Canzone di gesta: differenze tra le versioni

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== Caratteristiche formali ==
=== Il metro ===
Dal punto di vista [[metrica|metrico]], l'unità fondamentale della canzone di gesta è la '''[[lassa]]''', un gruppo di [[verso|versi]] di numero estremamente variabile (da tre a più di mille) legati dalla stessa [[assonanza]] (nei testi più antichi) oppure [[rima (linguistica)|rima]] (nei testi più recenti).
 
Nei poemi arcaici (in particolare il ''[[Gormont et Isembart]]'') il verso è l'[[ottonario]], composto di due [[emistichio|emistichi]] separati da [[cesura]] variabile. Successivamente, fino al [[1180]] circa, prevale invece il [[decasillabo]], con cesura di quarta (4 + 6) o di sesta (6 + 4), più rara. Ancora più tardo è l'uso del [[dodecasillabo]], reso popolare dal ''[[romanzo di Alessandro|Roman d'Alexandre]]'' e che con il nome di [[alessandrino (metrica)|alessandrino]] diventerà il verso classico della poesia francese.
 
Questa struttura metrica, semplice e variabile, favorisce il fenomeno del '''rimaneggiamento''', tratto particolarmente caratterizzante della canzone di gesta: da un manoscritto all'altro, i poemi vanno incontro a macroscopiche variazioni nel contenuto, nella lunghezza delle strofe, nella disposizione degli episodi.
 
La forma epica si distingue per la sua '''semplicità''': il verso coincide con la frase, la [[lassa]] è un breve segmento narrativo in sé autosufficiente. Quando la narrazione raggiunge un punto saliente, si susseguono lasse “incatenate” (in cui l'inizio della lassa riprende gli ultimi versi della precedente) o “similari” (gruppi di due o tre versi che si ripetono in forma molto simile, sospendendo l'azione con la narrazione di uno stesso evento, con un sottile gioco di variazioni).
 
=== Le formule ===
L'uso di '''formule''' è tipico della poesia epica<ref>Varvaro, p. 225</ref>: dalle formule esornative (es. “Achille piè veloce”) allo schematismo ripetuto costantemente delle descrizioni dei combattimenti. Molti altri episodi narrativi hanno schemi formulari ricorrenti, come la vestizione degli eroi o il compianto dei caduti.
 
L'uso di formule è strettamente legato alla recitazione orale: studiando le zone dove la tradizione epica è ancora vitale o lo è stato fino a tempi recenti (ad esempio la Serbia) gli studiosi [[Albert Lord|Lord]] e [[Milman Parry|Parry]] mostrarono come il cantore di professione sia in grado di improvvisare un poema proprio grazie all'uso di schemi ritmico-sintattici e di formule, a partire da un repertorio di [[trama (narrativa)|trame]].