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|Abitanti=1228
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/
|Aggiornamento abitanti= 30-9-2019
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'''Spinete''' (''Spnet'' in [[dialetto molisano|molisano]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1990 | UTET | Torino|p= 636}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune appenninico italiano]] di origine [[medioevo|medievale]], di {{formatnum:1228}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Campobasso]], in [[Molise]], situato circa 15 chilometri ad ovest del [[Campobasso|capoluogo]] e facente parte dell'[[Unione dei comuni delle Sorgenti del Biferno]] insieme a [[Bojano]], [[San Massimo (Italia)|San Massimo]], [[Campochiaro]], [[Colle d'Anchise]], [[Guardiaregia]] e [[San Polo Matese]]<ref>[http://www.sorgentidelbiferno.gov.it/ Sito ufficiale Unione dei Comuni Sorgenti del Biferno]</ref>.
Il comune è costituito da un centro capoluogo, da una [[Frazione (geografia)|frazione]] (Piana), da ben tredici borgate (Anniballi, Caccavelli, Colantuono, Gennaretto, Iacovantuono, Macchie, Monte, Pietroneri, Salera, San Giovanni, Santa Croce, Sebbioni e Vicenne) e undici nuclei sparsi<ref name="sorgenti">[http://www.sorgentidelbiferno.gov.it/index.php?option=com_content&view=article&id=54&Itemid=63 Sito Unione dei Comuni Sorgenti del Biferno]</ref> che ebbero una notevole espansione dopo la ripartizione delle terre demaniali, a seguito dell'[[unità d'Italia]], e l'assegnazione alle famiglie proletarie.
==Geografia fisica==
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Situato ai piedi del [[Matese|Massiccio del Matese]] fra le colline a nord di [[Boiano]], il centro storico è posto sulla cima di una collina e degrada verso la vallata.
Il territorio comunale, che copre una superficie di 1740
Pur essendo distante pochi chilometri dalle sorgenti del Biferno, il territorio comunale è lambito per solo un chilometro dall'alveo del fiume molisano e non possiede altri significativi corsi d'acqua, all'infuori di qualche ruscello.
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== Origini del nome ==
Il nome deriva dal termine latino ''spinetum'', cespuglio<ref>[http://www.comuni-italiani.it/070/076/ Spinete su comuni-italiani.it]</ref>, e fino al '700 veniva usato nella forma ''Le Spinete''<ref>[http://www.comune.spinete.cb.it/spinete/zf/index.php/storia-comune/ Sezione Storia su sito ufficiale comunale]</ref> , che si trova ancora oggi nella parlata popolare<ref name="origini">[http://www.matese.org/comuni/spinete_file/Le%20Origini.htm Origini Spinete su matese.org]</ref>.
Spinetesi è il nome dei suoi abitanti e, come suggerisce l'etimologia del loro nome, sono storicamente agricoltori: i reperti più antichi del suo territorio risalenti al VI – V sec. a. C., sono oggetti dedicati alla dea [[Cerere]], protettrice del raccolto e dell’abbondanza
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Nel 1528 passò alla [[Caetani|famiglia Gaetani]] e alla fine del secolo alla [[Imperato di Spinete|famiglia Imperato]], tuttora proprietaria del Palazzo Marchesale<ref name="sorgenti"/>, che ne restò titolare fino al sovvertimento feudale.
Il comune nel [[1799]] fu assegnato al dipartimento del Sangro ed al cantone di Baranello. Con la Legge del 19 gennaio [[1807]], n.14, il comune di Spinete entra a far parte del governo di [[Castropignano]] nel [[distretto di Isernia]].
Con Regio Decreto del 4 maggio [[1811]], n.922, viene unito al circondario di Baranello nel [[distretto di Campobasso]]. La situazione resta inalterata dopo la nascita del [[Regno delle Due Sicilie]]<ref name="archivi.beniculturali.it">http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=5801</ref>.
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[[File:Spinete Largo fontana dal Palazzo Marchesale.jpg|thumb|Largo fontana da una finestra del Palazzo Marchesale|left]]
Pochi anni dopo l'Unità d'Italia, a seguito della ricezione di un documento della prefettura di Campobasso indirizzato ai sindaci della provincia datato 5 dicembre 1879, venne data esecuzione alla ripartizione delle terre demaniali, precedentemente sottratte ai feudatari, ai più poveri. In precedenza i contadini vivevano tutti in paese e, con grande fatica, si recavano ogni giorno a lavorare le terre dei signori distanti anche
Dopo l'armistizio del 8 settembre 1943 e lo sbarco a [[Termoli]] degli alleati, la zona del Molise centrale divenne punto di passaggio obbligato per la loro avanzata verso [[Roma]].
A seguito della dichiarazione di guerra che l'Italia fece alla Germania il 26 settembre 1943, Spinete fu occupata militarmente dall'esercito tedesco a partire dal 3 ottobre 1943. Il comando ''Zug Truppen'' che aveva il compito di coordinare l'azione militare su tutta la piana di [[Bojano]] fu posto nel ''palazzo Tommasi'' che, per questo motivo, fu oggetto di bombardamento alleato.
Spinete sperimentò la ferocia dei bombardamenti aerei il 21, 22 e 23 ottobre che causarono molti danni alle case del paese. La sera del 23 ottobre 1943, dopo aver fatto saltare due ponti, i tedeschi si ritirarono verso [[Isernia]]; gli unici scontri armati di cui si ha testimonianza avvennero al confine con [[Colle d'Anchise]] e [[Baranello]], nel [[fondo-valle del Biferno]], dove alcuni tedeschi opposero resistenza all'avanzare delle forze alleate.
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