Complessità irriducibile: differenze tra le versioni
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{{P|La pagina gravemente incompleta, tanto da risultare nella sua totalità parziale e sostanzialmente falsa: parrebbe, infatti, che la comunità scientifica accetti pacificamente l'argomentazione della "complessità irriducibile", dato che non viene citata confutazione, come invece avviene sulla pagina in inglese|scienza|settembre 2012}}
La «'''complessità irriducibile'''» è un concetto introdotto da [[Michael Behe]] nel suo libro ''Darwin's Black Box'' («La scatola nera di Darwin») per descrivere quei sistemi biologici il cui funzionamento dipenderebbe dall'interazione di molte parti, tutte indispensabili. Tale concetto è stato impiegato da Behe nella sua esposizione della teoria [[creazionismo|creazionista]]
Il concetto di complessità irriducibile viene respinto dalla [[comunità scientifica]],<ref name="dover_behe_ruling">"Troviamo pertanto che l'affermazione del professor Behe sulla complessità irriducibile sia stata smentita negli articoli di ricerca ''[[Revisione paritaria|peer-reviewed]]'' ed è stata respinta dalla comunità scientifica in generale."[[s:Kitzmiller v. Dover Area School District/4:Whether ID Is Science#Page 79 of 139|Ruling, Judge John E. Jones III, ''Kitzmiller v. Dover Area School District''.]]</ref> che considera il disegno intelligente alla stregua di una [[pseudoscienza]].<ref>"Accuratamente in questa ultima variante creazionista, i sostenitori del cosiddetto disegno intelligente (...) utilizzano un astuto linguaggio pseudoscientifico. Parlano di cose come "complessità irriducibile." {{cita libro|autore=Seth Shulman|titolo=Undermining science: suppression and distortion in the Bush Administration|url=https://archive.org/details/underminingscien00shul|editore=University of California Press|città=Berkeley|anno=2006|pagina=13|isbn=0-520-24702-7|lingua=inglese}}<br/> "(...) per la maggior parte dei membri della comunità scientifica ufficiale, il DI non è una teoria scientifica, ma una pseudoscienza creazionista." {{cita pubblicazione|autore=David Mu|titolo=Trojan Horse or Legitimate Science: Deconstructing the Debate over Intelligent Design|rivista=Harvard Science Review|volume=19|edizione=1|data=autunno 2005|url=http://www.hcs.harvard.edu/~hsr/fall2005/mu.pdf|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070724203349/http://www.hcs.harvard.edu/~hsr/fall2005/mu.pdf|dataarchivio=24 luglio 2007}}<br/> {{cita pubblicazione|autore=Perakh M|titolo=Why Intelligent Design Isn't Intelligent — Review of: Unintelligent Design|rivista=Cell Biol Educ.|volume= 4|numero= 2|pp=121-122|data =estate 2005|doi=10.1187/cbe.05-02-0071|PMC = 1.103.713|lingua=inglese}}<br/> Mark D. Decker. College of Biological Sciences, General Biology Program, University of Minnesota [http://www.texscience.org/files/faqs.htm Frequently Asked Questions About the Texas Science Textbook Adoption Controversy] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100930160317/http://www.texscience.org/files/faqs.htm |data=30 settembre 2010 }} "Il Discovery Institute e i fautori del DI hanno un numero di obiettivi che sperano di ottenere con metodi in malafede e mendaci di marketing, pubblicità, e con la persuasione politica. Non praticano la scienza vera e propria, perché questo richiede troppo tempo, ma soprattutto perché questo metodo richiede che si abbiano prove effettive e motivi logici per le proprie conclusioni, e i fautori del DI semplicemente non li hanno. Se fossero in possesso di tali risorse, utilizzerebbero queste e non i metodi poco raccomandabili che effettivamente utilizzano."<br/> Vedi anche [[elenco delle società scientifiche che rifiutano esplicitamente il disegno intelligente]].</ref>
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== Storia ==
Michael Behe, un professore di biochimica alla Lehigh University, è stato il primo a sostenere che la complessità irriducibile renderebbe impossibile l'evoluzione di alcuni sistemi complessi attraverso la sola selezione naturale di [[Mutazione genetica|mutazioni casuali]].<ref>{{cita libro|cognome= Behe |nome= Michael |titolo= Darwin's Black Box |editore= Free Press |città= New York |anno=1996 |isbn= 978-0-684-82754-4|lingua=inglese}}</ref>. Tuttavia, i [[biologia evolutiva|biologi evoluzionisti]] hanno dimostrato come tali sistemi possano in realtà evolvere.<ref name="thornton2006">{{cita pubblicazione|autore=Bridgham JT, Carroll SM, Thornton JW |titolo=Evolution of hormone-receptor complexity by molecular exploitation |pubblicazione=Science |volume=312 |edizione=5770 |pp=97–101 |data=aprile 2006 |pmid=16601189 |doi=10.1126/science.1123348 |bibcode= 2006Sci...312...97B|lingua=inglese}}</ref><ref name="Redundant Complexity">{{Cita pubblicazione|doi=10.1086/392687 |autore1=Shanks, Niall |autore2=Joplin, Karl H. |titolo=Redundant Complexity: A Critical Analysis of Intelligent Design in Biochemistry |rivista=Philosophy of Science |anno= 1999 |pp= 268–282 |volume= 66 |numero= 2, June |editore=The University of Chicago Press |jstor=188646}}</ref> Ci sono infatti molti esempi documentati attraverso la [[genomica comparativa]] che mostrano come anche sistemi molecolari complessi si siano formati attraverso successive aggiunte di componenti come rivelato dalle diverse origini temporali delle loro proteine<ref>https://www.nature.com/nature/journal/v481/n7381/full/nature10724.html</ref><ref>https://www.biomedcentral.com/1471-2148/10/341</ref>.
Nel processo del 2005 ''[[Kitzmiller contro la Dover Area School District]]'', Behe fu chiamato a testimoniare sul tema della complessità irriducibile. Nella sentenza con la quale affermava che il disegno intelligente non è scienza ma di natura fondamentalmente religiosa,<ref>[[:s:en:Kitzmiller v. Dover Area School District/6:Curriculum, Conclusion|Curriculum, Conclusion]]</ref> la Corte ritenne che «il sostegno del professor Behe alla complessità irriducibile fosse stata smentita in articoli di ricerca ''[[Revisione paritaria|peer-reviewed]]'' e largamente respinta dalla comunità scientifica».<ref name="dover_behe_ruling"/>
== Definizioni ==
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== Esempi di complessità irriducibile ==
Come esempio di «complessità irriducibile», Behe
La comunità scientifica rigetta le affermazioni di Behe sull'irriducibilità dei sistemi biologici. I suoi critici fanno notare come tutti gli esempi biologici portati da Behe non corrispondono a meccanismi a complessità irriducibile;<ref>Miller.</ref> persino la trappola per topi potrebbe essersi formata gradualmente.<ref>McDonald, John, [https://udel.edu/~mcdonald/mousetrap.html "A reducibly complex mousetrap"].</ref>
== Complessità irriducibile come presunta prova a sostegno del disegno intelligente ==
I sostenitori del disegno intelligente usano questo termine per riferirsi a quei sistemi biologici che ritengono non possano essere il risultato di alcuna serie di piccole modifiche. {{citazione necessaria|Essi sostengono}} che qualunque forma meno che completa di un tale sistema non funzionerebbe affatto e pertanto non
Lo stesso [[Charles Darwin]] formulò la prova che avrebbe falsificato la sua teoria, esponendola ne ''[[L'origine delle specie]]'':<ref>[http://darwin-online.org.uk/content/frameset?viewtype=text&itemID=F373&keywords=organ+complex&pageseq=207 tratto dall'edizione del 1859 de "Origine delle specie"].</ref>
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== La risposta della comunità scientifica ==
Come
=== La riducibilità dei sistemi "irriducibili" ===
I ricercatori hanno proposto percorsi evolutivi potenzialmente vitali per i presunti sistemi irriducibilmente complessi come la coagulazione del sangue, il sistema immunitario<ref>Matt Inlay, 2002. "[http://www.talkdesign.org/faqs/Evolving_Immunity.html Evolving Immunity]." In ''TalkDesign.org''</ref> e il [[Flagello (biologia)|flagello]]<ref>Nicholas J. Matzke, 2003. "[http://www.talkdesign.org/faqs/flagellum_background.html Evolution in (Brownian) space: a model for the origin of the bacterial flagellum]"</ref><ref>{{cita news|autore = Pallen MJ, Matzke NJ|titolo = dFrom The Origin of Species to the origin of bacterial flagella|giornale = Nature Reviews Microbiology|volume = 4|numero = fascicolo 10|pagine = 784-790|data = ottobre 2006|PMID = 16.953.248|doi = 10.1038/ nrmicro1493|url = http://www.pandasthumb.org/archives/2006/09/flagellum_evolu.html|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060927162710/http://www.pandasthumb.org/archives/2006/09/flagellum_evolu.html|dataarchivio = 27 settembre 2006}}</ref> - i tre esempi proposti da Behe. John H. McDonald ha dimostrato come anche il suo esempio di una trappola per topi sia riducibile<ref name=trap>[https://udel.edu/~mcdonald/mousetrap.html A reducibly complex mousetrap] (graphics-intensive, requires [[JavaScript]])</ref><ref>{{cita web|url=http://www.detectingdesign.com/irreduciblemousetrap.html|autore=Sean D. Pitman M.D.|titolo=Evolving the Irreducible - Behe's Mousetrap Problem|data=ottobre 2008|sito=http://www.detectingdesign.com/|accesso=5 ottobre 2016|lingua=inglese}}</ref>. Se la complessità irriducibile fosse un ostacolo insormontabile per l'evoluzione, non dovrebbe essere possibile concepire tali percorsi<ref>Massimo Pigliucci, [http://www.infidels.org/library/modern/features/2000/pigliucci1.html] Collaboration Sept. 2001.</ref>.
== Note ==
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