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Gli eventi di natura traumatica hanno un profondo impatto sui sensi dei bambini piccoli. Il loro senso di sicurezza può essere disturbato da stimoli visivi spaventosi, suoni forti, movimenti violenti e altre sensazioni legate a un evento imprevedibile e spaventoso. Le immagini inquietanti tornano sotto forma di incubi, nuove paure e giochi che ricreano l'evento. In mancanza di una conoscenza approfondita della relazione tra causa ed effetto, i bambini credono che i loro pensieri, desideri e paure abbiano il potere di influenzare la realtà e di provocare gli eventi. I bambini piccoli hanno una capacità limitata di anticipare situazioni pericolose o di garantirsi la sicurezza e per questo motivo sono particolarmente vulnerabili agli effetti del trauma. Ad esempio, un bambino di 2 anni malmenato dalla madre, reagisce e rivive il trauma in una maniera totalmente diversa da un bambino di 5 o 11 anni e alcune idee distorte sulla realtà (come i bambini che tendono a incolpare i propri genitori o se stessi per non aver cambiato l'esito di un evento spaventoso) peggiorano l'impatto negativo degli effetti traumatici sullo sviluppo. <ref name=":1"> https://www.ausl.bologna.it/asl-bologna/dipartimenti-territoriali-1/dipartimento-di-cure-primarie/il-faro/centro-doc/centro-di-documentazione/per-genitori-e-famiglie-1/per-i-genitori/files/fileinnercontentproxy.2012-04-04.6203136543, Mariagnese Cheli, ''Il trauma psichico nella prima infanzia'', 11 febbraio 2021 </ref>
I bambini esposti a eventi traumatici sono particolarmente a rischio di vulnerabilità derivante dal rapido sviluppo del cervello. Il trauma nella prima infanzia è associato alla dimensione ridotta della corteccia cerebrale. Quest'area è responsabile di molte funzioni complicate che include memoria, coscienza, consapevolezza percettiva, pensiero, il linguaggio e l'attenzione. Questi cambiamenti possono influenzare e cambiare il loro quoziente intellettivo e la capacità di moderare le emozioni.
 
Uno studio recente condotto su bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni, mostra che più della metà (52.5%) aveva vissuto un grave evento stressante (abuso, trascuratezza, traumi fisici, incidenti, esposizione a violenza domestica e di comunità). I bambini con sintomi di stress traumatico spesso hanno difficoltà a regolare il loro comportamento e le loro emozioni. Possono mostrare paura o presentarsi "appiccicosi" in nuove situazioni, si spaventano facilmente, sono difficili da consolare e/o sono aggressivi e impulsivi. Possono anche avere problemi per addormentarsi e perdere le abilità che hanno acquisto recentemente durante lo sviluppo mostrando anche un declino della funzione mentale nel funzionamento psichico e nel comportamento.
 
Per evitare ciò, molte risorse tra cui programmi di intervento precoce, sistemi sanitari, programmi di assistenza e di educazione dell'infanzia e servizi sociali per minori, si stanno muovendo per imparare a riconoscere il prima possibile i soggetti più vulnerabili. Alcuni di questi sistemi stanno provando a identificare alcune domande chiavi su eventuali esperienze traumatiche nei loro protocolli di valutazione (come ad esempio domande specifiche sugli infortuni o la perdita dei familiari) <ref name=":2"> https://www.ausl.bologna.it/asl-bologna/dipartimenti-territoriali-1/dipartimento-di-cure-primarie/il-faro/centro-doc/centro-di-documentazione/per-genitori-e-famiglie-1/per-i-genitori/files/fileinnercontentproxy.2012-04-04.6203136543, Mariagnese Cheli, ''Il trauma psichico nella prima infanzia'', 11 febbraio 2021 </ref>