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== Osservazione ==
Pallade all'[[opposizione (astronomia)|opposizione]] raggiunge mediamente l'ottava [[magnitudine apparente|magnitudine]], al di sotto del limite di visibilità dell'[[occhio nudo]], ma alla portata di un [[binocolo]] 10×50. A differenza di quanto accade per Cerere e Vesta, la sua osservazione a piccole [[Elongazione|elongazioni]] richiede ottiche più potenti, potendo raggiungere magnitudini pari a +10,6. In rare occasioni, in cui si trova all'opposizione in corrispondenza del [[perielio]], può raggiungere una magnitudine pari a +6,4, al limite di visibilità dell'occhio nudo.<ref name = Pasachoff1983>{{Cita libro |autore=Menzel, Donald H. |coautori=Pasachoff, Jay M. |anno=1983 |titolo=A Field Guide to the Stars and Planets |url=https://archive.org/details/fieldguidetostar00menz_0 |edizione=2a |editore=Houghton Mifflin |pagine=391 |città=Boston, MA |isbn=0-395-34835-8 }}</ref> Nel tardo febbraio del 2014, raggiunse una magnitudine pari a 6,96.<ref name=opp2014>Calcolato utilizzando il [http://ssd.jpl.nasa.gov/horizons.cgi?find_body=1&body_group=sb&sstr=2 JPL Horizons] per il 24 febbraio 2014.</ref>
 
Pallade è mediamente meno luminoso di Cerere, di Vesta - quest'ultimo più vicino alla Terra e con un'[[albedo]] maggiore - ed anche del più piccolo [[7 Iris]], che lo supera nella magnitudine media all'opposizione.<ref>{{Cita web |lingua=en |cognome=Odeh |nome=Moh'd |url=http://jas.org.jo/ast.html |titolo=The Brightest Asteroids |editore=Jordanian Astronomical Society |accesso=13 settembre 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070813224051/http://www.jas.org.jo/ast.html |dataarchivio=13 agosto 2007 }}</ref>
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L'impatto avuto dalla scoperta di Pallade nella comunità scientifica può essere sottolineato dal fatto che, come già era accaduto per [[Urano (astronomia)|Urano]] e Cerere, in suo onore fu denominato [[palladio (elemento chimico)|palladio]] l'[[elemento chimico|elemento]] dal [[numero atomico]] 46 scoperto nel 1803.<ref>{{Cita libro |titolo=Discovery of the Elements |autore=Weeks, Mary Elvira |edizione=3ª ed. |editore=Kessinger Publishing |anno=2003 |p=104 |capitolo=Rhodium and Palladium |url=http://books.google.com/books/about/Discovery_of_the_Elements.html?id=SJIk9BPdNWcC |accesso=8 ottobre 2011|isbn=0-7661-3872-0}}</ref>.<ref>{{Cita pubblicazione |lingua=inglese |autore=Wollaston, W. |titolo=On the Discovery of Palladium; With Observations on Other Substances Found with Platina |anno=1805 |doi=10.1098/rstl.1805.0024 |rivista=Philosophical Transactions of the Royal Society of London (1776-1886) |volume=95 |pp=316-330 |url=https://www.archive.org/details/philtrans00739436 |accesso=8 ottobre 2011}}</ref> Per i primi cinquant'anni dalla sua scoperta, Pallade fu considerato un pianeta, tuttavia quando il numero dei corpi orbitanti tra Marte e Giove cominciò ad aumentare nella seconda metà dell'Ottocento, gli asteroidi subirono una rapida riclassificazione. Durante questo processo, in alcune pubblicazioni furono mantenute delle distinzioni nel presentare Cerere, Pallade, Giunone e Vesta; abitudine però che era per lo più cessata negli [[anni 1870|anni settanta]] dell'Ottocento, con alcune eccellenti eccezioni come l'[[Osservatorio di Greenwich]] che continuò ad elencarli tra i pianeti fino al termine del secolo.<ref name=Storia/>
 
Da allora, gli asteroidi sono stati trattati in modo prevalentemente collettivo, raggruppati in base a caratteristiche orbitali (ad es. le [[famiglia di asteroidi|famiglie]]) o spettrali (le [[Classificazione spettrale degli asteroidi|classi]]), ma con poca attenzione al singolo oggetto.<ref>{{Cita libro |titolo=Asteroids: a history |url=https://archive.org/details/asteroidshistory00curt |autore=Curtis Peebles |editore=Smithsonian Institution Press |anno=2000 |isbn=1-56098-389-2}}</ref> Una parziale inversione di tendenza è stata prodotta in parte dalle possibilità offerte dell'[[esplorazione spaziale]] e dalle migliorate capacità osservative della fine del Novecento e l'inizio del Duemila, in parte dall'introduzione della nuova categoria dei pianeti nani, che ha riacceso l'interesse per gli asteroidi di maggiori dimensioni.
 
Sono state ambientate su Pallade alcune produzioni di [[fantascienza|genere fantascientifico]]. Tra queste, ''Palladian Space Pirates'' del 1936, un episodio della serie a fumetti ''[[Buck Rogers]]''; ''The Shrinking Spaceman'' del 1962, episodio della [[serie televisiva]] ''Space Patrol'' e ''Pallas'' del 1993, primo romanzo della saga in quattro volumi della famiglia Ngu,<ref>{{Cita web |lingua=en |url=http://www.bigheadpress.com/lneilsmith/?p=94 |titolo=Welcom to _Ceres_ and the “Ngu Family Saga” |data=23 marzo 2009 |editore=bigheadpress.com |accesso=16 settembre 2011}}</ref> di [[L. Neil Smith]].
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== Bibliografia ==
=== Libri ===
* {{cita libro| titolo=Asteroids| url=https://archive.org/details/asteroids00bona| autore= Bonar, S. | editore= Franklin Watts| anno= 1999| pagine=64| isbn=0-531-20367-0| lingua=en}}
* {{cita libro| titolo= Asteroids: Overview, Abstracts and Bibliography| autore=Blair, E. C. |editore=Nova Publishers| anno= 2002| pagine= 252| isbn=1-59033-482-5| lingua=en}}
* {{cita libro| titolo=Eyes on the Sky: Asteroids | autore= Nardo, D. | editore= Kidhaven Press| anno= 2002| pagine= 48| isbn=0-7377-0998-7| lingua=en}}