All Things Must Pass: differenze tra le versioni

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| style="text-align: right;" | — [[Klaus Voormann]], 2003<ref name="Leng">Leng, pag. 81</ref>
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La data nella quale Harrison fece sentire le versioni preliminari dei pezzi a Spector, agli Abbey Road Studios, è generalmente ritenuta essere il 20 maggio 1970, lo stesso giorno in cui ebbe la sua prima mondiale il film ''[[Let It Be - Un giorno con i Beatles]]'',<ref name="Schaffner p 138">Schaffner, p. 138.</ref> mentre le sessioni in studio vere e proprie partirono il 26 maggio.<ref>Spizer pag. 220</ref><ref>Badman, pp. 8, 10.</ref> Con l'assistenza degli ex ingegneri del suono dei Beatles [[Ken Scott (produttore discografico)|Ken Scott]] e [[Phil McDonald]],<ref name="Spizer p 222">Spizer, p. 222.</ref> Spector registra la maggior parte delle tracce base dal vivo,<ref name="Leng p 80">Leng, p. 80.</ref> in alcuni casi coinvolgendo più batteristi e tastieristi insieme, e fino a cinque chitarristi in contemporanea.<ref name="Harris">Harris, pag. 72</ref>
 
[[File:Abbey Rd Studios.jpg|left|thumb|Gli Abbey Road Studios, dove Harrison incise la maggior parte di ''All Things Must Pass'']]
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==== Sovraincisioni ====
In assenza di Spector, Harrison completò le tracce base e un mixaggio preliminare dell'album entro il 12 agosto.<ref name="Madinger_&Easter">Madinger & Easter, pag. 427</ref> Poi inviò al produttore convalescente a Los Angeles alcuni mix provvisori di molte canzoni,<ref name="Spizer_B">Spizer, pag. 222</ref> e Spector gli rispose per lettera il 19 agosto con suggerimenti e consigli circa ulteriori sovraincisioni e il [[missaggio]] finale.<ref name="Madinger_&Easter" /> Tra i commenti di Spector c'erano dettagliati suggerimenti riguardo ''Let It Down''.<ref>Leng, pag. 91</ref> Successivamente Spector tornò in studio a Londra per supervisionare la conversione delle registrazioni su [[mixer (consolle)|mixer]] da 8 a 16 piste,<ref name="Clayson_B" /> processo che consentì maggiore libertà nella sovraincisione di nuovi strumenti.<ref name="Spizer_B" />
 
Gli arrangiamenti orchestrali di John Barham furono registrati durante la successiva fase di produzione dell'album,<ref>Madinger & Easter, p. 428.</ref> a partire dall'inizio di settembre, insieme a molti altri contributi da parte di Harrison, come la voce solista, parti di [[chitarra slide]] e cori multi-traccia (questi ultimi accreditati a "The George O'Hara-Smith Singers").<ref>Spizer, pp. 212, 222.</ref>