, senzanelle udirequali non è stata udita una sola sillaba nellanelle proprialingue lingualiturgiche albanese e greca<ref>{{Cita web|url=https://docs.google.com/gview?url=www.dimarcomezzojuso.it/pubs/772/libro.pdf&embedded=true|titolo=Prof. Zef Giuseppe Chiaramonte, L'involuzione della specie, n.d., Palermo 2015|data=29 giugno 2015|accesso=26 gennaio 2021}}</ref>.
 
L'amarezza della gente si è manifestata su due punti in particolare: la scelta di spostare, apparentemente senza una fondata ragione, i papàs nei vari comuni e parrocchie dell'eparchia<ref>{{Cita web|url=http://contessioto.blogspot.com/2016/08/comunicato-sui-trasferimenti-dei-papas.html|titolo=Comunicato sui trasferimenti dei papàs. L'Eparchia sarebbe bizantina, ma il Vescovo alla latina dirige il traffico: tu di quà e tu di là|data=24 agosto 2016|accesso=14 gennaio 2021}}</ref> e, soprattutto, la scoperta delle manovre in corso tra mons. Gallaro e alcune sfere clericali esterne agli ''[[arbëreshë]]'' per istituire una [[metropolia]] che non riguardasse solo gli italo-albanesi, ma tutti i bizantini-cattolici d'Italia di recente immigrazione, compresi, per esempio, gli slavi<ref>{{Cita web|url=http://www.jemi.it/index.php/notizie/173--sp-330/1575-i-malumori-di-piana-le-cronache-e-la-replica-di-mons-gallaro|titolo=I malumori di Piana degli Albanesi|data=20 ottobre 2016|accesso=14 gennaio 2021}}</ref>. Si deve rimarcare che gli italo-albanesi sono l'unica comunità bizantina in Italia con storia e tradizioni proprie, e che perciò si pone come obiettivo una sua metropolia, comprendente le eparchie di [[Eparchia di Lungro|Lungro]], Piana degli Albanesi e il [[Abbazia territoriale di Santa Maria di Grottaferrata|monastero di Grottaferrata]].