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=== Edifici religiosi ===
[[File:Leffe Chiesa Bozzola.JPG|left|thumb|upright=1.5|La chiesetta della Vergine Immacolata, detta anche “della Bozzöla”]]
==== [[Chiesa di San Michele (Feffe)|Chiesa parrocchiale di San Michele ====
A fianco sorge il campanile, alto 57 metri, possiede il concerto di campane più grande per nota della Val Gandino, ovvero 10 campane in La2 della Fonderia Barigozzi del 1950.
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[[File:Leffe Chiesa SElisabetta.JPG|thumb|upright=1.5|La chiesa di Santa Elisabetta]]
Degne di nota sono poi anche le tele di [[Simone Brentana]] (il ''Combattimento di san Michele contro il drago'')
<br>Infine sotto il pavimento della [[sagrestia]] è presente uno spazio, un tempo usato come sacrario, nel quale sono custodite urne e reliquie di 233 santi, la più importante delle quali è l'urna di santa Agnese.
==== Chiesa di San martino ==== *Chiesa compatronale di san Martino. Situata su una piccola altura che domina il centro storico, viene citata per la prima volta negli statuti comunali del 1263. Demolita nel [[1616]] e riedificata nel [[1636]], presenta una facciata esterna liscia e semplice, con in centro un portale in arenaria decorato con due mezze colonne. La struttura, a singola navata, presenta al proprio interno una volta decorata, con le pareti laterali aperte da cinque campate, all'interno delle quali si sviluppano altrettante cappelle. Degne di nota sono le decorazioni sulla volta del coro, opera di [[Umberto Marigliani]], le sei statue in bronzo di [[Antonio Carra]], la tela di [[Tommaso Pombioli]] (la ''Vergine in gloria'') e l'organo del veneziano [[Gaetano Callido]]. [[File:Leffe Chiesa alpini Beio.JPG|left|thumb|upright=1.3|La chiesa degli alpini sul monte Beio]]
==== Chiesa di Santa Elisabetta ===
*Chiesa di Santa Elisabetta. Situata nel centro abitato, poco distante dalla prepositurale di san Michele. La chiesa risale al [[1605]], periodo in cui era una piccola cappelletta dedicata alla visitazione di Maria. Successivi ampliamenti l'hanno resa a due piccole navate e circondata su tre lati da un piccolo portico a pianta semi-ottagonale a lati diseguali.
*Chiesetta di sant'Antonio da Padova. Situata a metà strada tra le chiese di san Michele e di santa Elisabetta, in località ''Göra'', presso la scuola dell'infanzia gestita dalle suore della sacra famiglia. Inaugurata nel [[1745]] come oratorio privato della famiglia Mosconi, venne ceduta prima alla parrocchia e nel [[1863]] alle suore. Ampliata tra il [[1960]] ed il [[1964]], custodisce la tela ''Madonna con bambino e sant'Antonio'' di [[Giambettino Cignaroli|Gian Bettino Cignaroli]]. Attiguo ad essa si trova il palazzo Mosconi, un tempo proprietà dell'omonimo casato ed ora comunale, risalente al periodo della dominazione della Serenissima.
*Cappelletta Madonna del Buon Consiglio. Di origini seicentesche, si trova nella porzione meridionale del territorio comunale, fuori dal centro storico ed attigua al cimitero, coeva della cappelletta dei morti, distante poche decine di metri e sita in località ''Nocrèla''. Quest'ultima, edificata in seguito all'ondata di peste del 1630, e restaurata nel [[1990]], è costituita da un'abside aperta ad arco, sulla cui parete si trova un affresco raffigurante una danza macabra.▼
==== Cappella Madonna del Buon Consiglio ====
*Chiesa di san Rocco. Situata nell'omonima località (alla quale ha appunto dato il nome), un tempo chiamata ''Chignöl''. Edificata in seguito all'epidemia di peste del [[1529]], venne ampliata assumendo una struttura a navata singola suddivisa in tre campate mediante due arcate a sesto acuto. Dopo aver conosciuto un periodo di profondo degrado tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo a causa della sua posizione isolata, venne sistemata in seguito all'espansione edilizia del secondo dopoguerra. All'interno sono presenti quattordici sculture raffiguranti la Via crucis, opera di [[Vincenzo Demetz]].▼
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==== Chiesa di San Rocco ====
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*Sulle alture circostanti si trovano tre altre chiesette dalla connotazione rustica e montana. Si tratta della chiesetta degli alpini sul monte Beio e di quella di santa Croce sull'omonimo monte, entrambe edificate nel corso del XX secolo, e della chiesetta della Vergine Immacolata, detta anche “della Bozzöla”, situata nell'omonima località sulle pendici del mote Beio, tra la località ''Ceride'' e la sella di san Rocco. Costruita nel [[1866]], presenta una struttura a navata unica ed una facciata con un'ampia finestra e due nicchie, mentre al proprio interno custodisce oltre cinquemila reliquie di santi.
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